capitolo 13 - Lieve, involontario e confuso sorriso

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Pensando a quelle domande uscii di casa seguita da mia madre.

- Cavolo! - esclamai portandomi una mano sugli occhi per proteggerli dalla luce accecante - Ma quanto sole c'è oggi? -
- Lo stesso che c'era ieri Isy... non è bellissimo? - mi chiese.
- No! Che qualcuno lo spenga! - mia madre si mise a ridere di gusto dopo il mio commento.
- Sei un vampiro per caso? - chiese ancora sorridente.
- Divertente! Prendimi pure in giro, ma sai che ti dico che il sole sarà bello quanto vuoi ma la pioggia sarà sempre migliore! -
- Tenebrosa... come al solito! - commentò per poi salire in macchina.

Entrai in classe ancora leggermente stordita, dalla sera precedente.

- Decisamente... mai-più-alcol - pensai.

Le altre erano già tutte schierate nei banchi del laboratorio di chimica.
Alzai il mento verso di loro come saluto, ignorando Kelsie.
Mi sedetti in un altro tavolo, volevo soltanto un po' di pace.
Notai l'espressione confusa di Clare e Jane, loro non avevano partecipato alla festa e non potevano sapere cosa era successo.

Elle era seduta accanto a Kelsie, la solita felpa blu di due taglie più grandi, jeans e vans nere.
I capelli, color "melanzana", come piaceva chiamarlo a noi, sciolti e un po' arruffati, seguivano il movimento della testa che segnava disapprovazione verso l'altra ragazza.
Jessi posizionata alla sinistra di Kelsie aveva un' espressione sbalordita sul viso tondo, accentuato dai capelli corvini che le ricadevano, morbidi, sulle spalle.
- Ci siamo... -  pensai - Kelsie sta raccontando ciò che ha fatto e presto tutte vorranno sentire la mia versione-

- Isy... posso sedermi? -
Feci finta di non aver notato la  presenza di Darrel, perché troppo intenta nella lettura del mio libro.
- Chi tace acconsente giusto? - cercò di ottenere una risposta, ma non lo accontentai - Comunque Christopher è solo un idiota, non devi rimanerci male per lui, e Kelsie... beh lei è una cretina - da quella frase capii che la ragazza aveva spiegato tutta la storia anche a lui.
- Darrel è tutto ok... tranquillo -
Avevo scelto un tavolo nell'angolo della classe, volevo stare da sola, ma la convinzione di Darrel di sentirsi il consolatore delle ragazze per eccellenza me lo impediva.
- Possiamo parlare un po'... non credi?-
Non risposi, alzai gli occhi al cielo e feci spallucce.
- Ok Isy... fa come ti pare! - si alzò e tornò al suo posto.
Si era offeso, era evidente, ma non gli chiesi scusa, perché sarebbe rimasto e le sue lezioni su come superare le difficoltà erano l'ultima cosa che volevo.

Iniziò la lezione e il professore, giovane, occhi azzurri, ma decisamente naso troppo pronunciato, e palesemente negato a tenere a bada una classe, si presentò.
- Sono il professor Walker ! -  aveva detto mentre continuava a camminare nervosamente su e giù per la stanza, poi aveva continuato chiedendoci cosa ne pensavamo della chimica e che come prima cosa ci saremmo dovuti procurare un compagno di laboratorio.
- Ma perché tutti i professori sono fissati con questa storia dei compagni? Io lavoro benissimo da sola! - pensai tra me e me.
Poi qualcosa di veloce e bianco, una piccola pallina di carta, atterrò sul mio banco facendomi sobbalzare. 
Si fece spazio tra i miei pensieri, così come era arrivata tra le mie mani: velocemente, facilmente e dritta al punto.

- Vuoi essere la mia fidanzata? Si o no-

Però la parola fidanzata era stata  sbarrata, anche se ancora ben visibile, e corretta con "compagna di laboratorio".

Calligrafia elegante, ma maschile, senza troppi ghirigori.
Il bigliettino non era stato firmato, ma sapevo benissimo chi lo aveva mandato, infatti alzando gli occhi sui miei compagni, notai subito Jace che mi guardava sorridente da sopra una spalla.
E così dal nulla, inaspettato quanto quel bigliettino, un sorriso comparve sul mio viso, lieve, involontario e confuso.
In una giornata iniziata male, anzi, una che, per me, ancora non era terminata dalla precedente.
Una di quelle dalle quali ti aspetteresti di tutto tranne di riuscire a sorridere, una di quelle che temi finirà ancora peggio di come sia iniziata e che alla fine a letto, ripensando alle ore trascorse, non vorresti fare altro che piangere in silenzio e da sola.
Ecco, in una di quelle giornate, Jace Wayland fu l'unico a regalarmi quel pizzico di felicità che può sembrare nulla per tutti, ma semplicemente  tutto per una sola persona.
Me...

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Spero che questo capitolo piaccia a tutti voi lettori!
Il prossimo spero arriverà a breve ❤
E per quelli che stavano leggendo anche "I freddi a Beacon Hills", non disperate, presto aggiornerò! 🌟

XOXO 😚

isobell_ ❤

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