Lezioni - parte I

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Astra tirò fuori apparentemente dal nulla tre libri rilegati in pelle, e li porse delicatamente ad Eragon.
Eragon si sentiva in imbarazzo come quando aveva confessato a Brom di non saper leggere. Quasi come se gli avesse letto nel pensiero Astra disse: "Non fare quella faccia. Non devi farti problemi con me, se non conosci queste cose. Mi piace condividerle con te, dato che ho potuto fare praticamente solo questo fin ora, mentre tu...hai impiegato il tuo tempo a servizio degli altri per salvarci tutti."
"Eka elrun ono" le rispose. La risposta più sincera che poteva dare alle sue belle parole. Si sorrisero, poi Astra gli chiese con cosa voleva cominciare.
Decise di parlare del popolo fatato, dato che lui non ne aveva mai incontrato un membro. Quella sera imparò moltissimo: fate, spiriti della natura, pixie, folletti, erano solo i più famosi esponenti delle creature fatate che popolavano in segreto il mondo intorno a loro; furono così anche le tre sere a venire, fino a quando Astra decise di introdurre un nuovo argomento, a parer suo il più delicato e intimo:"Come tu ben sai, puoi unire la tua mente alla natura che ti circonda e diventarne parte integrante. ma ti sei mai chiesto grazie cosa lo puoi fare? No, non è la magia la risposta, o perlomeno non basta solo lei. Ciò che te lo consente è la natura stessa, che come abbiamo imparato fino ad oggi è regolata dagli spiriti della natura, che possiamo identificare come vere e proprie forze magiche. Loro ti consentono di metterti in relazione con ciò che controllano ma di rado ti consentono di parlare direttamente con loro. Sono creature schive, ma estremamente connesse con il mondo... quindi, in fondo, anche con me con te. Bisogna solo essere abili nel comunicare con loro ed essere degni della loro considerazione. Quindi non mi resta che chiederti se vuoi fare un tentativo con me. Posso guidarti io, l'ho già fatto con Sharon ed è stata un'esperienza che vorrei farti vivere a pieno. Sempre se tu sei d'accordo nel fare una cosa così...beh...intima."
Eragon sì senti pienamente onorato dalle parole di Astra. Nessuno dei suoi insegnanti prima si era mai sofferto di fargli da guida in fondo. Sia Oromis che Brom avevano sempre preteso che trovasse la via in sé stesso, per conto suo, senza aiuti. Invece stavolta Astra si era offerta in prima persona per aiutarlo in questo percorso tanto difficile come una vera insegnante che chi vuole portare il suo alunno sui suoi passi. Quasi non si era accorto dell'ultima frase: effettivamente era una cosa che non avevano ancora fatto quella di toccarsi le menti e sarebbe potuta risultare un'unione strana tanto quanto la migliore di tutte, poiché effettivamente lui non si era mai trovato così bene con una persona (se non con Arya) prima di lei.
"Sarei molto felice di farlo, ti ringrazio per l'opportunità che mi dai... è una cosa nuova per me" disse sinceramente alla fine.
"Bene sono contenta. Allora non perdiamo tempo!" Disse frettolosa mente Astra, quasi per paura che lui potesse cambiare idea.
"Siediti a gambe incrociate di fronte a me e tieni le mani rivolte verso l'alto." Lei fece lo stesso e poi mise le sue mani sulle su quelle di Eragon. Si sentì in colpa per avere le mani fredde eppure era quasi sicura che il piccolo sussulto che aveva avuto Eragon al contatto non era dovuto alla sua temperatura. O forse il sussulto se l'era solo immaginato...
"La prima parte è facile la conosci devi solo rilassarti e pensare il meno possibile. Dobbiamo lasciare che le nostre menti facciano conoscenza poi sarà tutto più facile" detto questo chiusero gli occhi e svuotarono la mente.
Successero molte cose nella mente di Astra: dapprima sentì un forte calore percorrerle la regione frontale del cranio; era una sensazione fastidiosa ma invitante, piuttosto contrapposta. Poi cominciò a sentire una musica leggera di sottofondo, un'armonia senza note ma melodica, intensa nonostante la sua leggerezza.
La mente di Eragon era molto diversa da quella di un elfo, poiché la sua era molto meno tagliente e piena di emozioni: sentì infatti eccitazione e curiosità, ma anche un pizzico di incertezza e disorientamento dovuti forse alla nuova esperienza nella quale si stava addentrando. Era nel complesso una mente ben organizzata e interessante avrebbe potuto passarci ore all'interno dato che ci si trovava completamente a suo agio.

Eragon - La Seconda ProfeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora