Primo tentativo

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Durante il pomeriggio dedicato allo shopping non avevo avuto l'opportunità di chiedere a Rose cosa ne pensasse di Jake, quindi dovevo farlo ora. Eravamo tutte e tre nella mia stanza continuando a camminare da una parte all'altra in cerca, o della piastra o dei trucchi, cosa che ci faceva scontrare tra noi.

Non si capiva più nulla. Già la mia stanza non era di grandi dimensioni. Brit si stava occupando del trucco e parrucco della rossa mentre io cercavo un modo sottile per chiederle cosa ne pensasse di Jake.

E tutti sanno che la mia sensibilità è simile a quella di un camionista che si dedica a modellare i vasi con la ceramica o fare giardinaggio.

Un vero esperto. Purtroppo la mia lingua tagliente mi faceva andare spedita con domande o risposte. Brit spostò la sedia girevole facendo in modo che Rose vedesse il suo nuovo aspetto nello specchio. - Wow, Brit sei bravissima - si guardò affascinata allo specchio.

Le feci segno di mettersi il vestito, nel frattempo lanciai un occhiata a Brit. - Rose, che cosa ne pensi di Jake? - chiesi e subito ricevetti un occhiata di ammonimento dalla bionda. Mimai un cosa c'è. Rose divenne rossa quindi cercò di nascondersi dietro l'armadio per cambiarsi.

Lo avevo detto io che non sono molto sottile.
Uomo avvisato mezzo salvato.

Rose rimase in silenzio per alcuni secondi approfittando del cambio di vestiti. - È un bravo ragazzo - rispose con esitazione. Inarcai il sopracciglio alla gomitata di Brit.
Doveva limitarsi a un comportamento naturale, non a prendere a gomitate me.

Il vestito che avevo scelto per la rossa le stava benissimo. Rose fece un giro su se stessa guardandosi allo specchio. - Bravo ragazzo? E nient'altro? - le rivolsi un occhiata maliziosa. Rose assunse una sfumatura più scura del rosso stesso, candendo pandan con i capelli.

Brit la guardò in attesa sorridendo di nascosto per non farla sprofondare dalla vergogna più di quanto non facesse già. - Si, è molto gentile - aggiunse con voce flebile la ragazza. Inclinai la testa guardandola con estrema attenzione. Se era in imbarazzo voleva dire solo una cosa.

- E non trovi che sia anche carino? - usai un aggettivo sobrio, non volevo vederla svenire per mancanza d'aria. Ero troppo giovane per andare in prigione per tentato omicidio a seguito di domande perdonali. Rose si mosse sul posto a corto di parole.

Alzai gli occhi al cielo divertita dal suo atteggiamento timido e riservato. Non che fossero cazzi miei andare in giro a chiedere degli affari degli altri, ma oh! Qui si stava parlando del mio migliore amico! Quindi si, erano fatti miei.

Brit si alzò mettendosi seduta dove prima c'era lei. Mi alzai esasperando un sospiro sonoro, - ti piace da morire, ammettilo - rivelai stanca di fare la brava. Così non ottenevo alcun risultato. Quindi meglio la mia naturale strategia di stronza che va dritto al punto. Brit mi scagliò un pennello da trucco addosso.

Lo schivai con non chalance sorridendo orgogliosa. - Se volevi uccidermi dovevi lanciarmi qualcosa di più pesante addosso - la schernì. Rose iniziò a tossire rischiando di strozzarsi. Le passai una bottiglietta d'acqua ridendo sotto i baffi che non avevo. Era troppo divertente.

Non vedevo l'ora di fare la stessa cosa con Jake, conoscendolo sarebbe inciampato nei suoi stessi piedi rischiando di rompersi l'osso del collo. - È davvero carino. Ma non... - parlò una volta ripreso fiato. La bloccai prima che dicesse una grande cazzata. - No, se ti piace, cosa di cui ero sicura, allora lo devi conquistare - spiegai diligentemente con uno sguardo di determinazione.

Passione + Possessione = Atomica EsplosioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora