Nuove conoscenze

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Mentre ci dirigemmo verso il giardino i ragazzi iniziarono a parlare tra loro lasciandomi in disparte. Una volta arrivati aspettai che Twan fosse da solo e quando fu così mi avvicinai.
"Ora mi puoi spiegare chi sono o devo aspettare fino all'anno nuovo? " chiesi in modo abbastanza scocciato, soprattutto perchè non mi aveva deganto di uno sguardo da quando ci fummo incammianti verso il praricello, ma riuscì a calmarmi con il suo solito sorriso e con quello mi rispose :"Vengono a scuola con noi e sono i miei più grandi amici. Abbiamo pensato che con qualche conoscenza in più questa città ti sarebbe stata meno stretta."
Guardai gli ospiti con aria sospetta, ma il biondo subito mi rassicurò che erano dei bravi ragazzi, in quel momento rimasi qualche secondo in silenzio, facendo si che da sottofondo c'era il vociferare dei nuovi ragazzi, in quel silenzio pensai che forse era giusto lasciare a loro il beneficio del dubbio e non feci altra domanda su di loro, però cambiai argomento.
"Quale segreto non vogliono che si sveli?" notai subito la sua difficoltà nel rispondere, sbiascicò qualcosa sul fatto che ci avrebbero pensato gli adulti, ma per sua fortuna, come un angelo salvatore, apparve una ragazza al suo fianco.
"Tu dovresti essere Layla Tunner, ho sentito molto parlare di te, piacere io sono Tessa, Tessa Anderson e sono sicura che diventeremo grandi amiche!" disse con voce entusiasta, io con la mia educazione stavo per risponderle con un 《finlamente qualcuno si è deciso a presentarsi》, ma il suo sorriso aveva un non so che di rilassante.
Era alta, dai lunghi capelli rossi, gli occhi di un colore blu intenso, il naso era spruzzato da tante piccole lentiggini, le labbra non erano molto carnose, ma avevano un enorme sorriso, come se fosse stampato sul suo volto.
Subito dopo di lei si avvicinarono anche gli altri ragazzi e fu lì che toccò a loro; Michael Lee, capelli castano scuro, gli occhi furono la cosa che mi colpirono di più uno azzurro e l'altro marrone, non era tanto alto, ma aveva un corpo che pareva essere atlerico.
Crystal Stweart, l'approccio sembrava diverso rispetto a quello della rossa, era un pochino più distaccata, anche se era sempre cordiale, i capelli ricci le cadevano in modo disordinato sulle spalle, essi andavano dal nero fino alle punte di un rosso fuoco, gli occhi a mandorla erano marroni e aveva le labbra carnose.
Kevin Wood e Robert Bennett non si avvicinarono più di tanto a me, ma ciò non mi interessava più di tanto, perchè riuscivo a percepire la loro simpatia fino a lì. Erano molto simili entrambi, entrambi avevano dei capelli biondi ingellati perfettamente all'indietro, gli occhi erano molto chiari, inizialmente non riuscì a capire che colore fossero, sembravano gialli, ma poi pensai che fosse solo la luce e che degli occhi non potevano essere gialli. L'unica differenza era che Kevin era molto più basso rispetto a Robert.
"Amore vieni a presentarti pure tu dai, e non fare il solito associale" disse la rossa riferita al ragazzo dalgli occhi smeraldo, allora stavano insieme, per un breve momento mi sentí tremendamente in imbarazzo, potevo affermare che le mie guancie avessero assunto il colore rosso delle punte dei capelli di Crystal, ma svanì tutto quando sentì il ragazzo parlare :"Perchè dovrei? Non fa parte del nostro gruppo" disse quasi disprezzandomi e potevo giurare che mi stesse guardando dalla testa ai piedi.
Quest ultimo aveva i capelli disordinati, come se avesse messo la testa fuori dal finestrino, mentre l'auto correva a 120 kilometri orari, ed erano di un nero corvino, gli occhi smeraldo e le labbra carnose, si poteva notare il corpo muscoloso anche a distanza.
"Bhe, ma ne farà parte" "Twan non ti preoccupare, non voglio sapere il nome di uno strafottente... comunque penso sia il caso di rientrare." dissi con tono sicuro, anche se non rivolsi nemmeno uno sguardo al ragazzo che parlò poco fa.
Potevo dire che con gli altri mi trovavo abbastanza bene, ma con quello non volevo averci niente a che fare, purtroppo ci pensó mia madre a rovinare i miei piani per stargli alla larga.
"Siccome state facendo amicizia, che ne dite di venire alla festa di mia figlia? Martedì fa i diciotto anni e penso sia una cosa carina, no?"
Tutti accettarono e con mia più grande sorpresa anche il ragazzo dagli occhi smeraldo, che Twan chiamó Demon. Senza accorgermene eravamo rimasti a fissarci negli occhi, ma appena fui rinvenita gli voltai le spalle e mi diressi verso la mia stanza.

La figlia del DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora