2° CAPITOLO

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Guardo Riccardo che è seduto al mio fianco. A sua volta mi guarda, con quegli occhi così dolci e così rasserenanti. Sono sempre stati la mia ancora di salvezza in questo ultimo periodo. Mi stringe la mano come a dire ' io ci sono'. Porto nuovamente la mia attenzione sulla dottoressa Amati. 《 Allora Beatrice... non voglio sforzarti a ricordare qualcosa di doloroso per te, quindi se non sei pronta possiamo rimandare》 mi dice con estrema calma.《No, so che ce la posso fare》 rispondo determinata.  《Mi fa piacere sentire questo da te... solo così potrai finalmente andare avanti con la tua vita... allora iniziamo?》 Annuisco e faccio un bel respiro non sapendo cosa mi attenda. 《 Cosa è successo quella notte Beatrice? 》inizia. Prendo tutto il coraggio che ho in corpo e ripercorro gli eventi di quella sera. 《 Ero appena tornata dall'Erasmus... le cose fra di noi non andavano molto bene, c'erano parecchie cose da risolvere così preparai le valigie un'altra volta e ripatii per raggiungerlo a Forte dei Marmi... avevo bisogno di spiegazioni... quella sera dopo l'ennesima volta che gli avevo chiesto quale fosse il problema finalmente ho ricevuto una risposta... tutto quello che avevo sempre voluto evitare, la cosa che mai mi sarei aspettata era quello che mi stava dicendo... ero sconvolta e dilaniata nel più profondo, così ho raccolto le mie cose e sono uscita di casa...》 racconto con una calma quasi spaventosa.          《Cosa è successo dopo?》 《 Mi ha raggiunta pregandomi di darmi un passaggio ed io ho accettato... abbiamo cominciato a discutere ancora, fino a quando la sua macchina non ha invaso la corsia opposta e l'ultima cosa che mi ricordo è quando ho urlato il suo nome》 rispondo. 《 Beatrice... chi è la persona di cui stai parlando? Come si chiama?》 Quella domanda arriva come un pugno in centro allo stomaco. Non avevo più parlato di lui dopo quello che era successo quella notte. 《 Christian》 rispondo 《 ed era il mio ragazzo.》Sento la mano di Riccardo stringere la mia più forte. Non avevo più parlato di lui dopo tutto quello che era successo, mi faceva troppo male ricordare tutte quelle cose, Christian era stato una parte importante della mia vita... forse la più importante. 《 È finita la storia fra di voi? 》 chiede poi la dottoressa Amati. Annuisco. 《Puoi raccontarmi come è andata?》 ' Forza Bea ce la puoi fare' mi incita la mia vocina ancora una volta. 《Quella sera mi ha confessato di avermi tradita proprio mentre io ero ancora via... quando mi sono risvegliata in ospedale inizialmente mi ci è voluto un po' per ricordare tutto quello che era successo, poi ho chiesto di lui...》 mi fermo per rimettere in ordine tutti i pensieri. 《 I dottori mi hanno comunicato che aveva subito un'operazione al torace a causa di una scheggia che si era conficcata sotto la pelle... ha rischiato molto, ma ne è uscito 》 spiego e fisso la dottoressa che mi sta ascoltando intensamente.             《 Ma per quale motivo la vostra storia è finita? 》《 Sono andata a trovarlo un paio di volte... mi facevo portare con la sedia nella sua stanza e stavo lì a parlare con lui... non abbiamo mai accennato a quello che è successo, perché non era quello il momento... poi un giorno stavo andando da lui per portargli delle brioches calde e quando sono entrata ho trovato l'infermiera che rifaceva il suo letto, ma non c'era più nessuno...》

FLASHBACK
《 Scusi ma che sta facendo?》chiedo alla ragazza che sta togliendo le lenzuola dal letto di Christian. 《 Disfo il letto 》mi risponde come se fosse cosa ovvia. 《 Ma Christian? 》chiedo guardandola con rabbia. 《 Intende il signor Riccardi? È stato dimesso questa mattina》mi risponde continuando a fare il suo lavoro. DIMESSO? No deve esserci uno sbaglio, Christian non mi ha parlato di nessuna dimissione, non mi ha nemmeno salutata. Esco dalla stanza e faccio ritorno alla mia. Non capisco cosa stia succedendo, non riesco a collegare le cose. 《 Beatrice... ti stavo cercando》esclama mio padre non appena mi vede entrare. Faccio come se non ci fosse, e mi dirigo al comodino per recuperare il telefono. Devo chiamarlo, devo avere una spiegazione, ci sarà una spiegazione. Digito il numero una, due, tre volte, ma nulla risponde sempre la segreteria. ' Ma che cazz...?' Mi fiondo fuori la porta 《 Beatrice dove vai? 》sento urlare mio padre. Prendo l'ascensore e mi dirigo al piano terra. 《 Dov'è il signor Riccardi? 》 chiedo furibonda alla donna che sta dietro il computer. La vedo digitare qualcosa per poi rivolgermi la sua attenzione. 《 È stato dimesso》spiega come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo. 《 Ci deve essere un errore 》sto urlando. 《 Signorina si calmi... e abbassi i toni 》sputa acida la donna 《 non c'è nessun errore. 》Non può essere. Perché non è passato a salutarmi? Perché non mi ha avvertita che sarebbe andato via? Torno nella mia stanza per chiedere a mio padre se lo avesse visto passare. 《 Luca》esclamo vedendo il biondino seduto accanto al mio letto.                  《 Bea》dice flebilmente alzandosi. Mi guarda con compassione. 《 Luca dov'è Christian?》chiedo poi. 《 È tornato a casa... mi ha detto di darti questa》risponde consegnandomi una busta. Mi siedo sul bordo del letto, e apro estraendone il contenuto. È una lettera di Christian. Faccio un respiro profondo e cerco di diminuire i battiti del mio cuore ormai impazzito.

Ciao Beatrice,
Se stai leggendo questa lettra vuol dire che Luca te l'ha fatta recapitare. Non so da dove cominciare, ci sono troppe cose che vorrei dirti.  In questi giorni che ho passato in quel letto di ospedale ho pensato molto, ho pensato soprattutto a noi e a quello che è successo. Quella notte Beatrice, ti ho vista... eri sdraiata per terra con una gamba rotta e la testa sanguinante. Ho pensato che fossi morta. È stata tutta colpa mia se adesso tu stai così, se adesso ti ritrovi a faticare anche solo per fare due passi. Non posso più permettere che accadano certe cose, hai già rischiato troppe volte e non voglio più vederti ad un passo dalla morte solo per colpa mia. Lo so sono un codardo perché ancora una volta non ho avuto il coraggio di guardarti in faccia e dirtelo, ma credimi... se mi fossi soffermato anche solo per pochi secondi in più a guardare quegli occhi meravigliosi non ti avrei più lasciata... e invece devo farlo. Non porto nulla di buono nella tua vita Beatrice... ho solo combinato casini. Sei una donna fantastica e ti ho amata veramente, ma è tempo che io ti lasci andare... e questa volta per sempre. Oggi pomeriggio ho un aereo e partiró per andare lontano. Non cercarmi più, ti prego. Sei e sarai sempre la parte migliore di me.
Ciao Beatrice
Christian

《 Beatrice》chiama Luca non appena mi vede accartocciare il foglio.           《 Vattene Luca... vattene 》urlo fra le lacrime.

La dottoressa mi sta guardando con gli occhi spalancati e la bocca semi aperta. Poi scrolla la testa e riprende un po' della sua compostezza. 《 Cosa ti è rimasto di tutto questo? 》mi chiede infine. 《 Per me Christian è morto in quell'incidente.》


L'AMORE CAMBIA CHI SIAMO 2 COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora