-Sveglia, pigrona, o arriverai in ritardo per il treno- mi sussurrò mia madre.
-No!- dissi mettendomi seduta all'improvviso, quasi sbattendo la testa contro la sua, improvvisamente sveglia.
-Calmati, era solo per farti alzare- continuando a sussurrare
-Ok- risposi stropicciandomi gli occhi arrossati.-Giorno, vuoi...- cominciò a dire mamma -Pane e burro- conclusi.
-Avrei detto Nutella, ma va bene così-.Passò mezz'ora, prima erano le otto e dieci. Passai il resto del tempo a controllare di non aver dimenticato nulla.
Allora:
1 divisa - c'è
2 libri - c'è
3 calderone - c'è
4 telescopio - c'è
5 set di provette in cristallo - c'è
6 guanti in pelle di drago -ci sono
7 mantello invernale - c'è
8 mantelli da giorno - ci sono
9 bilancia d'ottone - c'è
-C'è tutto- dissi con un sorriso soddisfatto.
-Dobbiamo andare!- gridò una voce dal piano di sotto.
-Arrivo!- risposi.Corsi di sotto alla velocità di una Comet. Mise il mio baule nel bagagliaio e mise in moto.
Ci dirigemmo verso la stazione King's Cross.
Arrivammo davanti allo spazio tra il binario Nove e Dieci.
Guardai il muro assente.
-Prima tu- mi disse mamma poggiando una mano sulla mia spalla.Strinsi il carrello con la gabbia di Maeve ben salda, presi la rincorsa e...
Vidi la stazione sparire e non sentii benissimo i suoni dato che vennero attutiti, come se entrassi in acqua. Davanti a me comparse un treno a vapore dal colore scarlatto.
Mia madre comparì.
-Julia dovrebbe essere già arrivata, va' a cercarla-Mi diressi verso la porta ed entrai. Cercai in ben dieci scompartimenti, ma non le trovai in nessuno di questi.
Quando giunsi all'undicesimo la trovai a parlottare con qualche ragazza ben più grandi di lei.
-Oh, ciao! Scusa ma sto parlando con delle Grifondoro-
-Non importa, capisco che tu voglia stare con quelle della tua specie!--Bene, allora ciao!- disse con voce stridula.
Me ne andai sbattendo la porta scorrevole.
Ripresi a girovagare per gli scompartimenti, quando nel quindicesimo trovai un ragazzo tutto solo.Era un ragazzo alto, con i capelli neri come l'avorio. I suoi occhi erano di un blu abissale.
-Posso? È tutto occupato!- Chiesi al ragazzo.
-Certo, accomodati- rispose.
Mi sedetti.-Hai gli occhi di un blu più...-
-Profondo degli abissi. Lo so-Ci guardammo in un silenzio imbarazzante.
Lui mi tese la mano -Percy Jackson-, io la strinsi -Alexandra Evans-. Lui fece un sobbalzo.
-Si. È possibile che io sia imparentata con lui- dissi un po' scocciata.Chiaccherammo per il resto del tempo quando il treno si fermò.
Scesimo dal treno e ci ritrovammo davanti ad un castello che si ergeva su una parete rocciosa.
Ci fu un coro di -Ohhhhh- di stupore.
Non ci credo, tra poco sarò una studentessa di Hogwarts.
Magnifico.
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Just Magic~Harry Potter [Slow Updates]
FanficLa magia. Praticare la magia è ciò che avrebbe fatto Alexandra Evans ad Hogwarts. Hogwarts non era una scuola normale, era per maghi: gente che agita bacchette, prepara pozioni o vola sulle scope. Questo si insegna a Hogwarts. Il primo anno per Evan...