Riuscii a malapena a mettere un piede in camera mia, ebbi solo il tempo di appoggiare le valige che poi fui chiamata per la cena. Urlai che stavo arrivando e uscii dalla mia stanza, che in quel momento avevo solo potuto notare che era enorme, scesi le scale mentre mi facevo una coda alta, una volta sceso anche l'ultimo gradino mi trovai davanti alla porta d'ingresso e da lí? Bhe, da lí seguii una luce proveniente da una stanza in fondo al corridoio sulla destra che mi portó nella sala da pranzo, fui sorpresa di vedere piú posti apparecchiati.
Mi sedetti di fronte a mia madre con una faccia confusa, ma non riuscii a chiederle niente, perchè dalla porta entrarono mia zia e il ragazzo dai capelli biondo cenere.
Si misero entrambi a capo tavola la donna sulla mia destra e il ragazzo sulla mia sinistra. "Bhe... avevi ragione tu. Sono state entrambe puntuali" disse la donna dai capelli rossi e nel frattempo servirono la cena, ringraziai il cielo per averlo portato cosí presto non perché stavo morendo dalla fame, ma perchè nessuno avrebbe piú parlato, invece mia zia parló:"Ora che siamo tutti qui possiamo passare alle presentazioni ufficiali... tua madre ci conosce di già, quindi sono tutti per te..." "Oh bhe che fortuna..." risposi con il mio tocco di sarcasmo, mia zia fece un piccolo sorriso e continuó:"Ecco cara Layla, io sono Elizabeth Tanner, tua zia e lui é Twan un ragazzo che ho preso ad abitare con me quando era molto piccolo".
Annuii e bisbigliai un piacere, sentivo mia zia che mi stava squadrando, io feci finta di niente e continuai ad osservare il tavolo..."Questa ragazza non conosce le buone maniere" continuó Elizabeth.
"Il piacere l'ho detto, non mi presento, perché é inutile siccome conoscete già il mio nome, quindi prego zietta illustrami il motivo per il quale io non avrei buone maniere" mia madre si voltó verso di me, stava per dire qualcosa, ma fu bloccata da mia zia che parló:"Per il modo in cui rispondi e per il fatto che non segui le regole... colazione, pranzo e cena devi indossare un vestito elegante".
Guardai i presenti e ineffetti erano tutti vestiti bene, ma non mi persi d'animo e ribattei:"Se mi provocano non rispondo di certo bene... Per vestirsi bene, non siamo mica a un colloquio o ad una festa, ma a una cena!" "Si trattano di buone maniere e si vede che qualcuno non te le ha insegnate!" "Cosa stai insinuando?" "Io non insinuo niente, dico solo che tuo padre non ti ha cresciuta come si deve".
Posai le mani sul tavolo e con una mano impugnai il coltello:"Mio padre era un uomo per bene e mi ha cresciuta benissimo!" "Una persona per bene non finisce in obitorio per mano di qualcun'altro".
Basta quello era troppo, scattai in piedi spostando la sedia indietro che fece un rumore fastidioso a contatto con il parquet, picchiai una mano sul tavolo e quella con in mano il coltello la indirizzai verso mia zia e le puntai il coltello addosso:"Ora basta! Sono stata zitta quando mia mamma mi ha detto che dovevamo trasferirci, sono stata zitta quando tu sei sbucata fuori all'improvviso dopo 17 anni della mia vita. Mi sono trasferita in questa merda di posto, ho lasciato la mia vita a Boston per venire qui a Los Angeles, ho lasciato amici, scuola... tutto e non ti permetterò di parlare di mio padre in questo modo!" "LAYLA!" urlò mia madre, io la guardai con gli occhi lucidi e lei con una voce tranquilla riprese:"Ora calmati e siediti, tua zia ci ha dato l'opportunità di riniziare da capo e dobbiamo solo ringraziarla per questo".
Lasciai cadere il coltello e mi allontanai:"Tu volevi riniziare non io" dissi prima di uscire da quella sala, mi chiusi la porta alle spalle e salii le scale, una volta salite raggiunsi la porta di camera mia e misi una mano sopra la maniglia:"Layla!" mi chiamò una voce profonda e tranquilla, mi voltai e notai Twan:" Sei stata grande prima, nessuno le aveva mai risposto cosí".
Lo guardai e feci un piccolo sorriso prima di svanire tra le mura di camera mia.
STAI LEGGENDO
La figlia del Diavolo
Viễn tưởngla sua vita perfetta degenera dopo la morte di suo padre e se scoprisse che la sua vita era tutta una menzogna?