Dopo la sua telefonata le ultime cose che ci siamo dette io e Sinu furono solo le coordinate dell'ospedale in cui si trovava la piccola
Camila aveva insistito per accompagnarmi in quanto nello stato in cui mi trovavo non potevo minimamente pensare di guidare
Ero in preda al panico piú puro e mi chiedevo costantemente cosa fosse successo di cosí grave da farla addirittura andare in ospedale
Cosa puó avere una bambina di otto anni?
In quel momento eravamo io e la ragazza al mio fianco immerse nel traffico di Miami e anche se quest'ultima cercava di rassicurarmi facevo poco caso a ció che mi diceva
La mia unica prioritá in quel momento era la mia sorellina
<<Lauren>> mi voltai verso di lei che chiamandomi aveva ancora il viso rivolto sulla strada <<so che ti senti una merda in questo momento... ma vedrai che si risolverá>>
Non ricevette risposta e continuai a torturarmi il labbro inferiore con i denti mentre mentalmente pensavo a quanto quel tragitto potesse essere lungo
Fortunatamente dopo poco arrivammo davanti all'ospedale
Solo a leggere il nome "Children Middle Hospital" e sapere che lí c'erano solo bambini, mi venne il mal di testa
Scesi dalla macchina di Camila e le dissi che naturalmente che poteva andare se voleva ma lei mi liquidó con un "vorrei esserci anche io se non do fastidio" e in quel momento feci il primo sorriso della serata dopo la telefonata di mia madre.
Per me sarebbe stato un grande aiuto averla vicino in questo momentoAlla reception una ragazza della nostra etá circa con un lungo camice bianco ci indicó il piano in cui andare che raggiungemmo rapidamente con l'ascensore
Quando le porte dell'aggegio si aprirono mi ritrovai davanti un pieno di colori, con disegni attaccati alle pareti e tanti, ma tanti peluche
La prima cosa che pensai fu che Sofi probabilmente aveva amato quei particolari e mi felicitava il fatto che potesse sentirsi a suo agio anche qui
Sempre con Camila al mio fianco arrivammo alla stanza 35 e non appena bussai mia madre mi si presentó alla porta
Era in lacrime e si gettó tra le mie braccia singhiozzando. Io dal canto mio non piansi, non perchè non volessi bene a Sofi, ma per dare coraggio anche ai miei e a lei. Se mi avesse vista piangere cosa avrebbe pensato?
<<Mamma calmati e non farti vedere da lei cosí>>
La donna si staccó da me e annuí dopo essersi asciugata le lacrime con un fazzoletto di stoffa
<<Stavamo aspettando te per farci dare delle risposte dal medico>>
Mia madre finalmente si accorse anche della presenza di Camila e la salutó con un abbraccio finchè quest'ultima non espresse la volontà di allontanarsi un attimo
<<È una cosa privata. Ti aspetto in sala d'attesa se vuoi>> mi sorrise e uscí dalla stanzaOra era il momento di sapere la verità
Mano nella mano con Sinu entrai e mi avvicinai al suo lettino
Qui c'erano mio padre seduto sulla sedia che teneva la mano alla mia piccola sorellina che era stesa in quel lettone troppo grande per lei
<<Ehi niña cosa ti è successo?>> mi avvicinai a lei e le baciai le guance al che lei sorrise
Ma non sorrise come le altre volte.
Una smorfia di dolore le si formava ogni volta che torceva un muscolo<<Lolo sto per morire?>>
La mamma a sentire quelle parole si allontanó dal letto, probabilmente per qualche lacrima che minacciava di uscire
Quelle parole fecero male anche a me, perchè non sapevo per la prima volta cosa rispondere a quella bambina
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Exchange ~ Camren
FanfictionMiami, 28 marzo 1996 Nascono nello stesso ospedale,nello stesso reparto, nello stesso giorno due bambine Ma se è nel loro destino rincontrarsi venti anni dopo per sapere che c'è stato uno scambio al momento della loro nascita?