Erano tutto ma erano anche il nulla,
erano l'odio affamato d'amore e il buio più profondo scoperto saltuariamente dalla luce.Erano fuoco ardente, intenso e contemporaneamente acqua cristallina, placida e gelida.
Riccardo e Margherita viaggiavano su un filo quasi invisibile, un filo troppo sottile per riuscire a sorreggere entrambi.
Avevano dei bagagli pesanti sulle spalle, valigie stracolme di vita, dolore, amore e coraggio.Ma si amavano, si amavano follemente, nel modo più profondo e primitivo possibile, la loro parte razionale era in gabbia, intrappolata dalle loro stesse paure.
Margherita distruggeva qualunque cosa le passasse accanto, la guardava per pochi secondi con i suoi occhi azzurri e la desintegrava con la forza che la contraddistingueva.
Riccardo costruiva mura su mura, barriere possenti e blindate attraverso le quali non passava mai uno spiraglio di luce.
Rimaneva bloccato nel suo stesso corpo e nella sua stessa mente, aveva la capacità di rimanere in silenzio mentre i suoi grandi occhi castani parlavano senza un minimo di esitazione.Si incontrarono per caso e durante una fredda notte di dicembre, così ebbe inizio un vero vortice di emozioni e lacrime.
La loro era voglia di vivere, voglia di volare e di ballare sotto la pioggia, voglia di cercare il bene in qualsiasi cosa, voglia di amare fino ad odiare.
Margherita lo amava, glielo ripeteva, glielo ricordava fino a sentirsi crollare.
Riccardo l'amava, ma non parlava, la sua voce era muta e il silenzio lo circondava come una nube grigiastra e densa, una nube che non gli dava via di scampo.
Non glielo disse mai, forse questa storia non finì nei migliori dei modi, forse lui capì troppo tardi che l'avrebbe persa come gli alberi perdono le foglie in autunno.Questa storia sarà la fine di tutto o forse l'inizio del nulla.
Un immenso amore destinato a rimanere forse un ricordo.
Destinato ad essere intrappolato nei ricordi del cuore.
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I RICORDI DEL CUORE {Completa}
Short StoryNascondevo i suoi occhi in un piccolo vortice di pensieri che albergava nella mia mente. Intrecciavo, senza incertezze alcune, le immagini delle sue labbra rosse alla mia sembianza di uomo troppo superficiale ed apatico, lei sgretolava le mie mura c...