<<Electra?!>>
Non è cambiata neanche di una virgola in questi mesi. Noto che i suoi capelli sono più lunghi, così che adesso possano raggiungere l'ombelico. La sua eleganza nei movimenti, la sua grazia nella postura e la sua abilità nella dialettica mi fanno ancora tanta invidia, anche dopo tutto questo tempo.
<<Appena la comunità di New York è venuta a sapere di quello che è successo ha provveduto a mandare aiuti. Io mi sono offerta subito per partire.>>
Annuisco leggermente imbarazzata da questa situazione.
<<Posso vedere Finn?>>
Mi accorgo solo adesso di non averle chiesto se voleva entrare, così mi sposto dalla porta e la faccio passare.
La osservo accanto ad Axel mentre si avvicina al letto di Finn. Anche lei gli sposta i capelli e gli lascia un bacio sulla fronte. Dopo il suo gesto sento l'amaro in bocca e sono quasi tentata di sbatterla fuori dalla stanza.
<<Abbiamo portato anche delle sacche di sangue. Vado a chiedere se possono portarcene alcune per Finn.>> annuncia Electra prima di uscire dalla stanza.
Incrocio le braccia sotto il seno e sbuffo come una bambina, facendo alzare un ciuffo di capelli. Sento Axel sghignazzare per il mio comportamento.
<<Che vuoi?!>> chiedo brusca.
<<La piccola Alyssa è gelosa.>> risponde strizzandomi una guancia.
<<Stai zitto tu!>> esclamo ritirandomi dal suo gesto <<Che c'è? Adesso è proibito essere gelose?!>>
<<No, certo che no. Ma l'essere delle pazze isteriche si.>>
Sbuffo ancora per poi sedermi su una sedia. Mi osservo le mani, torturandomele per il nervoso.
<<Lei è così dannatamente perfetta, dannazione!>>
<<E quindi hai paura che Finn preferisca lei a te?>>
<<Perché no, scusa? Dopo quello che gli ho fatto ha tutte le ragioni di questo mondo per starmi alla larga.>>
Axel prende un'altra sedia e si siede davanti a me. <<Tu lo sapevi di essere una demone?>> mi chiede serio.
Axel sa essere serio nelle occasioni giuste, e divertente quando hai bisogno solo di una risata. Non è mai troppo eccessivo o fuori luogo.
<<Non lo sono totalmente, ma solo per metà. Comunque si, lo sapevo ma avevo paura di dirvelo. Non sapevo come avreste reagito nel sapere che avete condiviso la stessa casa con una demone.>>
<<E adesso invece come va?>> mi chiede dolcemente, quasi fosse mio fratello.
<<Riesco a trattenermi. Mi sono esercitata molto con l'erba del diavolo e con il sangue serafico. Per fortuna non ho sviluppato i poteri demoniaci.>>
Non appena finisco la frase, la porta si apre facendo entrare Electra. Un ragazzo dai capelli corvini e con gli occhi di un castano scuro entra insieme a lei.
Noto che tutti e due hanno diverse sacche di sangue, e il ragazzo si trascina dietro anche una flebo dove poterle appendere.
Electra le appoggia sul comodino e prende anche quelle del ragazzo, per poi sceglierne una e appenderla alla flebo. Il ragazzo corvino intanto ha inserito un ago nel braccio di Finn, che è collegato alla sacca di sangue grazie ad un tubicino di plastica.
Io ed Axel ci guardiamo confusi a causa del misterioso ragazzo. Quest'ultimo sembra notare il nostro interesse verso di lui, così si avvicina a noi con un sorriso a trentadue denti tendendo una mano.
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Questione di sangue: Experiment
ParanormalOrietur in tenebris lux tua. Come poter rivelare a tutti la tua vera luce, quando questa ti fa sentire sbagliata? Tutto è in equilibrio precario. La quiete illusoria. Il mondo adesso gira tutto intorno al sangue, che distrugge e confonde ogni cosa...