Mi alzo di colpo svegliata dal suono della sveglia. Stavo dormendo così bene! Sono le 07:15 ciò vuol dire che ho meno tempo del solito per prepararmi, ma non è un problema. Mi piazzo davanti l'armadio e opto per un maglioncino bianco, dei jeans neri, adidas bianche, un giubbotto bomber nero e un cappellino di lana nero, dato che oggi fa un pò più freddo. Faccio colazione di fretta e mi faccio accompagnare da mamma a scuola.
La mattinata scolastica prosegue senza vincoli. Poco dopo giunge il bidello annunciando che la professoressa Parker di inglese, che avremmo dovuto avere l'ultima ora, manca e dunque usciamo (anche oggi) a mezzogiorno.
Scendo in centro con Sara e Ludo. Loro due sono le mie amiche più strette. Dopo aver girato un pò per negozi, le ragazze vogliono fermarsi al bar a prendere qualcosa, io non voglio nulla così mi sono messa fuori dal bar ad aspettare che consumassero al bancone.
Sfilo il cellulare dalla tasca per passarmi il tempo ma vengo interrotta da qualcosa, anzi, da qualcuno.
<Non puoi fare a meno di seguirmi eh?> dice una voce maschile.
Alzo la testa per guardare chi sia. Non ci credo! E' quel ragazzo della moto e dell'ospedale, Jason, mi sembra si chiami. Incredibile!
<Forse sei tu che segui me> rispondo io seccata per poi riportare gli occhi sul display del cellulare.
<Ally giusto?> mi chiede serio sta volta. Io annuisco e alzo gli occhi al cielo, come se non lo sapesse!<Quasi mi sto abituando ad incontrarti> mi dice. Io non gli rispondo e faccio l'indifferente. <Dai, ti offro qualcosa> dice "quasi" teneramente.
<Sono con delle mie amiche veramente> rispondo io.
<Non puoi rifiutarmi in eterno e sento che ci rincontreremo> mi dice. Stranamente anche io ho questa sensazione.Lui è ancora davanti a me e aspetta una risposta.
<Cosa mi vuoi offrire di preciso?> cedo io. Lui sorride compiaciuto e prima che potesse riaprir bocca escono dal bar le mie amiche. <Abbiamo finito Ally, andiamo?> dice Sara. Entrambe mi guardano e poi spostano lo sguardo su Jason e iniziano a squadrarlo.
<Veramente, io mi fermo qui, ci vediamo domani ragazze> dico sorridendo.
<Come vuoi, divertiti> mi dice maliziosa Sara e insieme a Ludo se ne vanno ridacchiando.<Vieni> dice Jason facendosi seguire al gazebo del bar. Questo bar è uno dei più carini della città. Da direttamente sul corso e il gazebo è sulla strada, ha vetrate trasparenti e i tavolini e le sedie sono di colore bianco. Ci sediamo ad un tavolino in un angolo, non c'e quasi nessuno a parte noi e una coppia di vecchi signori.
<Cosa posso portarvi ragazzi?> chiede il cameriere arrivato tempestivamente.
<Caffè amaro e un cioccolatino fondente> dice seccato Jason senza guardare il cameriere in faccia. Io rimango di stucco per il comportamento e poi sorridendo al cameriere rispondo
<Per me un venezia, grazie>.
<Arrivano subito> dice il cameriere prima di andarsene.Jason prende dalla tasca un pacchetto di sigarette Marlboro light e dopo essersene accesa una, continua:
<Un venezia?>.
<Si perchè?> dico io incuriosita e infastidita dal fumo che mi arriva in faccia.
<Non è caffè, è latte e schiuma> dice lui sfottendomi.
<A me piace.> affermo convinta, poi faccio un smorfia, disgustata dal fumo e gli chiedo
<Potresti almeno evitare di soffiarmi in faccia?>.
<Tu non fumi eh?> dice ridendo. <Non si capisce?> dico io innervosita.
<Beh io si> dice lui strafottente.Per non guardare quella faccia di cazzo sposto lo sguardo sulla strada e sui passanti. Con la coda dell'occhio noto però che mi sta osservando, così mi giro e incrocio quegli occhi verdi.
<Che c'e?> dico io infastidita.
<Che facevi in ospedale?> mi chiede spavaldo.
So benissimo che se gli nego tutto si impunterà ancora di più, così decido di mentire
<Un semplice prelievo del sangue...tu?>. In realtà non mi interessa saperlo ma devo cambiare discorso.<Accertamenti> dice lui sorridendo.
<Due volte in un giorno?> gli chiedo io incuriosita alzando il sopracciglio.
<La prima volta per un incidente in moto e la seconda perchè mi hanno trovato altre "cose" nelle analisi> disse lui scuotendo la sigaretta per farmi capire che non si trattava di sigarette ma di canne. Alzo gli occhi al cielo, sto cercando di inquadrare questo ragazzo.
<Volevi proprio ucciderti ieri> dico io sorridendo maliziosa per ricordargli che stava per uccidermi.
<Si, sono rimasto deluso di non averti investito e volevo rimediare> dice lui ribattendo.
Ma che stronzo!Finalmente arrivano i caffè e lo scontrino con il conto. Io ringrazio il cameriere e lui come prima manco si volta a guardarlo.
<Ti fa così schifo essere gentile?> dico io.
<Non mi piace sprecare fiato> dice lui facendo una smorfia.
Bevo velocemente il mio caffè e mi accorgo che lui ha già finito anche il cioccolatino. Io lo guardo...
<Ne volevi un pezzo?>.
<No, non mi piace il cioccolato fondente> dico io.
<Ah tu sei più dolce> dice lui distratto.
Non sa un cazzo di me eppure a quelle parole mi sono sentita...strana.
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LOTTA CON ME
RomanceCOMPLETATO. Ally è una ragazza d'oro, è sempre sorridente e postiva, ha una famiglia modesta e umile e si fa voler bene da tutti. La sua vita però cambia totalmente quando le viene riscontrato un tumore e contemporaneamente incontra Jason, il tipico...