-Dylan...- dico sottovoce, quando lo vedo fra gli altri studenti.
-Cosa?- chiede Maggie, cercando di comprendere il mio improvviso cambiamento d'umore.
Sento i miei muscoli irrigidirsi sotto lo sguardo arrabbiato di lui, e allo stesso tempo percepisco un senso di rabbia talmente forte, che decido di non rimanere impassibile.
-Niente.- Dico alla mia migliore amica che mi guarda stranita. -Tu entra in classe. Io arrivo subito.-
Percorro a grandi passi il corridoio, fino ad arrivare faccia a faccia con lui.
-Tu.- Sibilo a denti stretti -Cosa ti fa pensare di potere spiare ogni mia mossa in questo modo?-
Vedo contrarre nuovamente i muscoli del viso, come ha fatto ieri. Mi pare ovvio che non riesca a tollerare che le persone diano attenzione ad altri e non a lui.
Ora si incazza, penso. Non me ne frega niente, non voglio permettergli di interferire con la mia vita.
Mi aspetto una reazione carica di rabbia, ma invece, sorprendentemente, torna rilassato.
-Nessuno ti spiava.- Dice -Non me ne frega un cazzo di te.-
Senza neanche guardarmi, si incammina dalla parte opposta, allontanandosi da me.
Io rimango lì, ferma, mentre una parola si fa strada nella mia testa, sempre più forte, colpendomi poi come un pugno nello stomaco.
Indifferenza.
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Quando le lezioni finiscono, me ne torno a casa, rannicchiandomi nel letto con il computer e del cibo, cercando di distrarmi da quello che è successo oggi.
Qualche episodio di Stranger Things dopo, mi ritrovo sdraiata a guardare il soffitto della mia camera.
Per quale motivo si è comportato in questo modo? Penso, dopotutto, se una persona vuole fare sesso con te, come mai dopo dovrebbe disinteressarsene completamente?
Ammetto che mi ha un po' delusa questa reazione, perché, aldilà dei comportamenti spinti che aveva avuto, mi ero sentita un pochino importante e questo mi aveva resa un po' meno insicura.
E invece no, ero solamente una pedina, e questo vale per tutte, evidentemente.
Il cellulare vibra, così mi alzo a prenderlo, notando con piacere che è mia cugina, Susan, che mi chiede se ho voglia di fare un salto ad una festa stasera. L'idea non mi convince particolarmente, ma decido di accettare per distrarmi un po', oltretutto lei frequenta una scuola diversa dalla mia, e quindi fortunatamente non troverò qualcuno che conosco, oltre lei.
Mi rimetto a guardare serie tv per ingannare il tempo, e quando è quasi ora di uscire mi preparo.
Non ho nessuna voglia di mettere qualcosa di elegante, ci penserò domani per l'appuntamento con Chris. Maglione natalizio e un paio di jeans vanno benissimo mentre per il trucco, mi costringo a mettere almeno un po' di mascara e del gloss.
Dopo qualche minuto Susan arriva sotto casa mia e suona il clacson per avvertirmi, così infilo le prime scarpe che trovo ed esco.
Prendo posto in macchina e saluto mia cugina, che come sempre ha un make up perfetto e dei capelli che farebbero invidia a chiunque.
-Ciao baby!- Mi scocca un bacio sulla guancia e si mette subito alla guida -Puoi impostare su Google Maps la via che sto per darti? Non vorrei perdermi.- Fa partire la musica al massimo volume e comincia a tamburellare con la mano sul volante.
Abbasso il volume guardandola con orrore, un po' per la scelta delle canzoni e un po' per quello che ha appena detto. -Vuoi dire che non è a casa tua la festa?- dico mentre i miei occhi cadono sull'enorme pinguino che ho sulle tette, rimpiangendo di essermi vestita come una barbona.
Lei mi fissa per un attimo prima di scoppiare a ridere. -No, è a casa di un amico... ma come ti sei vestita?- dice fissando le mie ballerine bordeaux, che effettivamente sono terribili.
Sbuffo incrociando le braccia. -Non avevo voglia di mettere qualcosa di elegante!- protesto -In ogni caso, dammi la via che metto il navigatore.-
Lei continua a ridere scuotendo la testa.
-Ah ah, non se ne parla assolutamente, non ci vieni con me alla festa vestita come una suora mancata. Dobbiamo passare a prendere anche Nathalie, e anche lei converrà sull'urgenza di prestarti un vestito e delle scarpe.-
Mi arrendo, è testarda come poche e non servirebbe a niente ribattere.
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Una mezz'ora dopo siamo alla festa. I proprietari della casa non hanno badato a spese: hanno organizzato un Fluo Party con tanto di deejay.
All'entrata ci sono dei barattoli di latta pieni di pittura e bracciali fosforescenti. Ne prendo uno verde e purtroppo rinuncio a disegnare qualcosa sulla pelle poiché il pennello è usato da un ragazzo che sta dipingendo il corpo della sua fidanzata.
Mi allontano, addentrandomi nella folla. Mia cugina si è dileguata, mentre vedo Nathalie avvicinarsi con in mano due bicchierini. -Tieni!- mi dice prima di svuotare il suo e cominciare a saltellare a ritmo.
-No... non ho voglia di bere.- Le dico porgendole il bicchiere e cercando un posto dove sedermi. Venire qui è stata una pessima idea.
Nathalie si mette a ridere -Dai! Se no perché sei venuta?-
In effetti non ha tutti i torti. E poi per quale motivo non dovrei divertirmi, dato che tutti quelli che conosco lo fanno sempre?
-Hai ragione.- dico, prendendo il bicchierino e vuotandolo. Ha un buon sapore, penso sia Vodka ma non me ne intendo per niente. Nathalie si mette a battere le mani e penso che non sia il primo shot della serata per lei. -Bravissima! Vieni con me, andiamo a prenderne un altro po'!-
Arriviamo nella cucina a vista del loft, ci sono birre e alcolici di tutti i tipi e noi non ci tiriamo indietro, poi andiamo tra la folla.
Dopo qualche canzone perdo di vista anche Nathalie, ma non me ne preoccupo e continuo a ballare.
Finalmente è arrivato il momento in cui posso divertirmi io.
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Sex Toy || Dylan O'brien
FanfictionLei era solamente il suo giocattolo. O forse no? -questa storia tratta tematiche forti di diversa natura, leggere solamente se in grado di tollerare letture di questo genere- Tutti i diritti riservati all'autrice @Debby7002