In un giorno qualunque

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AVRIL'S POV

Mia madre è fuori a fare compere, in casa siamo solo io, Mattew e Michelle. Avevo detto a mia madre che avrei fatto i compiti, ma non c'ho sbatti di mettermi a ripassare storia, quindi afferro la chitarra e inizio a strimpellarla un po', per dimenticarmi di tutti i problemi, anche se solo momentaneamente. Quello che mi piace della musica è che ha il potere di trasportarti in un mondo parallelo, puoi dare libero sfogo alle tue emozioni. Per mio fratello però ho dato fin troppo sfogo, infatti ad un certo punto irrompe nella mia camera abbastanza infastidito:- Oh, ma la pianti di fare casino?!?! C'è qualcuno che sta cercando di studiare!!! E dovresti farlo anche tu...- Ma non rompere il cazzo Matt!! Non è che se sei più grande allora hai autorità su di me! Sbuffo e ripongo la chitarra nella custodia, in fondo gli voglio bene e ci tengo a lui, in realtà è la mia figura di riferimento... Mi dirigo in cucina, apro il frigo e, dopo aver dato una rapida occhiata, prendo una birra. Anche questa aiuta a dimenticare. Tolgo il tappo con i denti ed inizio a berla a canna, appoggiata al tavolo, dove c'è il mio cellulare. Vedendolo mi ricordo che devo avvisare i miei amici che sono invitati alla mia festa di compleanno. In realtà non ho ancora organizzato nessuna festa e tantomeno ho detto niente a mia madre, ma io mi porto avanti. Vado su "Bronx Squad" e scrivo:

- Hey raga, vi vorrei invitare alla festa per il mio compleanno, il 27 di settembre. Siete liberi??-

Lewis risponde al volo- Sì, sabato non ho qualifiche, dovrei poter venire- Fantastico.

LEWIS'S POV

Le luci rosse si spengono. Inizia la Q3. Sono stato il primo nelle precedenti eliminatorie, voglio ripetermi. Schizzo via veloce dal box ed entro in pista. Il primo giro come al solito è di riscaldamento, poi ci do dentro. Abbiamo il tempo per due giri secchi, non li devo sprecare. Alla fine del primo tentativo sono secondo, cazzo perché non riesco a rimanere in testa anche al primo giro delle ultime qualifiche?!?!?! Sono alle strette, ho solo un ultima opportunità. Non. Devo. Sbagliare. Sembra che sotto pressione lavori meglio, perché, cazzo, pole!!! Non ci posso credere, il mio cuore sta ancora battendo all'impazzata. Ero concentratissimo durante il giro, ed appena ho abbassato lo sguardo dalla pista al volante, per vedere la posizione a cui ero riuscito ad arrivare, c'era un grosso "1" sullo schermo. Parcheggio il veicolo, scendo e saluto le persone. Poi ringrazio i miei ingegneri. Tra la folla riesco a distinguere mio padre, mi sta guardando con aria fiera, son contento che sia orgoglioso, spero di continuare così. Anche se questo non è quello che si augurano gli altri, soprattutto i genitori dei miei concorrenti, posso infatti notare i loro sguardi minacciosi... Ma non mi importa niente, anzi, vincerei solo per farli rodere il fegato! Domani poi sarò ancora più motivato a fare bene perché ci sarà pure Avril...

MARCO'S POV

Okay, l'appuntamento è per le 4:30. Sono le 4:00 e sono già pronto, ho pure preso dei soldi per offrire a Demi qualcosa. Continuo a rimirarmi allo specchio per controllare se sono a posto, e mi ricordo che non ho messo il profumo! Prendo la boccetta della mia fragranza preferita, quella di Paco Rabanne, e me la spruzzo sulla camicia azzurra. Inizio a camminare intorno al tavolo abbastanza nervosamente finché non entra in soggiorno mia madre, che mi chiede sorpresa:- Oh, Marco, come mai vestito di tutto punto oggi??-

- Ehhh... Devo trovarmi con una mia AMICA- le spiego un po' impacciato. In realtà vorrei che fosse più di un'amica... Chissà, la speranza è l'ultima a morire.

- Owww il mio pulcino sta crescendo!!- è un momento abbastanza imbarazzante, quando capirà che non sono un pulcino?! Mi limito a grugnire qualcosa, dato che non so come rispondere.

DEMI'S POV

Sto camminando affianco a Marco per il sentiero principale di "Park Dog Run", anche per far muovere i nostri cani. Ci abbiamo messo un po' per arrivarci, la metro era pure lenta... Comunque il posto è veramente bello: adesso che ci stiamo avvicinando all'autunno è pieno di rosso, oro, marrone e arancione. Il mio orologio mi dice che sono già le 5:00, la mia pancia brontola automaticamente. Adocchio una gelateria italiana sulla via. Marco, come leggendomi nella mente, mi chiede:- Ti va un gelato?- indicando l'insegna che ho visto anch'io. Accetto e ci dirigiamo verso l'entrata. Ci sono un sacco di gusti esposti, ma io scelgo come sempre cioccolato e biscotto, i miei preferiti. Marco invece opta per mela verde e limone, molto freschi. Faccio per prendere i soldi dal borsellino ma lui mi ferma e dice sorridendomi:- Non ti preoccupare, pago io- Provo ad insistere, ma non c'è modo, quindi alla fine lo lascio fare, tanto si tratta solo di 2,50 . Quando ci sediamo fuori ai tavolini lo ringrazio e lui mi chiede se gradisco.

- Sì sì, mi piace! Mi ricorda l'Italia, le mie radici...-

- Anche te sei di origini italiane?!?!- mi chiede stupito.

- Sì, perché ... anche tu?!- che bello trovare qualcuno che abbia le tue stesse origini!!

- Certo!! I miei nonni abitano a Ronciglione, te?-

- I miei sono di Pisa, tu sei mai stato in Italia??- chiedo curiosa.

- No, però ci vorrei andare un giorno-

- Anche io!! Magari se diventerò famosa, in qualche modo, avrò l'occasione di andarci- dico scherzando, senza crederci troppo.

Tra una chiacchera e l'altra il gelato finisce e noi riprendiamo la nostra passeggiata nel parco con Rolly e Buddy.

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