Uscì da scuola con lo zaino in spalla. Sospirai seccata per via del calore. La temperatura era troppo alta per metà settembre. Mi guardai in giro vedendo la massa uniforme di studenti, uscire tutto insieme felici della fine di un altra giornata di scuola. Per fortuna che era l'ultimo anno. Uscì dal cancello della scuola, intenzionata a tornare a casa a piedi.
Avevo voglia di camminare e schiarirmi le idee. Dopo la mattinata passata con Justin avevo trascorso del tempo con le ragazze. Mi avevano chiesto maggiori informazioni su Nick. Britney a momenti voleva sapere anche il codice fiscale. Una moto mi tagliò la strada facendomi arretrare di scatto. - Ehy! Ma sta più attento imbecille - strillai incazzata. Eh già, la finezza non faceva parte del mio vocabolario.
La moto verde si fermò davanti a me con una frenata talmente violenta da sentire le ruote sgommare contro l'asfalto asciutto. Alzai il viso per vedere in faccia il balordo maleducato che mi aveva quasi investita, quando questo tolse il casco del medesimo colore della carrozzeria, e mi sorrise. Alzai gli occhi al cielo dopo aver inarcato il sopracciglio. Ma cosa era, la giornata " facciamo incazzare a morte Eryn ?"
Perché non si prendevano tutti le ferie definitive? Incrociai le braccia al petto guardandolo con sguardo di sfida. Non mi incantavano i suoi capelli lucenti. Che diamine ci faceva qui, davanti alla mia scuola a quest'ora? - Ciao stellina - mi salutò con un nomignolo deficiente.
Scoccai la lingua sul palato pregustando il gusto aspro di tale parola. - Che fai, mi segui per caso? - chiesi ignorando la sua espressione ebete, degna di una scimmia del Neandertal. Appoggiò il casco sul sedile dietro di se, appoggiandosi comodamente al manubrio.
- Siamo un po' acidine eh? - sorrise facendo arrivare la luce agli occhi. Sospirai. - Dove hai preso la licenza da stalker? Su ebay? Credo che ti convenga chiedere il rimborso - lo rimisi al suo posto. Si morse il labbro inferiore, stringendo la vista sui miei occhi.
Si sporse di poco facendo in modo di arrivare con la mano sul mio polso, che strattonò delicatamente fino ad avvicinarmi al suo corpo. - Non credo, mi è tornata molto utile. Vieni a fare un giro? - chiese allegramente.
Come faceva ad ammettere con così tanta tranquillità di avermi seguita e chiesto informazioni per sapere dove venissi a scuola non lo sapevo. Dall'altra parte della strada vidi due occhi scuri incenerire il tipo davanti a me. Will. Ricambiai l'occhiata con un espressione di indifferenza.
Che si aspettava? Che piangessi e mi crogiolassi nella autocommiserazione perché mi aveva tradita? No, non mi conosceva affatto. Se la meritava la sensazione di gelosia alla vista di Nick, che lo attanagliava allo stomaco. E non era che l'inizio.
Non doveva permettersi di rivendicare alcun diritto su di me. Non ero di sua proprietà, ora men che meno. Lo stronzo se ne stava appoggiato alla parete della scuola con in mano una sigaretta. Non lo vedevo fumare spesso, sapevo che lo faceva quando era nervoso. Sorrisi dentro di me. Brian, al suo fianco, lo osservava preoccupato.
Tranquillo biondo, Will non è il tipo che fa scenate di gelosia in pubblico. Ne va della sua reputazione da dannato figo stronzo popolare.
Ero sicura al cento per cento di questo. Eppure il suo sguardo assassino premetteva il contrario. Tornai a guardare Nick pensando che fosse meglio togliere il disturbo per evitare che qualcosa finisse male. Interruppi il suo monologo interiore, che non avevo ascoltato, e mi avvicinai al suo orecchio.
- Vengo via con te a una condizione - sussurrai decisa. Lo vidi guardarmi con interesse, facendomi intendere quanto le mie parole lo avessero colpito. - Voglio guidare io - affermai sicura.
Non avevo il patentino, ma non ero una principiante, sapevo guidare una moto. Nick corrucciò la fronte pensando a una risposta, poi, sorprendendomi, scese dalla moto. - Come vuoi principessa. - Ma che si era aspirato, gas allucinogeno?
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Passione + Possessione = Atomica Esplosione
Romantik*** SEQUEL DI ODIO + AMORE = FISICA ATTRAZIONE *** Quando cupido scocca le sue frecce è meglio scappare a gambe levate. Sopratutto se ad essere colpito è il tuo peggior nemico. Ma non sempre le cose finiscono male. A volte, infatti, serve solo una p...