Nuovi incontri

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Al suono della campanella scesi le scale percorrendo il lungo cortile per arrivare al capo da football che c'era dietro scuola.
La Steel Hight School era provvista di una palestra interna, grande e un campo esterno - di cui non sapevo nemmeno l'esistenza. Salì sulle tribune buttando al mio fianco la borsa, presi il panino allo speck e aspettai di vedere entrare nel mio campo visivo Jake.

Quest'anno lui era stato spostato nella classe di Brian. Ero sicura che mi sarebbe mancato da morire. I ragazzi erano già in campo, correvano lungo il perimetro per scaldarsi.
Erano stati esonerati ad uscire alla ultima ora, in modo da iniziare gli allenamenti. Sbuffai seccata: non era giusto poter godere di questi permessi. A sto punto sarei entrata anche io nella squadra delle cheerleader solo per sgattaiolare fuori dalle ore di lezione.

Addentai il mio panino guardandomi in giro, non c'era nessuno qui, se non io. Will non l'avevo visto tutta la mattinata; a quanto pareva il capitano della squadra doveva assentarsi per tutto l'orario scolastico di oggi.
Fantastico, almeno però non l'avevo visto. Ero ancora irritata dal suo silenzio, e non sarei ceduta.

Vidi Jake fermarsi dopo la corsa e salutare con un ampio sorriso mentre si sbracciava per farsi vedere. Sorridendo eseguì lo stesso gesto. Lo vidi avvicinarsi al Coach Garret e chiedere qualcosa, poco dopo attraversò il campo arrivando davanti alle scalinate.

Sorrise invitandomi a raggiungerlo. Misi il panino sulla carta e scesi sorridendo. Con uno slancio lo abbracciai. - Sei venuta - disse tutto euforico. Quest'anno sarebbe stato il primo in cui avrebbe giocato sul serio. L'anno precedente, siccome era arrivato tardi, il coach lo aveva preso solo come riserva - nonostante gli avesse fatto i complimenti per il modo di giocare.

- Te l'avevo premesso, no? - mi staccai dal abbraccio guardandolo. - Ora vado sennò il coach mi fa fare due volte il giro di tutto il campo - scoppiò  a ridere prima di tornare verso i suoi compagni di squadra. - Non andartene - urlò sorridendo. Scossi la testa.

Tra i vari ragazzi vestiti con la divisa della scuola di colore arancione e blu, cercai il suo viso. Non c'era, sospirai sollevata. Non che fossi sorpresa, Will non era un tipo responsabile. Presi nuovamente il panino in mano, pronta per addentarlo quando con la coda dell'occhio vidi qualcuno sedersi accanto a me.

Mi sentivo osservata, e mi infastidiva.
Girai la testa sbuffando: William era seduto in modo composto accanto a me e sorrideva alludendo alla mia presenza li. - Vedo che sei venuta a vedere gli allenamenti - sogghignò trattenendo un sorriso di soddisfazione. Sulle mie labbra si dipinse un sorriso sarcastico, - non montarti la testa. Sono qui per Jake - dissi con non chance. Si meritava una lezione.

Non si scompose minimamente di fronte alla mia risposta indifferente. - Hmm, credo che ci sia di meglio da guardare - suggerì avvicinandosi a me. Scossi la testa sorridendo. - Ah si, hai proprio ragione: devo dire che l'aiutante del coach è molto interessante - riposi guardando il ragazzo che si stava facendo largo tra i studenti.

Avevo sentito dire che fosse lì per uno stage, in quando volesse fare esperienza diretta su come fosse fare il coach. Il giovane era uno studente dell'Università sportiva di una città vicina. Era alto, ben piazzato con fantastici muscoli di chi fosse abituato a mantenersi in costante allenamento. I capelli erano di un biondo color grano, lisci come senta; gli occhi invece erano color grigio tempesta.

Inutile dire che tutto questo me lo aveva raccontato Brit: la mia migliore amica era sempre informata su tutto ciò che accadeva a scuola. Lo sguardo del ragazzo accanto a me si spostò verso il giovane di cui parlavo, la sua mascella per un attimo si irrigidì. Sorrisi vedendolo perdere la sua maschera di indifferenza.

Passione + Possessione = Atomica EsplosioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora