Appena Colin si offrì di donare il sangue per Lawrence mi sembrò di avere davanti un angelo. In quel momento ero disperata e neanche l'affetto di Scott poteva calmarmi. Il mio orgoglio voleva dimostrare e vantare la vittoria ma sapevo benissimo che avevo agito da sciocca e che Federik aveva ragione su tutto. Abbracciai Colin presa da un attacco di felicità improvvisa e per prima Penelope mi guardò male ma non come una fidanzata gelosa ma come una persona stupita da un tale gesto d'affetto così esplicito.
- sei sicuro di poterlo fare? Mio nipote è del gruppo sanguigno AB negativo, non si trova ovunque. Sei sicuro di essere dello stesso gruppo?- chiese Padre Robert preoccupato
- non so quale gruppo sono ma vi assicuro che aiuterò il signor William a tutti i costi- sorrise Colin e questa volta ad abbracciarlo e ... Baciarlo fu proprio la piccola William in preda ad un impeto di passione. Mi voltai e mi ritrovai Scott pensoso alle spalle. Riguardandolo da vicino potevo rivivere quel piccolo bacio. Potevo perdonare la sua folle è l'odiosa gelosia? Mi chiedevo e non sapevo come rispondere. In quel momento comunque non riuscivo ad essere triste. Colin ci aveva dato speranza. Quella sera il signor William,Penelope e Federik tornarono nella residenza William. Io e Scott rimanemmo in ospedale fino alle dieci poi decidemmo di fare la guardia a Lawrence e Gillian che erano rimasti insieme tutto il giorno. Scott rimase a fare la guardia Fini all'una ed io fino alle tre poi facemmo scambio fino a alle nove di mattina quando Padre Robert sarebbe arrivato con la colazione. Successe qualcosa quella notte. Mentre ero davanti alla porta alle due e mezza sentii dei passi nel corridoio ma poi si fermarono improvvisamente come se qualcosa li avesse trattenuti e poi silenzio. Successe una cosa simile alle sette ma venivano da un altro corridoio. Superato il momento di panico e comunque preparandomi a tutto pensai che fosse stato qualche ricoverato sonnambulo o qualcosa del genere. Quando il sole illuminò i corridoi bianchi e odorosi di disinfettante arrivò padre Rovert con due sacchetti di cartone.
- Dominique credo abbia esagerato ma sapete com'è fatta,non si può contraddire- sorrise l'anziano sacerdote . Sia io che Scott ci congedammo subito appena l'ospedale si riempì nuovamente di infermieri e parenti dei ricoverati, e corremmo al punto ristorazione.
- com'è andata la veglia?- mi chiese Scott sbadigliando
- stancante- risposi bevendo una tazzina i caffè tutta d'un sorso
- concordo. Ci vorrebbero delle ciambelle ripiene non credi?- chiese Scott attirando la mia attenzione
- forse... Biscotti al burro glassati ci starebbero di più con il caffè- sorrisi e lui ricambiò il mio sorriso
- sarebbe bello tornare all'ufficio e svegliarsi senza preoccupazioni,sperando soltanto che mio padre non ci faccia fare niente di troppo umiliante. Mi andrebbe anche di smistare la posta di Charlie- sorrisi tra me e guardai la bustina di zucchero ormai vuota
- quello non è il lavoro di una spia e non è un lavoro per te. Risolviamo questa missione e torniamo alla base insieme. Questo è il mio desiderio- sospirò. Lo guardai e alzai un sopracciglio.
- ti ci vorrà più di questo per scusarti- dissi e lui rise annuendo. Quando ci alzammo vidi una giovane infermiera dai lunghi capelli scuotere la testa impazzita e un dottore accarezzarle la spalla e rasserenarla. Mi avvicinai per origliare chiedendo un bicchiere d'acqua alla postazione bar.
- il signor Tommason è scomparso!! l'ho perso,Dottore!! Si rende conto che sarò licenziata per questo?- esclamò isterica cercando sempre di non alzare la voce
- parli piano e respiri intensamente e poi mi potrà raccontare tutto- disse logicamente il dottore accarezzandole le spalle
- questa notte sono andata in bagno per pochissimo,saranno stati cinque minuti ,ma quando sono tornata il signor Tommason era scomparso nel nulla- piagnucolò con voce tremante
- come può essere?- chiese il dottore
- il signor Tommason è un signor molto anziano e gentile e stava per morire, non poteva scappare via!- ragionò ad alta voce l'infermiera. Quando tornai davanti alla stanza di Lawrence Colin aveva una sacca di sangue e la stava dando al dottore spiegandogli tutto. Solo in quel momento vidi qualcosa di strano e familiare,qualcosa di importantissimo eppure l'avevo fino a quel momento tralasciata. A Colin tremavano le dita delle mani in un tick nervoso.
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Nobili spie
Adventure(SEQUEL DI "DUE SPIE AL LICEO") A Meg viene affidata una nuova missione e viene mandata in Inghilterra. Questa volta deve garantire,insieme ad alcuni suoi colleghi,la sicurezza personale di alcuni eredi di una nobile famiglia che da poco ha subito...