Capitolo 30

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Alyssa's Pov

Le temperature fredde e rigide dell'inverno sono arrivate anche al castello Poseidone. Anche la temperatura del mare è diminuita, infatti adesso non riesco più a mettere neanche i piedi nell'acqua.

Domani gli umani festeggeranno il Natale, che è finalmente arrivato. Mi immagino le strade addobbate con lucine colorate e tanti Babbo Natale a dimensioni umane davanti all'entrate dei negozi. I bambini saranno più buoni per ricevere più regali sotto l'albero, e i loro genitori provvederanno a mantenere la magia di questa festa.

Le muta-forma stanno sellando il mio cavallo, così sto aspettando davanti all'entrata del castello. Vedo una barca avvicinarsi e la riconosco subito grazie al graffio sul lato sinistro. Sorrido vedendo Oscar salutarmi con una mano, così ricambio il suo gesto. Lo raggiungo sul porticciolo, aspettando che getti l'ancora.

<<Buongiorno, Mia Signora.>> mi saluta scendendo dalla piccola imbarcazione.

<<Salve Oscar, tutto bene?>>

<<Si tira avanti, grazie. Allora, oggi vi riporto dall'altra parte del mare?>> mi chiede mentre prepara le vele.

<<Potrebbe portare anche tre delle mie guardie? Hanno insistito tanto per venire con me.>>

<<Ma certo! Certo!>>

Gli sorrido per poi salire sulla barca. Vado verso l'albero maestro e l'accarezzo come se potessi salutare anche Perla, la moglie di Oscar.

Quando mi volto vedo che sono arrivate anche le tre muta-forma che si sono offerte di accompagnarmi. Riconosco subito Ran, che stringe la mano di Oscar. Dopodiché anche Naomi ringrazia il marinaio per poi seguire Ran sulla barca. L'ultima ragazza mi sembra di non averla mai vista, eppure il suo volto mi è familiare. Giusto! Lei è la ragazza che qualche giorno fa mi ha portato la lettera da parte di Ella.

Ran viene verso di me insieme a Spirit, che lei tiene saldamente per le redini. Gli accarezzo un attimo il muso, dopodiché lo lego all'albero maestro. Le altre tre muta-forma fanno la stessa cosa con i loro cavalli.

<<Possiamo partire, Mia Signora?>> mi chiede Oscar avvicinandosi, ed io gli rispondo annuendo.

Dopo pochi minuti la barca sta già salpando sul mare. Il vento adesso è fresco e tagliente, così sono costretta a coprirmi di più con il lungo mantello.

Mi avvicino ad Oscar, che è impegnato nel manovrare la barca. <<Posso farle una domanda, Oscar?>>

<<Voi potete chiedermi tutto, Mia Signora.>>

<<Quando ha capito di essere innamorato di sua moglie?>>

<<Io l'ho sempre saputo. L'amore è la gioia che si fonde col dolore, che alla fine vale la pena sopportare per la persona che si ama.>>

Ogni volta che Oscar parla del suo amore per Perla mi sorprendo di quanto amore possa provare una persona. Anche i miei genitori si sono amati veramente, sia quelli biologici che quelli adottivi. Negli anni il loro sentimento non è cambiato neanche di una virgola, e se possibile è aumentato ancora di più.

<<Non glielo avete detto a quel giovanotto dei vostri sentimenti?>>

<<In un certo senso si... gli ho chiesto cosa eravamo, ma lui non ha risposto.>> dico per poi abbassare la testa sulle mie scarpe.

<<Vi rivelo una cosa, gli uomini sono tutti lenti a capire, lasciatevelo dire da uno di loro.>>

Oscar ride ed io lo seguo in una risata spontanea. Non avrei mai creduto che il vecchio brontolone in realtà fosse un uomo dal cuore d'oro.

Questione di sangue: ExperimentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora