È una notte fantastica, una notte stellata. Il cielo brilla e la luna piena sembra illuminare l'intera capitale.
Il freddo pungente ha lasciato il suo segno. Sembra tutto tranquillo; il motore di qualche macchina che ancora sbuffa nella notte, fidanzati a braccetto mentre ridono ingenuamente, qualche ubriaco che barcolla sul marciapiede mentre invano cerca di ricordare la strada verso casa.
Sono le 23 e 30.
Una luce si accende spezzando le tenebre mentre un uomo scende le scale velocemente.
Sembra arrabbiato, con la mente assorta e gli occhi persi. Raggiunge il portone aprendolo di scatto.
Ed esce.
Il freddo autunnale lo irrigidisce per un attimo ma non ferma il suo passo felpato mentre si sta dirigendo verso la sua auto, nuova, comprata qualche giorno prima.
Prende le chiavi nascoste nella sua giacca nera e pigia un tasto.
Beep, si sente. La macchina lampeggia.
L'uomo apre la portiera ed entra di scatto.
Resta qualche secondo immobile pensando, indubbiamente, a ciò che può esser accaduto. Poggia la sua mano sul volante, si sporge in avanti con il corpo e alza i suoi occhi espressivi verso qualcosa che sembra conoscere solo lui.
Un momento più tardi torna comodo e chiude gli occhi.
Pensa al litigio di poco fa, le brutte parole che gli sono state rivolte e le imprecazioni urlate contro. Un'altra donna sta lasciando il suo cuore, stanca e sicuramente insoddisfatta della relazione.
Eppure, solo una settimana fa, quella stessa donna gli aveva chiesto cosa potesse pensare se eventualmente avessero deciso di condividere la vita assieme.
Quella donna desiderava stare con lui, era pronta per prendersi cura di lui.
L'uomo serra la mascella ma non apre gli occhi. Ascolta il suo respiro amando il silenzio che lo circonda. I pensieri sembrano tormentarlo e ritornano.
Ricostruisce la scomoda serata vissuta e il triste epilogo. Serra nuovamente la mascella, morde il labbro inferiore e sbuffa liberando aria.
Vorrebbe tanto raggiungerla e abbracciarla per chiederle perdono, stringere il suo corpo al suo e farla sentire al sicuro. Desidererebbe tanto in quel momento averla vicino a sé. Le manca, come il suo profumo intenso.
Tutto questo è accaduto per colpa sua, è successo perché non è stato in grado di prendersi le proprie responsabilità.
Dopotutto come si fa a non biasimare quella povera ragazza pensa l'uomo ancora pensieroso con gli occhi ermeticamente, ed ancora, chiusi.
Solo negli ultimi due anni aveva vissuto 4 relazioni, compresa l'ultima, e tutte e quattro erano terminate per colpa sua e per decisione delle compagne.
L'uomo lascia il volante e la mano scivola sulla coscia. Il freddo solletica anche dentro la macchina e lo spinge a cercare le chiavi. Gli occhi si aprono, cercano cosa desiderano ma non hanno successo.
- Dannazione! - mormora sibilando.
Le chiavi spazientiscono l'uomo quando vengono catturate, finalmente, sul sedile del passeggero.
Inserisce le chiavi per l'accensione. Il motore brontola e l'uomo accende il riscaldamento sfregando per un momento le mani.
Uno sbuffo esce nuovamente dalla sua bocca. I suoi occhi si richiudono anelando lo sguardo della donna. È difficile non pensarci; è difficile sopportare l'idea che un'altra storia si possa consumare nel breve termine, stroncata sul nascere e strozzata ancor prima che potesse sbocciare.
STAI LEGGENDO
Come te (IN LAVORAZIONE)
General FictionDopo un'ennesima rapina a mano armata un capitano e un maresciallo dei carabinieri si mobilitano in una vera e propria caccia alla squadra criminale. Le storie e le psicologie dei protagonisti, Antonello Morante, un ladro professionista e solitario...