La valle dei Re

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LEWIS'S POV

Appena sento Marco dire ad Avril che se vuole la può accompagnare lui mi scaldo un attimo: che è?! Adesso mi vuole rubare la "ragazza"?!?! Okay, non è la mia ragazza, non ancora... E poi come mai prima non parlava quasi mai e adesso se ne esce così?! Comunque mi calmo subito: non c'è motivo di preoccuparsi, non credo succederà chissà che cosa tra i due.

Nell'ora di scienze la prof inizia a spiegare la cellula e intanto si aggira tra i banchi per vedere se stiamo prendendo gli appunti. Arrivata ai banchi mio e di Will si acciglia facendomi notare che non ho il libro, io le spiego:- Non è ancora arrivato...-

-E quando arriverà??- mi chiede lei con aria seccata.

-Non lo so...- in realtà lo so bene: mai. Sarà come gli anni scorsi che, per contenere i costi, è dovuto saltare qualcosa. Quest'anno è toccato al libro di scienze. La prof allora esorta Will a condividere il suo libro con me.

-Tu un anno in cui c'hai tutti i libri mai, eh?!- scherza Will.

Io mi limito a rispondere:- Ehh- allargando le braccia in segno d' impotenza. Questo mi fa riflettere che se uno non conosce non deve giudicare.

MARCO'S POV

Sto camminando per andare sotto casa Lovato. Ecco, dovrebbe essere quella! Schiaccio il citofono. La voce di Demi dall'altro capo risponde:- Chi è??-

-Sono io, Marco-

-Ok, cinque minuti e arrivo-

Mentre aspetto penso a quello che sarebbe potuto succedere: e se non saprò che dire?! Forse sarebbe stato meglio trovarci tutti e tre in un solo punto... almeno non sarei restato solo con Demi, che non mi dispiacerebbe, ma quando non so che dire divento noioso! Comunque è troppo tardi per tornare indietro... ecco che esce Demi dalla porta. Cavolo quant'è bella con quella camicetta rossa e poi quel cappellino grigio le dona molto!! Spero che l'imbrunire nasconda il rossore in faccia che probabilmente ho.

-Ciao! Ti ho fatto aspettare tanto??- mi chiede gentilmente.

Non rispondo subito: sono ancora stregato da lei.

-Marco?-

Mi riprendo:- No, no non ti preoccupare-

- Allora adesso dobbiamo passare da Avril, giusto?-

- Si, mi aveva detto che abita in Morris Ave, al 27 mi pare...- controllo sul cellulare per essere sicuro: sì è l'indirizzo giusto. Dopo 5 minuti interrotti solo da qualche mini dialogo arriviamo davanti al portone di Avril. L'edificio non è dei migliori, come gli altri del resto. Demi suona al campanello e dall'altro capo si sente la voce trafelata di Avril rispondere:- Sì, sì sto arrivando! Un attimo...- Dopo neanche un minuto me la ritrovo davanti. Con lei non abbiamo dovuto aspettare. Inizio a guidarle verso il posto; meno male che c'è Avril così non devo parlare solo io con Demi per 15 minuti. Arrivati davanti all'edificio indicandolo lo mostro:- Eccoci, è questo- in effetti se uno non lo conosce non lo distinguerebbe dal resto del quartiere. Loro lo squadrano un attimo e poi entriamo.

Il maestro Alexander ci da il benvenuto e ci fa accomodare insieme agli altri. Io presento le ragazze:- Loro sono Avril e Demi, vogliono unirsi a noi-

Il maestro ne sembra entusiasta:- Certo!! Volentieri! Dopo vi faccio compilare il modulo, per adesso facciamo un giro di nomi- vedo che Avril fa roteare in alto gli occhi, ma non dice niente. La ringrazio mentalmente: è molto importante per me questo posto. Finito il giro di nomi Alexander ci mette alla prova con "Imagines" di John Lennon. Appena Demi intona le prime note mi rendo conto che quella che ho di fianco non può essere una comune mortale, dev'essere un angelo: che voce!! Non è soltanto bella, è pure brava!! Quando tolgo per un momento Demi dai miei pensieri, mi accorgo che anche Avril si sa far valere. Sarà il caso che mi impegni pure io!

DEMI'S POV

Quando il maestro ci fa partire con la prima canzone, m'impegno sin da subito: gli altri non devono pensare che io non sia abbastanza brava, ci sono fin troppe persone che lo pensano... E noto che anche gli altri si danno da fare. Sento lo sguardo di Marco su di me. Ancora?! Cos'ho in faccia oggi? O forse sono i capelli... Ci passo in mezzo la mano per sistemarli mentre continuo a cantare. Noto che Alexander guada maggiormente me e Avril, cavolo! Io non ho mai cantato in pubblico prima d'ora!! Ma adesso voglio pensare solo alla musica... Quando canto la mia mente si svuota da tutto, ci siamo solo io e le note. Mi concentro sul significato della canzone: magari esistesse davvero un mondo così! Do un'occhiata ad Avril, mi sembra anch'essa nervosa, ma si sa controllare meglio di me. Finita la canzone il maestro ci fa cantare dei pezzi in solisti e quando abbiamo finito dice a me e Avril:-Però, mi stupite! Non pensavo foste così brave, che bella voce: avete molto talento!- Verso la fine ci dice che la prossima volta dobbiamo portare, per chi ce li avesse, gli strumenti musicali e ci anticipa che faremo esercizi a coppie, spero di capitare con Avril o con Marco. Quando dobbiamo andarcene mi accorgo di come sia volato il tempo. Non pensavo fosse così bello far parte di un gruppo musicale: non ci avevo mai provato, ma ora non vedo l'ora che sia martedì prossimo!!

AVRIL'S POV

Usciti dall'edificio vedo che si è fatto buio, do un'occhiata all'ora, son già le sette, com'è volato il tempo lì dentro! Alla fine ho fatto bene a venire. E' dai due anni che canto, iniziando dal coro della chiesa fino al gruppo di teatro, e non ho intenzione di interrompere: infatti penso che continuerò con questo gruppo. Per me la musica è tutto, vorrei poterci campare. Poi con essa riesco ad esprimermi apertamente senza aver paura di essere giudicata. Ringrazio Marco per questa bella esperienza e li saluto. Appena mi volto per tornare verso casa, Marco mi richiama:- Avril!- mi giro.

-Vuoi che ti accompagno? C'è gente pericolosa in giro adesso, bisogna stare attenti...-

-No, no, vai tra'... dovranno stare attenti loro se provano anche solo a pensare di farmi qualcosa...- dico io, a metà tra lo scherzo ed il serio.

-Sei sicura? Per me non è un problema- insiste lui.

Ma io rimango sulla mia posizione:- Se poi domani non mi vedete a scuola, beh sapete che fine ho fatto- scherzo, e poi m' incammino. Poi Marco ha bisogno di passare un po' di tempo con Demi, diciamo che è il mio modo per ringraziarlo per questa serata. In effetti però mette un po' di paura camminare da sola in queste vie deserte a quest'ora... Affretto il passo per arrivare prima a casa. Lo sguardo rivolto verso il basso, vedo la punta delle mie Converse nere muoversi velocemente. Ad un tratto però davanti alle mie si aggiungono delle altre paia di scarpe. Mi blocco di scatto ed alzo lo sguardo per vedere a chi appartengono. Vedo tre tipi che non conosco (come del resto il 90% delle persone di questa zona).

-Ehi, ma chi abbiamo qui?! Una mozzarella! Cosa ci fai tu qui nel nostro quartiere?!- dice il ragazzo che sta proprio di fronte a me, e che sembra essere il leader. Odio quando mi chiamano "mozzarella"!!! Ho capito che son chiara di pelle, ma vorrei essere riconosciuta per qual cos' altro...

-Sicuramente non quello che ci fate voi- rispondo io cercando di metterla sul ridere. In realtà mi sto cagando in mano. Ma loro non sembrano afferrare la mia ironia:- Ehi mozzarella, sei nuova da queste parti, vero?!? Se no sapresti tenere a bada la tua lingua...- dice quello alla sua sinistra. In effetti ha ragione, mi pento subito di quello che ho detto: cazzo perché non imparo mai a tenere chiusa una volta tanto la mia boccaccia?!? Iniziano ad esaminarmi da capo a piedi, chissà che intenzioni avranno?!?! Quanto vorrei che Lewis adesso fosse qui, senza offesa per Marco ma non credo che in questo momento mi possa aiutare molto... Lewis probabilmente saprebbe tenere testa almeno ad uno di loro, il fatto è che essi sono in vantaggio numerico. Io sicuramente non ci riuscirei... si, sono abituata a fare rissa con i maschi, ma questi sono decisamente fuori dalla mia portata( non che ci voglia molto...): sembrano tre armadi! Il ragazzo al centro si strofina il mento, dove si intravede una cicatrice, e alla fine una scintilla appare nei suoi piccoli occhi, credo abbia deciso cosa farsene di me... Sento il battito del mio cuore diventare sempre più veloce. Enuncia:- Okay, per questa volta non succederà niente, ma sappi che se riaccadrà non andrà di certo a finire in questo modo...- io annuisco in preda al terrore e poi loro se ne vanno, così come sono arrivati.

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