LEWIS'S POV
Ho vinto!!! Siii!!!Parcheggio la macchina nel posto prestabilito, balzo fuori dall'abitacolo e vado ad abbracciare i miei meccanici. Poi cerco mio padre con lo sguardo. Lo trovo: è tra la folla che cerca di farsi avanti. Riesce a raggiungermi e ci abbracciamo forte. Restiamo così per qualche secondo, poi lo lascio e saltellando mi dirigo alla sala pre-podio, dopo essermi pesato, come da regolamento. Cavolo! Sono dimagrito di 1 kg!! E' normale, correre per un'ora e mezza richiede energie... Mentre sono seduto sul divanetto della sala e cerco di assimilare quello che è successo, vengo raggiunto dal secondo e terzo arrivati, che, come immaginavo, non mi rivolgono la parola. Decido che sarò io ad avvicinarmi a loro. Mi alzo e vado verso Williams con la mano destra tesa, per complimentarmi, alla fine i veri campioni fanno così. Lui esita un attimo, ma poi me la stringe, molto deciso, pur rifiutandosi di guardarmi in faccia. Con il terzo è lo stesso copione, ma non è questa la parte difficile: sarà dopo, quando avrò gli sguardi di disgusto degli altri genitori addosso. Ma me ne batterò le palle, come sempre. Mi concentrerò su mio padre ed Avril. E così faccio. Esco e salgo sul gradino più alto del podio, alzo la coppa appena ricevuta ed urlo con tutto il fiato che mi è rimasto:- Questa vittoria la dedico a te, Avril!!!- mentre la indico. Vedo che lei fa un sorriso imbarazzato ed abbassa lo sguardo. Che carina!!!
AVRIL'S POV
Cammino appiccicata a Lewis sotto l'ombrello nero, fuori sta piovendo da circa mezz'ora, mentre ci dirigiamo al passante per ritornare a casa. Mano a mano che avanziamo il caos della pista si sostituisce al suono rilassante della pioggia che cade. Ad un tratto però Lewis imbocca un'altra strada.
- Non dovremmo andare dall'altra parte?- gli faccio notare.
- No, di qua va benissimo- Lo seguo, fidandomi: d'altronde lui conosce questo luogo meglio di me. Entriamo in un parco. Non ricordo di esserci passata all'andata...
- Cosa ci facciamo qui?!- chiedo un po' preoccupata, dato che dovrei affrettarmi a tornare a casa...
-Avril- mi richiama lui dopo qualche istante.
-Si?-
-Devo chiederti una cosa...-
-E mi hai portata qui solo per farmi una domanda?!- chiedo abbastanza innervosita.
-Ma non è una domanda qualunque- Adesso sono agitata, che cosa mi vorrà mai chiedere?!?!?
-Beh, vai!- lo incito, odio stare sulle spine.
-Okay, preparati- con la testa gli faccio cenno di parlare, non riesco più ad aspettare!!
-Vuoi essere la mia ragazza?- WTF?!?!?! C'ho un turbine d'emozioni nella testa, e penso di avere una faccia da pesce lesso. Non mi aspettavo una domanda del genere... Perché proprio a me??? Adesso mi mette in difficoltà: se seguissi il mio cuore direi di sì, ma se seguissi la mia mente direi di no, non voglio che vada a finire come l'ultima volta...
DEMI'S POV
Sto cercando di mangiare tutto il cioccolato, ma le mosse finiscono!! Che palle... ho usato pure tre booster! Mentre fisso impotente lo schermo mi viene in mente che devo chiedere a mia madre se posso andare alla festa di Avril sabato 30. Ovviamente quando glielo faccio sapere lei mi fa il 3° grado su: dove? Quando? Con chi? Io però non so rispondere, dato che Avril non ci ha dato molti particolari. Così pongo le stesse domande sul gruppo. Lei risponde immediatamente.
Avril- Ah, scusate! Mi sono dimenticata di chiederlo a mia madre, adesso lo faccio- mi raccomando non riduciamoci mai all'ultimo secondo... Attendo le risposte. Dopo 10 minuti scrive:
Avril- Allora, ho chiesto a mia madre e sono riuscita ad ottenere un pranzo da McDonald con giro in centro e merenda da me. Ci incontriamo alle 11:00 sotto casa mia- Carino il programma, così non dovrò tornare a casa troppo tardi, e anche mia madre ne è felice, infatti approva. Comunico la mia presenza su "Bronx Squad":
Io- Okay io ci sarò, grazie per l'invito : )- Non vedo l'ora!! Subito dopo la mia conferma, anche Marco da la sua:
Marco- Hei! Anch'io verrò, grazie- Bello! Sono felice che ci sia anche lui!!
MARCO'S POV
Sono qui davanti al computer che guardo un video su YouTube, chissà, magari un giorno anche io sarò su un palco a cantare, davanti a migliaia di persone. Persone che magari avranno fatto tanti chilometri solo per vedere me, un semplice ragazzo del Bronx. Appunto, questo ultimo pensiero mi riporta alla normalità. Stavo dando troppo spazio alla fantasia, devo rimanere con i pedi per terra: non sempre "volere" è uguale a "potere", ma se ci credi sei già a metà dell'opera. Alla fine chi sono io? Un ragazzo qualunque, neanche troppo figo, okay, bravo a scuola... Ma per diventare famoso oggigiorno non è importante essere intelligente, basta che tu sia bello, il che mi sbarra la strada. Che alta autostima che ho di me! Non è che sia bruttissimo, ma non mi vedo neanche tanto carino... al contrario di come la pensa mia madre, che per adesso è l'unica donna che mi reputa bello. Spero che Demi vada oltre l'apparenza. Guardando il video però vedo che anche il cantante non è 'sta gran bellezza, ma è comunque riuscito a fare tutta la strada che lo separava dal palcoscenico. Spero che mi potrà essere d'esempio, VOGLIO che mi sia d'esempio, per non mollare. Se diventassi famoso mi piacerebbe che la mia musica aiuti le persone nella mia stessa situazione a rincorrere i propri sogni.
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Bronx Squad
FanfictionCosa porterà quatto ragazzi con storie diverse ad incontrarsi proprio nel Bronx? Demi: una ragazza con problemi di droga e depressa per la morte di suo padre ma che desidera solo essere amata. Marco: un ragazzo intro ed insicuro che ha solo b...