Capitolo 14

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- E' sicuro quello che mi chiede?

Antonello mantiene il suo sguardo fisso verso Claudio e prova a studiarlo.

Incapace di credergli aspetta una sua mossa. Magari crede che lo stia prendendo in giro, o ingannando.

Forse e' un test.

E mentre la sua testa si pone tanti interrogativi Claudio e' pronto a rispondergli. Ma, quest'ultimo, quasi colto da un presentimento aspetta ancora qualche secondo e prende tempo.

E fa bene.

Perché Antonello, come un leone affamato, non attende risposta e prende nuovamente parola.

- Cioè....io....non sarei tagliato per questo genere di lavoro. Non avrei le competenze per difendere questo posto da un eventuale attacco.

Poi si corregge - Da una eventuale rapina...o assalto....

- Pensi che non mi sia accorto di cosa tu abbia fatto qualche minuto fa? - lo zittisce Claudio sfoggiando l'ennesimo sorriso -Conosco gli uomini addestrati e preparati al combattimento.

Prende una pausa come se dovesse riflettere su cosa dire.

- Militare? Forze speciali? O sei un esaltato per le arti marziali?

- Soldato in congedo.

I due si guardano per un attimo.

- Così giovane!? - incredulo Claudio, a metà strada tra una domanda e una esclamazione.

Antonello abbozza un sospiro ma non risponde.

- Se hai bisogno di tempo, puoi sempre chiamarmi. Ti lascio il mio numero.

Claudio prende un biglietto da visita dalla giacca e lo consegna ad Antonello.

- Ho molto fiducia in te. Spero tu prenda la decisione più giusta.

Antonello fa un cenno con la testa e prende la strada per uscire fuori dalla sala.

I suoi pensieri si fanno sempre più presenti e affollano la sua testa.

Un lavoro? Proprio nel posto per cui era stato mandato per sondare la situazione e progettare al meglio un eventuale piano per derubare uno degli uomini più ricchi ed affermati della città?

Ed eventualmente accettasse come riuscirebbe a gestire la situazione con Giampiero e gli altri?

Magari e' una trappola diabolica. Forse Giampiero non si fida di lui e lo vuole mettere alla prova. Forse architetta qualcosa che lui non conosce. O magari non ancora.

Attraversa il lungo corridoio e sente la musica farsi sempre più vicina. Ascolta il vocio frenetico e la confusione.

Questa festa così noiosa non lo attira. Vorrebbe solo scappare via.

I suoi occhi stanchi si chiudono e quando gli riapre guarda il suo orologio.

Le 23 e 11.

Ancora così presto.

Il corridoio gli sembra così lungo che nel frattempo prova ad ordinare i suoi pensieri e spazzare via ogni ragionevole dubbio.

E' stato esodato in questa festa improvvisamente, senza una strategia ben organizzata, ma con un obiettivo preciso; e non solo ha conosciuto la persona più importante della serata ma si e' ritrovato con una proposta di lavoro.

Due eventi così inaspettati quanto dannatamente positivi.

Eppure dietro questa insospettabile sorpresa il frutto dei suoi pensieri sono così densi di perplessità e di disarmante incertezza.

Quando guadagna la porta di casa i suoi pensieri crollano come le mura di una città poste sotto fuoco nemico.

Gli occhi inniettati di sangue gli apparecchiano la scena navigando alla ricerca di qualcuno.

Rossana.

La ragazza e' lì. Forse lo aspettava già da tempo.

Aspetto trasandato, il viso rigato da profonde lacrime e l'espressione innocente di chi chiede aiuto.

Antonello la raggiunge e dolcemente le poggia la mano sulla spalla.
Ascolta i singhiozzi sempre piu' frenetici mentre il suo sguardo si posa sulle mani tremanti che si contorciono.

- Come posso aiutarti?

La voce strozzata permette un'unica risposta flebile - Ti prego...portami via da qui!

Come te (IN LAVORAZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora