Sapete di quel senso di risultare di "troppo" in alcune situazione? Di sentirsi fuori luogo e in un certo senso di avvertire un senso di soffocamento
Ecco quello è ció che mi stava accadendo in quel momentoSapere, a pochi mesi dal mio ventesimo compleanno di aver vissuto una vita non mia non era certo una cosa da poco
Eppure la mia mente era divisa in due
Forse era stato un bene che quella a non essere loro figlia fossi stata io
Non potevo neppure immaginare a se questo fosse toccato alla mia piccola sorellina, se volevo continuare a chiamarla cosíMa adesso lei come l'avrebbe presa? Sapere che tua sorella maggiore, quella che ti ha vista crescere fin da piccola, in realtà non è tua sorella
Di certo avrei continuato a trattarla come tale, ma non potevo di certo restare lí in quella casa come se tutto fosse come prima
Ormai sia io che i miei ex genitori piangevamo a dirotto
Il mio petto era stato come lacerato a questa notizia. Non che non me l'aspettassi, già da piccola avevo avuto questo presentimento alcune volte, sentendomi diversa da loro, ma mai avrei pensato a questoIl dolore al fianco si era lievemente affievolito cosí decisi di alzarmi
Sinu e Alejandro intanto erano ancora in piedi fissi a guardarmi e cercare di percepire una mia qualsiasi reazioneMi piegai in due dal dolore un paio di volte ma quando arrivai di fronte a loro non potei fare altro che piangere ancora di piú e lasciarmi avvolgere dalle loro braccia
Genitori o non gli volevo un bene dell'anima e questo non sarebbe cambiato<<Mi dispiace tanto tesoro>>
Potevo immaginare come si sentissero anche loro
Ma la domanda rimaneva: come era stato possibile?<<Ma come è potuto accadere?>> chiesi ad Alejandro che mi sembrava il piú lucido dei due in quanto Sinu continuava a piangere a dirotto
<<Abbiamo chiamato all'ospedale in cui sei nata e c'è il sospetto di uno scambio in culla... >>
Un senso di vomito affioró nel mio stomaco e corsi in bagno per rimettere quel poco che avevo mangiato dal mio risveglio
Tutto quello che riuscivo a pensare era a come fosse possibile uno scambio di cullaAvevo sentito di queste cose solo nei film e nelle serie tv ma pensavo fossero solo cazzate create per attirare telespettatori allo schermo
E invece per qualche strambo scherzo del destino c'ero in mezzo anche ioSinu mi raggiunse in bagno e mi sostenne i capelli mentre rigettavo ancora il "pasto"
Poi aiutandomi ad alzare mi accompagnó fuori da quel stretto buco<<Voglio vedere Sofi>> espressi questo mio desiderio e Alejandro annuí indicandomi la camera della piccola
Prima di uscire peró presi dei vestiti puliti e il mio telefono<<Noi andiamo al bar di sotto, abbiamo bisogno di un caffè. Chiama per qualsiasi cosa>>
Entrai nella camera della piccola e la vidi che cercava di cambiare canale alla tv, forse alla ricerca di qualche cartone
<<Piccola peste>> la salutai raggiungendola e dandole un bacio sulla fronte
Lei ricambió abbracciandomi e baciandomi sulla guancia<<Lolo stai bene! Che bello! Ma ora mi aiuti a cercare i cartoni?>> disse lei facendomi il labrruccio e io non potei fare altro che sorriderle
Decisi di rimanere lí a farle compagnia ancora per un pó perchè già sapevo di fare una cazzata poco dopo
Presi il mio cellulare e mandai un messaggio alla prima persona che si era preoccupata per me da tanti anni a questa parteGame over Camz...
Poi spensi il telefono per evitare che mi richiamasse
<<Perchè piangi Lolo?>>
Non mi ero ancora accorta che delle lacrime rigassero il mio volto fino a che la piccola me lo aveva fatto notare
Le asciugai velocemente per evitare che si spaventasse
<<Niente Sofia è che sono felice di vederti>> le sorrisi per assicurarla e lei ricambió continuando a guardare la tvPoco dopo la piccola inizió a sbadigliare e capii che era arrivato il momento di uscire
Aspettai che prendesse sonno e dopo che ebbe chiuso gli occhi feci quello che avevo programmato
Chiusi a chiave la porta della camera per evitare "spiacevoli incontri" e iniziai a spogliarmiAvevo recuperato dall'armadio della mia camera i vestiti che avrei dovuto mettere il giorno dopo quando sarei stata mandata a casa
Ma non potevo aspettare ancora
Mi vestii in fretta e recuperai il mio telefono
Ma prima di andare via salutai ancora una volta con un bacio la mia sorellina
Solo allora usciiLa cosa piú complicata adesso sarebbe stata scappare da quell'ospedale ma dal momento che ero vestita come una normale parente di qualche paziente non destavo molti sospetti
Eravamo al quarto piano e sapevo benissimo che Sinu e Alejandro erano al secondo perchè lí c'era il bar cosí decisi di prendere l'ascensore
Sarebbe stato poco probabile che avessero preso l'ascensore per soli due piani anche perchè Sinu ne aveva la fobiaQuello che avevo previsto si riveló giusto
Presi quel maledetto aggegio metallico che innervosiva anche me, e arrivai al piano terra senza incontrare nessunoMi diressi verso la porta principale quando qualcuno mi fermó per il polso
'Cazzo' pensai. Sicuramente ero stata beccata jn fragrante
Mi voltai lentamente per capire chi fosse il guastafeste e mi trovai davanti l'ultima persona che avrei pensato di incontrare: Lucy<<Ciao Lauren, è da tanto che non vieni a lavoro, non stai bene?>> mi chiese dolcemente sorridendomi
Per una volta potei ammirare la sua bellezza senza quel completo che indossava a lavoro
Era davvero una ragazza carina ma anche se avessi voluto rimanere lí non avevo tempo
Qualcuno si sarebbe accorto della mia presenza di lí a poco<<Ehi Lucy, no ero qui per mia sorella ma penso di tornare il piú presto possibile>> solo allora notai alcuni medici che chiedevano qualcosa a qualche infermiere e allora capii che cercavano qualcosa
O meglio, qualcuno
<<o meglil adesso devo proprio andare ci si vede>> dissi alla ragazza quando inziai a correre verso l'uscitaMi ritrovai davanti all'ospedale e la prima cosa che pensai fu 'e adesso che faccio?'
Come sarei arrivata dove volevo
Poi ricordai di una cosa che facevo sempreAvevo il vizio di mettere almeno venti dollari dietro la cover del mio cellulare e mai avrei pensato che si sarebbe rivelata una cosa tanto utile
Potevo prendere benissimo un taxi con quei soldiMi avvicinai ad uno degli autisti che subito mi fece salire in quanto non era ancora occupato
<<Dove la porto?>>
<<Roadrif street 7/27 in fretta perfavore>>****
Avevo appena pagato l'autista e mi ritrovai come un'allocca di fronte casa con nient'altro che il mio cellulare
Non avevo soldi, non avevo vestiti, non avevo niente
Non ero nienteQuesta era stata la prima cosa che avevo pensato e speravo davvero che avrei avuto un qualche aiuto
Mi avvicinai cautamente alla porta e bussai
Sentivo dei passi avvicinarsi sempre di piú e finalmente Camila aprii la porta e con occhi spalancati sbraitó arrabbiata<<E tu cosa ci fai qui?!?>>
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Exchange ~ Camren
FanficMiami, 28 marzo 1996 Nascono nello stesso ospedale,nello stesso reparto, nello stesso giorno due bambine Ma se è nel loro destino rincontrarsi venti anni dopo per sapere che c'è stato uno scambio al momento della loro nascita?