13. The truth about last night

36.4K 1K 1K
                                    


Avete presente la sensazione che si prova non appena ci si sveglia in un letto diverso dal nostro, in una camera diversa di una casa diversa?

Il nostro cervello ha quella frazione di secondo in cui deve capire dove si trova e perché, ancor prima di farci aprire gli occhi.

In quell'istante in cui non abbiamo ancora recuperato le informazioni necessarie a farci cominciare la giornata, viviamo un momento di confusione che svanisce non appena riacquistiamo lucidità.

Appena mi sveglio ecco la stessa confusione moltiplicata per dieci. decido di non aprire ancora gli occhi e di riflettere su quello che è successo la sera prima: Appuntamento con Chris, Chris ha tentato di baciarmi ma io avevo in testa Dylan, ho deciso di levarmi dalla testa Dylan e sono andata a casa sua per farci sesso.

Oh mio Dio. Sono a casa di Dylan, e ho fatto sesso con lui? Con una mano controllo di avere i vestiti addosso ma ovviamente non è così. Merda, sono completamente nuda in casa sua, in che modo pensavo di levarmelo dalla testa andandoci a letto insieme?

Ieri sera mi sembrava un piano sensato ma adesso... okay. Devo stare calma, mantenere il controllo. Apro un occhio e do una sbirciatina alla camera. Non c'è nessuno.

Ammetto che una parte di me avrebbe sperato di trovarlo vicino a me. Dopotutto, sarebbe stato carino svegliarsi con lui accanto, magari con le sue braccia abbracciate al mio corpo come quando ci siamo addormentati.

È stato così dolce, ieri sera, non pensavo ne sarebbe stato capace. Una fitta allo stomaco mi fa arricciare il naso e non posso fare a meno di capire di essere preoccupata per le mie azioni. Ieri ero perfettamente convinta di quello che facevo: dopo Chris, che con me è stato un tesoro, pensavo di trovare un Dylan scontroso e desideroso solamente del mio corpo, non qualcuno così apprensivo e... appropriato. Pensavo che facendo ciò che ho fatto mi sarei tolta il peso che mi ha assillato per tutti quei giorni, e invece è successo l'opposto.

Clary, ma cosa diavolo ti è saltato in mente? Ora che cosa pensi di fare?

Non lo so. Non lo so davvero.

Prima che possa riflettere ulteriormente su quanto è accaduto, la porta della camera si apre e Dylan entra con cautela, reggendo un vassoio con la colazione. Non posso fare a meno di sorridere quando inciampa, rischiando di far cadere tutto. Mi dimentico per un attimo della situazione in cui mi sono cacciata.

-Cazzo.- Dice, rimettendosi in equilibrio e appoggiando il vassoio sul letto. -Io non, non sono abituato a queste cose- Ammette guardando per terra per controllare di non aver fatto danni.

Mi accorgo di non avere nulla addosso e mi accingo a coprirmi rapidamente con il lenzuolo; sebbene mi abbia già vista nuda mi mette a disagio sentire il suo sguardo sulle mie parti intime in situazioni diverse.

-Buongiorno.- Gli dico non appena si siede sul letto anche lui e non posso fare a meno di soffermare per qualche secondo il mio sguardo sul suo petto nudo dal momento che indossa solamente un paio di boxer.

Per lui la nudità non è un problema di certo.

L'imbarazzo che era dipinto sul suo volto un istante prima per via della sua goffaggine nel prepararmi la colazione si attenua, e le sue labbra si aprono in un sorriso genuino. -Buongiorno.- dice, avvicinandosi al mio viso e lasciandomi un bacio leggero sul naso. -Dormito bene?- domanda senza staccare i suoi occhi dai miei.

Annuisco e afferro timidamente la tazza di caffelatte fumante che mi sta porgendo, cercando di non lasciare che il lenzuolo riveli le parti di me che mi vergogno di mostrare.

Sex Toy || Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora