Catch me

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AVRIL'S POV

-Lewis?- chiedo al citofono.

-Si, sono io- mi dice la sua voce.

-Arrivo, prendo lo skate e sono giù- e così faccio. Fuori dal portone trovo Lewis ad aspettarmi e vedo che con se, oltre allo skate sotto braccio, ha anche due bulldogs. Buono, Sam avrà compagnia oggi.

-Sei pronta?-

-Sì!-

-Andiamo!- saliamo sugli skates e lo seguo mentre mi conduce allo skate park.

-Ma perché te ne sei andata dal Canada? Voglio dire, è molto meglio là che qui nel Bronx...- mi chiede ad un certo punto mentre sfrecciamo sul marciapiede. No, ti prego, non quest' argomento!!! Passiamo alla prossima domanda!!

-Ehm, diciamo che là c'è una persona che non mi piace tanto...- Sì, UNA persona, peccato che sia anche mio padre, sempre se lo si possa ancora definire tale...

-E solo per una persona te ne sei andata?!- mi chiede disorientato Lewis.

-Sii?- rispondo io, anche se mi esce più come una domanda. In ogni caso non ho proprio voglia di pensare a mio padre ora, non voglio rovinarmi il pomeriggio, e lo metto subito in chiaro:- Comunque ora non ho voglia di parlarne...-

-Ah, okay. Posso capire...- Mi dispiace per Lewis, non è che non gliene voglia parlare perché non mi fidi di lui, ma, seriamente, non voglio avere più niente a che fare con mio padre, voglio solo dimenticarlo.

LEWIS'S POV

-Ecco, siamo arrivati- le dico con un gesto ampio del braccio mostrandole il luogo dove si trova lo skate park. Non è un gran che, come del resto tutto il Bronx, si tratta solo di rampe piene di graffiti che si armonizzano perfettamente con il resto del quartiere. Ma ce lo faremo bastare per divertirci, d'altronde non è il luogo che fa la differenza ma le persone con cui sei. Slego i miei due compagni, Roscoe e Coco, e vedo che Avril fa lo stesso con il suo schnauzer. Tutti e tre iniziano ad andare a giocare insieme. A proposito, non so il suo nome:- Come si chiama?- chiedo, indicando con la testa il suo cane.

-Sam- mi risponde lei:- I tuoi?-

-Roscoe, quello più grande, e Coco l'altra-

-Carini!- fa una breve pausa - Allora, iniziamo??- mi chiede entusiasta.

-Prego, prima le donne...- la esorto facendomi da parte.

-Appunto, vai, vai...- dice ridendo.

-Ragazza te ne pentirai...- e mi butto giù. Non mi prendo rischi, scendo senza fare troppe acrobazie, sia per non metterla troppo in imbarazzo, sia per non rischiare di sbagliare e bruciarmi subito.

-Tutto qui quello che sai fare?!?!- mi arriva dall'altra sponda.

-Fammi vedere tu cosa sai fare!!- le lancio la sfida. Detto fatto: si lancia giù e... minchia se ci sa fare...!! In un batter d'occhio è già al mio fianco:- Allora, che te ne pare?!- dice incalzandomi.

-Sì, bravina...- mento. Quelle robe non le so fare!!

-Se sono solo "bravina" fammi vedere tu quello che ho appena fatto!...- Merda. Ma non posso certo tirarmi indietro: che figura ci farei a perdere in una gara, perché ormai è chiaro che siamo in competizione, contro una ragazza?!?!

-E che ci vuole?!- mi butto ma in realtà non so neanche da dove si debba iniziare, ci provo e... cado!! Ahia che male!! controllo un attimo il polso destro, quello su cui sono atterrato. Sembra tutto ok, meno male. Sento Avril ridere di gusto dall'alto, che carina...

-Tutto a posto??- mi chiede sempre ridendo mentre scende.

-Sì, sì, sto bene...- la rassicuro.

-Chi è la più brava?! Eh, eh?!- dice Avril facendomi pesare il fatto che lei è migliore.

-Diciamo che sono più bravo sulle quattro ruote, e a letto...- dico io mettendola sul ridere, cercando di distogliere l'attenzione dalla mia sconfitta. Le lancio un'occhiata pervertita, di quelle che di solito funzionano con le ragazze... Anche se non ho ancora testato le mie doti sotto le coperte in realtà...

La sua espressione diventa del tipo "WTF?!?". Dopo una breve pausa per pensare a come spegnermi se ne esce con:- Comunque credo che ci voglia anche l'opinione dell'altra parte per confermare le tue doti...- Questo è proprio quello che mi serviva per provare il primo approccio, non posso sprecare quest'occasione!!!

-Vuoi essere tu la mia altra opinione???- dico inarcando il sopracciglio e facendo un sorrisetto di sbieco. Mi guarda ancora peggio di prima, no buono...

-Cosa?!?!?! Guarda che se pensi che io sia una di quelle ragazze che la da a tutti, beh allora hai sbagliato persona- mi dice lei secca. E invece penso proprio di no: era questa la risposta che volevo.

MARCO'S POV

Sono a casa dalle 2:00, ho iniziato a fare i compiti alle 3:00 e adesso sono le 4:00 e mi manca solo matematica... Ma può aspettare. Cavolo che noia! Ho saputo che Avril e Lewis sono usciti insieme, e io sono qui in casa solo come un cane!! Anzi no: il mio cane è meno solo di me perché almeno si diverte col gatto! Vorrei uscire anch'io con qualcuno... magari Demi, anche solo sentirla, chissà cosa starà facendo... Potrei mandarle un messaggio, dirle che non mi è chiara matematica. Anche se l'argomento l'ho compreso, è solo che mi serve un pretesto... Poi lei sicuramente l'ha capito quindi è perfetto. Afferro il mio Huawei ed entro su WhatsApp: è online. O mio Dio mi risponderà subito! Dovrò pensare a che dirle dopo!! Vabbè provo:- Ciao! Come stai?-

- Ciao, bene tu?- mi risponde subito.

- Bene grazie-

- Volevo chiederti una cosa: non ho capito matematica, tu l'hai capita?- continuo.

- Sì- mi arriva un audio, un AUDIO!! Mi spiega come calcolare il vertice delle iperbole, e infatti, come sospettavo, è tutto giusto quello che dice. Quanto è intelligente... Sospiro.

- Grazie-

- Di niente- conclude.

DEMI'S POV

Ho giusto finito di fare matematica quando vibra il cellulare. Sarà un messaggio sul gruppo di classe, oppure della pubblicità... chi vuoi che mi scriva? Adesso non c'ho voglia di vedere quindi lo lascio lì dov'è, sulla scrivania. Continuandolo a guardare però mi viene il desiderio di sapere cosa dica. Afferro svogliatamente il cellulare e, dopo averlo sbloccato, noto piacevolmente sorpresa che non è un messaggio sul gruppo "3°A", e non è neanche l'annuncio di nuovi sconti da PoltroneSofà!! E' Marco!!! E mi domanda pure come sto! Poche persone si interessano del mio stato d'animo... Ora che lui mi ha scritto è come quel raggio di Sole tra le nuvole. Mi sento subito bene, e così rispondo.

Vuole un aiuto in matematica, strano che non abbia capito... Decido di mandargli un vocale, dato che non ho voglia di scrivergli tutta la spiegazione. Visualizza subito e mi ringrazia con altrettanta velocità. Che gentile!! Non come certe persone che non si degnano neanche di farlo... Penso mi piaccia Marco.

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