27° CAPITOLO

782 51 29
                                    

Mio padre e Laura si sposano. Che balla notizia. Sono felice per lui e per loro, Laura è la donna giusta, dopo mamma. Lo completa e lo rende felice, e io non posso desiderare di meglio per lui. Faccio questi pensieri mentre fisso il soffitto della camera da letto di Christian. Mi giro su un fianco e fisso lo spazio vuoto accanto a me; allungo la mano e accarezzo il suo posto. Ti porterò fuori, promesso. Luca ed Elisa sono di là nel divano che è divantato per loro seconda dimora; gli ho detto di tornare a casa loro, ma nulla non mi vogliono lasciare sola. Il telefono che ho appoggiata al comodino inizia a vibare, così mi giro ancora una volta e lo prendo, fisso lo schermo e guardo il nome di mio padre lampeggiare sul display. << Papà?>> dico rispondendo. << Bea, mi ha appena chiamato il commissario della polizia dovresti andare, hanno bisogno di te>> mi informa con la voce un po' preoccupata << ti aspetto in macchina>> e chiude la telefonata. E ora cosa vogliono? Mi alzo e prendo un paio di pantaloncini da mettere sotto la maxi maglia, recupero la borsa e vado in soggiorno. << Dove stai andando?>> chiede Luca alzandosi sui gomiti, Elisa sta già dormendo profondamente. << Il commissario mi vuole...>> lo informo, << mio padre mi aspetta giù>> aggiungo in fretta quando lo vedo alzarsi in piedi. Lo saluto e scendo le scale raggiungendo mio padre nella sua auto. << Cosa vuole il commissario?>> chiedo. << Non me lo ha spiegato>> risponde lui. << Papà...>> lo chiamo cercando la sua attenzione, << sono davvero felice per te e Laura>> dico. << Lo pensi sul serio?>> chiede. << Sì, ti meriti tutto questo>> rispondo. Si volta appena e mi fa un sorriso radioso, sono contenta che in questa brutta situazione ci sia un po' di felicità. Arrivati davanti la caserma scendiamo e ci dirigiamo verso la porta d'ingresso, non c'è molto personale a queste ore, infatti mi stupisco che il commissario sia ancora sveglio: strana tutta questa sua voglia di lavorare. Mio padre si siede su una delle poltroncine blu mentre io varco la soglia della stanza. << Ah signorina Mancini, prego>> dice l'uomo facendomi cenno di accomodarmi. << Per cosa mi ha fatta chiamare?>> chiedo un po' sfacciata. << Lo scorso giorno sono stati rinvenuti due corpi a largo del mare... è stato un pescatore della zona ad esservisi imbatutto... avevamo avuto anche qualche segnalazione di una barca attraccata al molo... così abbiamo fatto qualche indagine... la barca apparteneva proprio ai due uomini trovati morti>> spiega prendendo delle carte dalla scrivania. << Li riconosce?>> 

Angelo Battista                                                                                                                                                            classe 1964, residente a Roma. Ricercato per spaccio di droga e possesso di armi illegali. Rinvenuto morto in seguito a colpi di pistola: n.1, altezza craneo. Rinvenuto cadavere nelle acque del mare.

Luca Spinozzi                                                                                                                                                                classe 1970, nessuna residenza specificata. Ricercato per spaccio di droga, rapine a mano armata, sequestro di persona e vendita illegale di armi. Rinvenuto morto in seguito a colpi di pistola: n. 1, altezza cuore. Rinvenuto cadavere nelle acque del mare.

Guardo le foto allegate dei due uomini e quei visi non mi dicono nulla, non sembrano gli scagnozzi dell'uomo in smoking, me li ricorderei altrimenti. << Non li ho mai visti>> dico appoggiando le carte sul tavolo. Poi una lampadina si accende nel mio cervello, << non possono essere gli uomini che hanno venduto la droga a Riccardo?>> suggerisco. << Stiamo cercando di vedere da dove è partita la barca e cosa trasportava... volevamo solo sapere se aveva delle informazioni in più>> dice il commissario. << Non si sa ancora nulla dell'uomo... il pusher? Non sapete chi sia?>> chiedo. << Stiamo indagando... ci siamo recati alla villa che ci ha indicato, ma non abbiamo trovato nulla, qualcuno ha provveduto a bruciare tutto>> mi informa. Merda! Impreco mentalmente, dev'essere stato Riccardo sicuro. << Puo' andare... si tenga a disposizione>> mi congeda. Prendo la borsa e mi allontano verso la porta raggiungendo mio padre. Devo parlare al più presto con quel dottore.

L'AMORE CAMBIA CHI SIAMO 2 COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora