Sentii il calore del sole accarezzare la mia pelle leggermente pallida e screpolata.
Le mie Vans quasi distrutte calpestavano il terreno arido e secco.
Camminammo quasi per dieci minuti prima di fermarci di fronte alla lapide fatta in marmo grigio di mia madre.Mi lasciai cadere sulle ginocchia, come se in quel momento fosse scomparsa tutta la mia energia.
Un po'di polvere si alzò dal terreno e inspirai a pieni polmoni l'odore forte di terra.Percepii una mano sulla spalla, mi voltai e fissai per qualche secondo gli occhi castani di mio fratello. Mi sorrise in modo premuroso cercando di infondermi coraggio.
《Vuoi rimanere qualche minuto da sola?》
La sua mano raggiunse poi quella di Margherita e la strinse con forza.Annuii rispondendo silenziosamente alla sua precedente domanda.
Si allontanarono lasciando qualche metro a dividerci.Guardai per quelli che mi sembrarono minuti interminabili la lapide.
Allungai un braccio nella sua direzione e sfiorai con le dita la foto che si trovava al centro di quel pezzo di marmo, inserita in una sezione intagliata e a forma di ovale.Osservai attentamente ogni minimo particolare della donna che mi aveva cresciuta con amore e affetto per quindici lunghi anni.
Il mio sguardo si posò sui suoi occhi, erano verdi, identici ai miei ma contornati da leggerissime rughe, osservai il suo viso e i suoi lineamenti molto pronunciati ma comunque dolci, le labbra sottili incurvate in un semplice sorriso, i capelli castani e non troppo lunghi e infine mi soffermai sulla collana che le circondava il collo, era un filo d'oro impreziosito da un ciondolo a forma di rosa e dalla sua iniziale. Quel ricordo che ora avevo io appoggiato sulla mia pelle, toccai la catenina con i polpastrelli e infine dopo averla presa tra le dita tremanti, baciai il pendente.Sentii i miei occhi lucidi pronti a rilasciare le solite gocce di dolore.
Una folata di vento mi avvolse e mi sembrò di percepire nell'aria il suo profumo simile a quello del gelsomino.
La mia attenzione venne poi catturata dalle parole incise sul marmo chiaro :Giulia D'Arco
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25/05/1966 - 21/03/2015
Figlia, moglie e madre esemplare.
Rimarrà per sempre nei cuori dei suoi cari.Asciugai una lacrima che nel frattempo aveva fatto il suo percorso e senza rendermene conto iniziai a parlare, iniziai a far uscire dalla mia mente tutte quelle parole che avevo nascosto dentro al mio corpo come se fossero un ammasso inutile e ingombrante di mattoni, era giunto il momento di distruggerli.
《Ciao mamma.》
Un singhiozzo rumoroso uscii dalle mie labbra socchiuse e strisi la collana fra le dita.
Il mio unico appiglio.《Sono passati due anni da quando te ne sei andata perchè il tuo cuore ha deciso di smettere di battere, quel maledetto infarto ti ha portata via da noi troppo presto.》
Sentivo ancora il mio viso bagnato. Non dovevo piangere, le avrebbe dato fastidio vedermi in quelle condizioni. Dovevo essere forte per me, per lei.《Mi manchi proprio come il primo giorno, è difficile, ma ce la posso fare, devo riuscire a superare tutto questo.》
Inspirai cercando di calmarmi, la mia voce era bassa e a tratti malinconica.《Riccardo è felice, finalmente dopo così tanto tempo è ritornato anche lui a sorridere solo grazie a Margherita, lei ti sarebbe piaciuta, ne sono certa. È forte come te, impossibile da scalfire.》
Mi voltai di scatto e osservai mio fratello, parlava con Marghe, il suo sguardo, puntato sulla ragazza che gli stava di fronte, era pieno d'amore, non si sarebbero mai lasciati, ero sicura del fatto che fossero destinati a stare insieme.
Si completavano a vicenda.《Dopo la tua morte mi ero persa, non sapevo dove mi trovavo. Non capivo quello che realmente era accaduto intorno a me. Durante il primo mese pensavo fosse meglio raggiungerti mamma, così saremmo rimaste insieme per sempre. Ma poi un giorno mi sono ritrovata, ho ritrovato la vita che portavo dentro.》
Sorrisi leggermente a quel pensiero, a tutti gli sforzi e i sacrifici fatti, alle giornate passate nella clinica.《Ho superato quel periodo oscuro, e quando a volte la tristezza mi prenderà con sé saprò come sconfiggerla. Ti verrò a cercare mamma, perché tu sei qui.》
La mia mano destra si appoggiò sul petto e quella sinistra sfiorò la fotografia in miniatura.《Questo è un posto speciale e, una grande parte di questo angolo di felicità, è tua.》
In quel preciso momento mi sentii leggera, libera di vivere.
Sentii la gioia riappropriarsi del mio cuore, la serenità espandersi nella mia mente e la consapevolezza di ciò che avevo superato raggiungere le mie ossa.《Dopo così tanto tempo ho capito che la vita che ci viene data è destinata a renderci unici. E io voglio essere unica e vivere per me, per Riccardo, per papà, ma soprattutto voglio tornare a vivere per te. E quando la tua mancanza diventerà quasi insopportabile verrò qui, ti parlerò e guarderemo insieme questo cielo immenso. Ti voglio bene mamma, tanto bene.》
Chiusi gli occhi per pochi secondi, respirai una nuova essenza di vita e dopo averli riaperti incastrai, vicino alla fotografia, un piccolo foglietto bianco.Mi alzai traballando leggermente, pulii i pantaloni sporchi di terra e prima di voltarmi per raggiungere Riccardo e Margherita, lessi quelle parole che avevo scritto con inchiostro nero e indelebile, parole che sarebbero rimaste a farmi compagnia per il resto dei miei giorni :
"Tu, mamma, rimarrai per sempre nei ricordi del cuore."
FINE
Vi lascio qui, come postilla finale, questa canzone. Solo dopo aver scritto tutti i capitoli l'ho ascoltata ed è incredibile come sembri perfetta per questa storia.
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I RICORDI DEL CUORE {Completa}
Short StoryNascondevo i suoi occhi in un piccolo vortice di pensieri che albergava nella mia mente. Intrecciavo, senza incertezze alcune, le immagini delle sue labbra rosse alla mia sembianza di uomo troppo superficiale ed apatico, lei sgretolava le mie mura c...