9° CAPITOLO

790 59 30
                                    

《 Sei sicura che pesi 15 kg? 》chiede Riccardo ispezionando la mia valigia 《 dobbiamo stare via solo una settimana, non mese Bea 》mi ammonisce scherzosamente. Sbuffo e gli faccio la linguaccia.Sto controllando un'ultima volta la valigia  prima di chiuderla. Tra qualche ora abbiamo l'aereo per la Sardegna e voglio essere sicura di avere tutto quello di cui ho bisogno. Mio padre ci sta aspettando per accompagnarci all'aeroporto. 《 Dai andiamo 》mi incalza. Chiudo tutto prendo la borsa e seguo Riccardo fuori dalla mia stanza. Mi aiuta con la valigia per le scale e raggiungiamo mio padre nell'auto. 《 Buona vacanza ragazzi, mi raccomando state attenti e divertitevi 》ci saluta mio padre. Prendiamo le nostre valigie e entriamo all'interno dell'aeroporto. Ci sono già Elisa e Luca, gli altri li troveremo direttamente là dato che partono da Firenze. Ci avviamo alla zona check-in e aspettiamo il nostro turno. 《 Valige imbarcate... adesso aspettiamo il nostro aereo 》afferma Luca sedendosi comodamente su una sedia della sala d'attesa. Riccardo ed io ne approfittiamo per andare a prendere qualcosa da mangiare. Sono rilassata e felice di partire per questa vacanza. Non voglio pensare a nulla se non a godermi tutto quello che mi circonda e staccare la spina dalla realtà. Ordiniamo due panini e due coche e ci sediamo su uno dei tavolini del bar. 《 Avevo bisogno di una vacanza 》commenta Riccardo addentando il suo panino 《 mi hanno sempre parlato bene della Sardegna... e sono proprio curioso di scoprire come sarà. 》Lo guardo sorridendo per quanto buffo è in questo momento e mi sento così leggera. Dopo il nostro piccolo spuntino torniamo a sederci con Elisa e Luca. La mia migliore amica sta sfogliando una rivista di moda così mi avvicino e guardo con lei quelle strabilianti modelle vestite con abiti da sogno. ' Quanto mi piacerebbe avere anche solo uno di quei vestiti ' sospiro sognando ad occhi aperti. 《 È il nostro aereo questo 》ci fa notare Luca. Prendiamo le nostre cose e ci avviciniamo al gate per imbarcarci. Scendiamo le scale e siamo sulla pista. Davanti a noi un Boeing della Ryanair ci sta aspettando; sono così eletrizzata. Adoro volare, mi fa sentire libera e leggera, guardare da quella piccola finestra e vedere quanto piccole diventino le cose sotto di noi. È un po' come essere una stella e mi sembra in qualche modo di essere vicina a mia madre. Cerchiamo i nostri posti e ci accomodiamo. Vedo Riccardo agitarsi sulla poltroncina, sembra nervoso. 《 Non dirmi che hai paura 》gli chiedo prendendolo un po' in giro. 《 No 》risponde prontamente facendo un profondo respiro. Gli prendo la mano e non posso non notare che sia sudata. 《 Riccardo è tutto ok? 》gli chiedo un po' preoccupata. 《 Non è tanto il fatto di volare, ma lo spazio... sono un po' claustrofobico 》mi informa. Gli prendo il viso fra le mani e lo guardo dritto negli occhi 《 fai un respiro profondo 》gli dico respirando a fondo insieme a lui 《 andrà tutto bene, ci sono qui io. 》Prendo dalla borsa delle gocce tranquillanti e le verso, con un po' d'acqua, in un bicchiere da viaggio. 《 Queste ti aiuteranno 》lo guardo passandogli il bicchiere. Lo beve tutto d'un sorso facendo una smorfia per il gusto. Si mette comdo e mi prende la mano. 'Ci sono qui io' mimo con le labbra e così si rilassa. Dopo qualche minuto stiamo decollando. Destinazione: Sardengna.

Quando arriviamo all'aeroporto di Cagliari sono le otto di sera. Il sole sta tramontando e dipinge il cielo con i suoi colori magnifici. Una perfetta mescolanza fra rosso e blu. Fa caldo, ma fortunatamente tira una leggera brezza. Respiro a pieni polmoni e guardo incantata quello spettacolo. 'Finalmente' penso sorridendo. Con Riccardo, Elisa e Luca entriamo all'interno e ci dirigiamo al punto in cui dovrebbero uscire le nostre valigie. 《 Mi verrà un accidenti con tutti questi sbalzi di temperatura 》protesta Elisa coprendosi le spalle nude. In effetti con tutta questa aria condizionata. Ecco la mia valigia. Mi avvicino al rullo e la prendo al volo buttandomela su un piede. 《 Ahia 》urlo di dolore. Riccardo si volta e ride prendendosi gioco di me. Quando vedo che sta per arrivare la sua valigia lo spingo un po' così che non riesca a recuperarla e debba aspettare un altro giro. 《 Me la sono meritata 》afferma grattandosi la testa un po' imbarazzato. 《 Mamma mia Corsi sei sempre l'ultimo 》ironizza Elisa ridendo sotto i baffi. Quando tutti e quattro abbiamo recuperato le nostre cose avanziamo verso l'atrio centrale dell'aeroporto. Ci siamo dati appuntamento lì con Silvia e gli altri. 'Avevano l'aereo prima di noi, dovrebbero essere già qui'. Mi guardo intorno per vedere se li scorgo. 《 Eccoli 》dice poi Riccardo. Stanno avanzando tutti e quattro verso la nostra direzione. 《 Ciaooo 》fanno in coro. Ci salutiamo con abbracci e baci, sopratutto noi ragazze. 《 Andiamo a prendere i taxi per arrivare all'hotel 》dice Carlotta. Usciamo trascinando le nostre valigie e ci mettiamo alla ricerca. Ne troviamo fortunatamente due liberi, quindi su una macchina Riccardo, io, Elisa e Luca e nell'altra Giacomo, Silvia, Filippo e Carlotta. Riferiamo all'autista l'indirizzo e ci avviamo lungo la tangenziale. Cagliari è bellissima con queste case tipiche e affollata di gente che passeggia. Sono affascinata come una bambina, e guardo la città scorrere fuori dal finestrino. Si vede il mare in lontananza ed è bellissimo, perché il sole riflette i suoi colori sull'acqua. 《 Siamo arrivati ragazzi 》annuncia il tassista con il suo accento sardo. Siamo davanti al nostro hotel. 《 Bello 》esclama Riccardo guardando l'edificio che ci si presenta davanti. È una nuova costruzione bianco e con le cornici blu. Molto carino. Paghiamo e scendiamo prendendo le nostre valigie. 《 Abbiamo fatto una buona scelta sembra 》commenta Giacomo guardando anche lui l'hotel. 《 Vediamo com'è dentro 》dice Silvia trasciando la sua valigia verso l'interno. L'interno è bello come l'esterno, ben curato e in stile moderno; ci sono fiori freschi attorno al bancone della reception. Le pareti sono color pesca e un grande specchio aleggia sulla parete che da alla sala da pranzo. 《 Si mi piace 》afferma Riccardo con un sorriso mozzafiato. 《 Buonasera ragazzi 》saluta la donna dietro il grande tavolo. 《 Silvia si avvicina e le consegna le carte della nostra prenotazione. La donna controlla sul computer e ci conferma le nostre camere. 《 Ecco queste sono le vostre chiavi... buona permanenza 》dice e ci fa un grande sorriso. Prendiamo le nostre chiavi e le valigie. 《 Mettiamo giù le cose e andiamo a mangiare qualcosa sto morendo di fame 》lamento mentre cerchiamo le camere. 《 Tra dieci minuti ci troviamo qui in corridoio allora 》dice Carlotta aprendo la porta della sua stanza. Quando apriamo anche la nostra Riccardo fa un fischio di approvazione. Un letto matrimoniale al centro vicino ad un armadio a muro color noce e le pareti sono dello stesso colore della reception. Il bagno e piccolo, ma grazioso. Mi butto di peso sul materasso che si piega sotto il mio peso. Riccardo si siede sul bordo e mi prende le gambe in grembo 《 poi ci penso io a rilassarti 》dice con fare malizioso. Mi avvicino e lo abbraccio da dietro 《 grazie 》sussurro al suo orecchio. 《 E di cosa? 》chiede stupito. 《 Per tutto quello che fai per me 》dico dolcemente. Si gira e mi bacia come se mi stesse accarezzando. Ci facciamo un doccia veloce, ci vestiamo e usciamo raggiungendo gli altri per andare a mettere qualcosa sotto i denti. 《 Le possiamo lasciare a lei le chiavi? 》dico al ragazzo girato di spalle alla reception. 《 Certo 》dice mettendo delle carte in uno scaffale. Poi si gira ed è un attimo. Riconosco fin troppo bene quegli occhi. 《 Christian 》dico con la voce secca. 《 Beatrice 》dice in risposta stupito.

L'AMORE CAMBIA CHI SIAMO 2 COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora