capitolo 20 - Ci siamo quasi

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JACE

- Jace! - sentii chiamarmi, non era una voce vicina, ma la sentivo lo stesso ovviamente, e il mio udito non sbagliava mai.
- Cosa c'è Caleb? - chiesi caricando la mia voce di irritazione per far capire al ragazzo che non ero dell'umore adatto per una conversazione amichevole.
- Fermati un secondo ok? - chiese lui affrettando il passo per raggiungermi.

Il tipico passo pesante e fastidioso dei licantropi.
Sbuffai e feci come mi era stato chiesto.
- Vuoi dirmi che ho sbagliato? Ok... lo so già, ma quella ragazza, lei è... tu non sai quanto è capace di insistere! - dissi mentre guardavo l'asfalto nero del cortile che creava fantasiosi giochi di luce a causa del bagnato.
- Posso immaginarlo, è una ragazza! -
- Non c'è da scherzare Caleb! -
- Ok, ma non capisco... come è possibile che lei ricordi? -
- Questo non lo so... lei non dovrebbe ricordare nulla di quella sera... a meno che lei non sia... - mi interruppi, guardando Caleb dritto negli occhi, per la prima volta da quando stavamo parlando.
- Jace non crederai che... Jace! -
Caleb mi stava ancora chiamando, ma io ero ormai già lontano, troppo per tornare indietro, ma anche troppo lontano da lei, forse davvero troppo per arrivare in tempo.
Il tempo però, in quel momento forse, era l'unica cosa che non avevo... buffo per uno come me, non avere tempo in una vita eterna.

ISOBELL

- Isy è tutto ok? -
- Sì Clare... perché? -
- Non lo so sei strana da giorni ormai, non parli con noi, non vuoi vedere Kelsie... -
- Kelsie sa perché non voglio vederla! - dissi interrompendo la mia amica  bruscamente.
Vidi i suoi grandi occhi scuri fissarsi su di me dispiaciuti, e capii di essere stata troppo dura, ma prima che potessi scusarmi lei continuò.
- Non mi importa di Kelsie, insomma tutti sappiamo cosa è successo e diamo ragione a te ovviamente! Ma  non abbiamo colpa in questa storia, perché adesso non vuoi stare neanche con noi? Insomma capisco che ti sei fatta dei nuovi amici che... -
- Aspetta aspetta... nuovi amici? -
- Beh sì... Jace... e ti abbiamo vista anche con quel ragazzo... come si chiama Al...Ale... -
- Alec... - dissi e subito un sorriso apparve sulle mie labbra.
- Wow cos'è per te questo Alec? -
- Cosa? Io... non lo so, insomma è così carino ed è anche gentile - dissi guadagnandomi un'occhiata maliziosa dalla ragazza.
- E? - chiese lei impaziente.
- E voglio fartelo conoscere! Credo che ti piacerà! -
- Non vedo l'ora! - disse lei elettrizzata.

Ad ogni modo quel giorno Clare ed Alec non si conobbero, dato che il ragazzo sembrò scomparire nel nulla per giorni.

Faceva freddo quando verso le sei del pomeriggio iniziai a tornare a casa, dopo essere stata in biblioteca per un pò, più per cercare di incontrare Alec che per prendere un libro, ma ad ogni modo amavo stare lì, era un edificio a più piani al centro della città, era ampio, antico all'esterno e moderno all'interno, un posto magnifico, il mio preferito, dopo la radura ovviamente.
Mi strinsi sempre di più nel mio parka, fino quasi a nascondere il volto dal vento gelido.
Sarei dovuta tornare molto prima delle sei, ma la voglia di incontrare Alec era stata troppa.

- Bell! -
Un suono lontano mi strappò via dai miei pensieri.
Era la voce chiara e fredda di Jace, non ci misi molto a riconoscerlo.
Sembrava preoccupato e correva veloce nella mia direzione.
- Jace, cosa ci fai qui? - chiesi con voce alta voltandomi nella sua direzione.
- Devo parlarti, ti ho cercata ovunque! ... vuoi sapere la verità giusto? Beh hai pienamente ragione, Bell tu devi assolutamente saperla! -
- Jace calmati... sei davvero strano! - dissi confusa dai continui
cambiamenti di Jace, il quale, nonostante lo avessi visto correre, non sembrava dimostrare il minimo segno di sforzo.
- Bell... tu non capisci devi... cazzo! -
- Jace se adesso ti arrabbi di nuovo, credo sia la volta buona che ti becchi uno di quei... -
- Sta zitta! - disse prendendomi per un braccio con forza fino a farmi mettere dietro la sua figura allampanata.
- Jace che diavolo... oh... - rimasi senza parole, da sopra la spalla del ragazzo riuscii a scorgere un qualcosa di straordinario e spaventoso allo stesso tempo.
Un enorme lupo bianco si stagliava tra noi e la fine della strada, gli occhi gialli puntati su di noi, sembrava spaventato, come se avesse ragione di temerci per qualche strano motivo.
- Jace... - tentai di dire raccogliendo tutto il mio coraggio per continuare la frase.
Gli occhi ancora fissi in quelli della creatura dal manto bianco.
Mi schiarii la voce - Jace... cosa... -
- Va via Bell - sussurrò piano lui, portandosi lentamente la mano verso la cintura.
- No, non puoi rimanere qui da solo -
- Isobell ti ho detto di andare - esordì lui seccamente.
- Vieni con me - sussurrai appena quella frase, suscitando una breve  esitazione in Jace, che girò leggermente la testa per rivolgermi un'occhiata veloce.

Portò indietro la mano sinistra, lasciando l'altra sulla cintura e mi prese il polso, sentivo il suo anello premere freddo contro la mia pelle delicata.
Poi iniziò a correre.
Mi trascinava dietro di lui, sembrava non avere una meta, ma era soltanto una mia impressione, e mentre fuggivamo, mi presi un minuto per pensare, pensare a me, a Jace, al fatto che molte delle mie amiche erano già state fidanzate, che alcune avevano già fatto sesso, mentre io ero ancora lì, a meravigliarmi di un gesto innocuo, come quello di una mano su un'altra. A pensare che nessun ragazzo mi aveva mai tenuta in quel modo, come ora stava facendo Jace. Tra l'adrenalina della fuga e quel tocco fresco, la quale scossa porta allo stordimento e si diffonde, non richiesta, in tutto il corpo, ti fa dubitare di te stessa e di ciò che sei, di ciò che hai fatto e di ciò che stai facendo... semplicemente, mi meravigliai.

In realtà non capii neanche perché stavo pensando a quelle cose, la situazione non era una di quelle per fare pensieri profondi sulla vita, ma soltanto dopo aver inciampato ed essere caduta su qualcosa di solido, riuscii a tornare alla realtà.
Ero stesa a faccia in giù su quello che aveva tutto l'aspetto di un vialetto, grosse pietre squadrate formavano un sentiero che portava ad una bella casa a due piani, la facciata bianca appariva opaca alla luce del tramonto.
Sentii due mani cingermi le braccia e tirarmi su, poi la voce allarmata, ormai familiare, di Jace dirmi: - Bell avanti... Ci siamo quasi! -

---------------------------------------------------------Ciao a tutti! ❤
Lo so, lo so, sono sparita per tipo troppo tempo, ma eccomi di nuovo! Anche se ho una "brutta notizia": cercherò di fare il possibile, ma non so se riuscirò ad aggiornare presto.
Ad ogni modo il titolo del capitolo dice molto! Ci siamo quasi... Bell scoprirà la verità! 🎉

Spero che vi piaccia il capitolo e anche la nuova copertina! 😍
A presto!

XOXO 🌞
isobell_❤

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