Capitolo 16

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Hermione era nella sua stanza, sdraiata sul letto. Senza fare nulla.
Non era più se stessa. Era cambiata. Era più chiusa. Non parlava, non
mangiava.
Inoltre, Ron ormai aveva scoperto di lei e Draco.
Non si era più fatto vedere.
Harry e Ginny la consolavano, cercavano di tirarla su. Ma niente poteva tirarla su, aveva perso Draco ed aveva perso Ron.
Bussarono alla porta.
La ragazza alzò gli occhi al cielo. Sicuramente era Ginny che cercava di convincerla a mangiare qualcosa. Lei non aveva fame, stava bene così.
Si trascinò fino alla porta, e l'aprì.
Non era Ginny.
E nemmeno Harry.
"Ron!" disse stupita. Era la prima parola sensata che diceva da molto a parte frasi tipo "non ho fame" oppure "non voglio parlarne."
"Ciao Herm. Posso entrare?" chiese il rosso, speranzoso.
Hermione annuí e si scansò per lasciarlo passare.
Si sedettero sul letto, poi Ron parlò:
"Mi dispiace, Herm. Mi dispiace davvero di non esserti stato accanto. Tu stavi male, ed io non c'ero. È solo che... Pensare che tu sia stata con Malfoy, mi ha fatto davvero arrabbiare. Ci sono stato male. Ma ho capito che non potevo lasciarti così. Lui è stato un coglione, e ti ha persa. Io sono stato un coglione, ma non voglio perderti. Hermione, perché non esci con me da questa stanza? Possiamo divertirci, con Harry e Ginny. Hermione, io te e Harry siamo sempre andati avanti insieme. Possiamo farlo anche ora. So che è difficile, ma dovresti lasciarti il passato alle spalle. Pensa al futuro. Un futuro più felice. Un futuro che possiamo costruire noi tre insieme"
La riccia non sapeva che dire, così  abbracciò forte il rosso.
"Grazie, Ron."
Il ragazzo le sorrise.
Aveva ragione Ron.
Harry e Ginny forse non erano riusciti a confortarla, ma Ron si.
Ron era diverso.
"Beh, allora, andiamo a cena?" chiese poi Hermione "in effetti... Ho fame!"
Ron annuí, contento che l'amica tornasse a sorridere e a mangiare.
Arrivati davanti all'ingresso della sala grande, la ragazza però si bloccò. Lí, ci sarebbe stato anche lui.
"Sei pronta? Hermione, non devi entrare se non vuoi." disse Ron.
La ragazza prese la mano di Ron e la strinse, per farsi coraggio.
"Non fa niente, entriamo."

Pansy sputava una frase dopo l'altra, e draco la ascoltava senza sentirla veramente.
Non stava neanche mangiando, se era per quello.
Hermione non l'aveva più vista.
Si sentiva un verme pensando che se lei non usciva più dal suo dormitorio era solo colpa sua.
Poi, la porta della sala grande si spalancò, e... Hermione era lí!
Dentro di se Draco esplose dalla felicità, vendendo che stava meglio, ma la sua faccia rimase impassibile.
Poi, si accorse che la riccia dava la mano a lenticchia.
Cazzo.
Ora stava insieme a lui? Fantastico.
"Beh, Draco, tu l'hai lasciata andare e adesso paghi."
"Zitta coscienza." pensò.
La ragazza stava abbracciando lo sfregiato, ridendo, poi si sedette al  tavolo dei grifondoro.
Draco osservava ogni suo movimento.
Cavolo, se era bella.
Era contento di rivederla ridere, ma questo significava che lei lo stava dimenticando.  Ma lui, che poteva farci?

Per tutta la cena Hermione sentì gli occhi di Draco puntati su di lei, ma non si girò mai.



ANGOLO AUTRICE
Allora, ho scritto due capitoli in un giorno perché mi andava di scrivere.
Spero che il capitolo vi piaccia.

dramione || save me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora