eleven

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Cammino per la strada in cerca del negozio della mamma di Jack. Ho dato ascolto a mia mamma, non era maturo discutere ancora. Ed adesso mi ritrovo a cercare questo stupido negozio il quale non trovo. Sono pessima nell'orientamento e questo mia mamma doveva saperlo prima di comandarmi a fare questo servizio. Stanca di vagabondare fra le strade di questa città che tanto odio, decido di mettere il GPS sul mio cellulare, scrivere la via del negozio e seguire le indicazioni.
Dopo svariati minuti riesco a trovare questo famoso negozio. Una grande insegna luminosa mi accoglie con su scritto 'Mary's flowers'. Deduco sia il nome della mamma di Jack. Entro e rimango a bocca aperta per quello che vedo. Tantissimi fiori di tutti i tipi e di tutti i colori mi accolgono in questo grazioso negozio. Le pareti bianche fanno risaltare di più i colori dei fiori. Dovrò venire più spesso qui, mi piace sentire l'odore dei fiori. Mi avvicino al bancone sperando che ci sia lei così ritorno subito a casa. Ma ovviamente non é così.
"Scusi, sto cercando la s-"rimango stupita dalla persona che ho di fronte.
"Michael?"
"Ally?Cosa ci fai tu qui?"ribatte.
"Ehy, te l'ho chiesto prima io quindi devi rispondermi."gli punto il dito contro, sorridendo.
"Okay, okay. Sono qui perché sto aiutando la mamma di un amico di mio padre a lavoro, ha detto che gli serve del personale ma nessuno si é fatto avanti quindi c'ero solo io per poterla aiutare."risponde ovvio.

Aspetta. Ha detto 'mamma di un amico di mio padre', cioé suo padre é amico di Jack.

"Okay, ora rispondi tu."si riferisce alla domanda di prima.
"Ehm, sono venuta a prendere un pacco di mia mamma, sai, lei é la fidanzata dell'amico di tuo padre."
Cala il silenzio tra noi, dove Michael fa 2+2 e capisce.
"Allora tu sei...!"dice sorpreso.
"Wow, hai impiegato pochissimo tempo per arrivarci. Mi hai stupito  Hall."guardo l'orologio, che non ho, sul polso per rendere l'idea.

"Michael, chi é questa ragazza?"una signora non molto vecchia, con le mani sporche di terra, si avvicina a noi."Oh, non dirmi che é la tua ragazza."continua la signora sorridendo.

"Cosa? Mary ma che dici. Lei é la figlia di Sandy, la fidanzata di Jack."sorride lui. Perchè sta sorridendo?
La signora che prima sembrava così gentile e premurosa, d'improvviso diventa un arpia senza cuore. Mi lancia sguardi omicidi per farmi capire che non sono la benvenuta qui.
"Buonasera signora Mary. Sono venuta a prelevare il pacco di mia madre che avete voi."le sorrido per non farle capire che il sentimento e ricambiato.
"Venga con me."Mi fa segno con la mano di seguirla ed io, senza obiettare, la seguo.

******

Datemi la forza per resistere a queste ore infinite di biologia. Odio la scienza, non mi é mai piaciuta, non mi é mai entrata in mente.
Sto quasi per addormentarmi quando la campanella suona, segno che é finita l'ora.

"Non si dorme in classe signorina!"di colpo alzo o la testa pensando fosse il professore, ma poi mi rendo conto che è solo Ethan. Non ho mai avuto una conversazione con lui, ma da come me ne ha parlato Benjamin é simpatico.
"É inevitabile,"gli rispondo sorridendo.
"Andiamo insieme in mensa?"mi chiede timidamente.
Annuisco solamente."Ah, mi servirebbe il tuo quaderno di appunti di italiano, me li potresti prestare?"richiede titubante. "Ma certo."gli sorrido per non farlo sentire a disagio.
"Grazie."sorride anche lui.
Okay é assodato, é simpatico. Ci alziamo e andiamo verso il mio armadietto, quando mi si para qualcuno davanti.
"Hey Ethan, che ci fai qui?"Federico é davanti a me con un sorriso falso in volto."Non sono affari tuoi Rossi."lo fulmina con lo sguardo, mi prende la mano e lo sorpassa dandogli un spallata decisa. Arriviamo finalmente al mio armadietto ed io metto silenziosamente i libri dentro.
Ethan é appoggiato a quello a fianco, ancora arrabbiato.
"Va tutto bene?"metto una mano sulla sua spalla per calmarlo.
"Certo."mi risponde a denti stretti.
"Andiamo?"gli sorrido. Lui si calma, ricambia il sorrido. Mette una mano sulla mia spalla e mi incita a camminare verso la mensa. "Ho tanta fame, dai, non perdiamo tempo"ridacchio.

******
"Ho sempre odiato il cibo della menza, dovrebbero cambiare gestore."si lamenta Kate. Siamo nella mensa, al nostro solito tavolo. Kate é di fianco a me che si lamenta del suo disgustoso pasto. Io invece rimango a fissare il mio piatto, distruggendo il cibo all'intero.
"Avete per caso visto Tessa? Non é mai in ritardo per il pranzo?"domanda Austin. Ecco che un tonfo fa zittire tutta la mensa. Tutti noi guardiamo la porta, da cui é provento il rumore. Una Tessa con una faccia arrabbiatissima, si sta dirigendo verso il nostro tavolo. "Lei-urla-é stata proprio lei!"ripete indicandomi. "Io?"domando confusa, che cosa ho fatto adesso?
"Si tu! mi hai rubato il braccialetto con i ciondoli che per me è importantissimo! Era nel mio armadietto e tu l'hai aperto e me l'hai rubato!"mi accusa."Impossibile! Io oggi sono stata quasi tutte le ore in classe, solo dopo sono andata a prendere le cose dal m-" "Vede preside! É lei la ladra!"si gira mostrando un'altra persona la quale non avevo fatto caso."É vero signorina Jymon?"mi guarda la preside."No, certo che no!per quale motivo dovrei fare una cosa del genere?"le rispondo."Lei mi odia, ecco perché!"urla di nuovo Tessa."Okay, per essere correttezza, Signorina Jymon, gli dovrò svuotare la cartella e anche le tasche"si avvicina a me è mi sequestra la cartella per controllare. Con gli occhi sbarrati, prende il braccialetto tra le mani. Ritorna in se e va a darlo a Tessa."Lei è in guai seri Signorina. Domani venga nel mio ufficio che sceglieremo la sua punizione. Ora se mi scusate, devo andare a sbrigare altre faccende."detto questo, la preside gira i tacchi e cammina verso la porta con passo autoritario e solenne.

Fly Together || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora