20° CAPITOLO

746 65 33
                                    

 So che oggi è martedì. Ho sentito parlare i due scagnozzi che sono di guardia alla porta. Aggiungo così un segno sul muro accanto agli altri che stanno a significare i giorni della mia permanenza in questo posto orrendo. Penso di essere arrivata al mio destino, o meglio al mio inferno. Non vedo la luce del giorno da troppo tempo, non so più come sia là fuori, oltre queste grige mura. Mi sento così tremendamente stupida, se siamo in questa situazione è anche colpa mia, delle mie paure e insicurezze. Avevo tutto e l'ho perso per gettarlo in pasto a due malfattori squattrinati. Avevo un padre che mi adorava, un amica che avrebbe fatto tutto per me e un amore folle, eppure sono riuscita a perdere tutto. Ho lasciato che le mie insicurezze mi sopprafacessero, ho permesso che qualcuno si prendesse ciò che di più bello avevo, e tra questo anche Christian. Lui mi amava sul serio, mi dava l'amore che ho sempre sognato, ma ho dato ascolto solo ai pensieri più cupi, ho giudicato il suo passato e non mi sono fidata di lui.

All around me are familiar faces
Worn out places, worn out faces
Bright and early for their daily races
Going nowhere, going nowhere
Their tears are filling up their glasses
No expression, no expression
Hide my head I want drown my sorrow
No tomorrow, no tomorrow


And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I'm dying
Are the best I've ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It's a very, very mad world mad world


Children waiting for the day they feel good
Happy Birthday, Happy Birthday
And I feel the way that every child should
Sit and listen, sit and listen
Went to school and I was very nervous
No one knew me, no one knew me
Hello teacher tell me what's my lesson
Look right through me, look right through me

And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I'm dying
Are the best I've ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It's a very, very mad world, mad world
Enlarging your world
Mad world

<< Ma che bella voce>> dice Melissa avvicinandosi alla mia cella. Faccio un salto perché non avevo sentito arrivare nessuno, la porta si apre e lei appare sulla soglia. La guardo storta, e mi volto dall'altra parte per impedire al mio odio di sopraffarmi. << Ti ho portato qualcosa da mangiare>> mi informa appoggiando un piatto per terra. << Non ho fame>> rispondo a bassa voce. << Hai deciso di lasciarti morire?>> chiede, ma la cosa le interessa davvero poco. <<E anche se fosse? Che differenza farebbe?>> dico aumentando il tono. Mi volto alzandomi e la fronteggio. << A me non farebbe alcuna differenza, ma ci servi viva per assicurarci che Christian faccia quello che vogliamo, quindi vedi di mangiare>> risponde minacciosa. << Dov'è Christian? Come sta?>> chiedo preoccupata. Mi guarda e fa un sorrisetto perfido. << E' a parlare con Riccardo... devo definire i termini dell'affare>> mi informa. << Di cosa si tratta?>> chiedo. Ma Melissa esce dalla cella, provo a fermarla, ma chiude la porta lasciandomi dentro. Sbatto forte il pugno contro la parete fredda e prego che Christian stia bene, non so cosa Riccardo gli stia chiedendo di fare, non so in che cosa lo stia cacciando. Prendo il piatto con del prosciutto e del pane e mi siedo nuovamente all'angolo della cella a mangiare il mio misero pasto. Ho paura, ma non per me, ma per Christian, ho paura che gli possa succedere qualcosa di grave. Mi sento come un relitto abbandonato in fondo al mare, nemmeno quando l'anno scorso quei due tipi, come si chiamavano? Alan e Francesco mi hanno rapita per ricattare Christian mi sono sentita così male. Poi mi blocco con il boccone a mezz'aria e il sangue mi si gela nelle vene. Quei due tipi dicevano che Christian gli aveva rubato del denaro e volevano riscattarlo, e ora Riccardo parla del fatto che Christian è in debito con loro. Non è che Riccardo e Melissa centrano qualcosa con quei due? Questo pensiero si insinua nella mia mente e si impossessa di ogni mi fibra, attanagliandomi lo stomaco e rendendomi incapace di stare tranquilla. Non che in una situazione come questa io sia tranquilla. Sento dei passi provenire dalla stanza fuori la mia cella, così mi avvicino alla fessura per guardare, vedo due ceffi e Christian che scendono le scale. Voglio sapere cosa Riccardo e Melissa hanno in mente di fare, sono preoccupata per lui. << Christian>> chiamo e non appena sente la mia voce si ferma. << Posso parlarle?>> chiede facendo qualche passo verso di me. I due ceffi si guardano e fanno spallucce in segno di assenso, così Christian si libera dalla loro presa e si avvicina. << Come stai?>> chiede subito. << Bene, se così si può dire>> rispondo e vorrei aprire questa maledetta porta per poterlo guardare, vorrei assicurarmi che stesse bene, << tu come stai?>> chiedo poi. << Ho parlato con Riccardo poco fa>> mi informa. << Lo so, Melissa me lo ha detto... cosa vogliono da te?>> domando preoccupata. << Beatrice... Melissa e Riccardo sono figli di Alan e Francesco...>> mi informa con una calma spaventosa, ed ecco che i miei dubbi diventano fondati, quello che avevo temuto ha ora trovato una risposta. << Vogliono vendicarsi per quello che ho fatto ai loro padri, rivogliono il denaro che credono gli abbia rubato>> continua. << Ma tu non hai rubato nulla... cosa vogliono fare quindi?>> chiedo. << La prossima settimana devono consegnare un carico di droga ad uno dei più importanti pusher in circolazione, è un affare grosso che gli consentirà di guadagnare abbastanza denaro...>> mi spiega. << COSA? E vogliono che sia tu a farlo? NOOO... è una cosa troppo rischiosa>> dico e l'ansia si impadronisce di me. E' una cosa assurda, qui non si tratta solo di soldi, o di vendetta, qui si tratta di vita umana e in particolare quella di Christian. << Beatrice... troverò un modo per farti uscire di qui... te lo giuro>> dice abbassando la voce per non farsi sentire dai due scagnozzi. << Christian>> sussuro e la voce mi si incrina per via di un nodo pesante alla gola. << Su basta il vostro tempo è finito... andiamo>> tuona uno dei due prendendo Christian per le braccia e trascinandolo lontano da me. << Beatrice, sappi che per me non è mai cambiato nulla>> urla Christian. Mi appoggio con le spalle alla parete della porta e mi lascio scivolare per terra. E' una cosa troppo rischiosa quello che gli hanno chiesto di fare; Riccardo e Melissa sanno bene che la vita di Christian sarà così messa in pericolo, ma è quello il loro intento. Sono convinti che lui sia l'artefice di tutto quello che è successo ai loro genitori, sono convinti che Christian abbia rubato loro del denaro e lo accusano del fatto che è colpa sua se ora Alan e Francesco si trovano in carcere. Ma la realtà è ben diversa, Christian non ha mai fatto nulla. Tutto questo fa male, troppo male perché Christian non si merita tutto questo, non si merita di pagare per cose che non ha commesso, ha solo l'unica colpa di essere capitato nella circostanze sbagliate e di aver avuto una vita sfortunata, e questo è anche per colpa mia. Perché gli ho fatto del male, ho dubitato di lui, non mi sono fidata della sua parola e soprattutto dei suoi sentimenti. Batto un colpo con la testa contro la porta; sono così frustata perché non posso fare nulla. ' Illusa' sentenzia la mia vocina e io non posso che darle ragione.

" Mi concedi questo ballo?" dice Christian offrendomi una mano. Indossa uno smoking blu ed è bellissimo con quella cravatta nera e camicia bianca. I suoi occhi sono così luminosi ed emanano una luce nuova. Fa quel gesto con la mano che mi ha sempre fatto impazzire, si ravvia i capelli disordinati e si da un tono da cattivo ragazzo. Prendo la sua mano e mi alzo. Mi fa un sorriso mozzafiato e mi osserva per qualche minuto in contemplazione. Indosso un vestito color tiffany in velo e pizzo che mi fascia perfettamente le curve. Mi da un piccolo strattone e mi attira a sè facendomi scontrare con il suo petto e subito percepisco il suo profumo inebriante. La musica inzia e Christian mi stringe in vita e inizia a muovere qualche passo. Appoggio la testa sull'incavo della sua spalla e mi lascio trasportare dal suo passo sicuro. Ho il cuore che batte a mille, ma mi sento al sicuro, nel posto dove ho sempre voluto stare: fra le sua braccia. Si avvicina ai mie capelli e inspira profodamente. Prende una mia mano e mi fa fare una pioretta e il suo viso si illumina di quel sorriso magnifico, quel sorriso che ho sempre pensato gli avessero scolpito appositamente. E con lo stesso movimento agile mi fa tornare vicino a lui. Si avvicina al mio orecchio e lo sento sorridere appena, il suo respiro caldo sulla mia pelle mi fa rabbrividire di eccitazione pura. " Sei la creatura più bella che io abbia mai conosciuto" sussurra con voce roca passandomi un indice sulla schiena nuda. Quel contatto mi fa trasalire e perdo ogni contatto con la realtà. Come ci riesce? Lascia un dolce bacio alla base del collo e poi altri fino all'angolo della bocca. Sono tutta un fremito. Mette un indice sotto il mio mento, mi guarda spogliandomi con il suo solo sguardo, si avvicina alla mia bocca e iniza a baciarmi con passione estrema.

Apro gli occhi all'improvviso, il cuore mi martella impazzito e sono percorsa da un fremito che si irradia dal basso ventre, porto un indice alla bocca. << Christian>> sussurro pensando a quel bacio.

SPAZIO AUTRICE

Eccomi con un nuovo capitolo. Non è molto lungo, ma ho voluto fare apposta per aumentare la suspense. Cosa succederà a Christian e Beatrice? Cosa li attenderà? Avranno il lieto fine che si meritano? Spero la mia storia vi stia piacendo, lasciate pure qualche commento mi fa molto piacere sapere cosa ne pensate. Buona serata belli, un bacio <3

L'AMORE CAMBIA CHI SIAMO 2 COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora