Capitolo 8 - When The Truth Hunts You Down (Parte 1)

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Dopo il loro chiarimento Sienna era riuscita a mangiare qualcosa di più di un semplice brodo di pollo, ma secondo Lucas era troppo poco per cominciare con la sua nuova routine di allenamenti.

Connor le aveva inoltrato la sua nuova agenda d'impegni: d'ora in avanti, al primo mattino avrebbe eseguito un'ora e mezza di allenamento fisico, mezz'ora di tempo per lavarsi e a seguire l'allenamento dell'elemento insieme a Febe in cui, finalmente, avrebbe cominciato ad usare attivamente il fuoco; pranzo e incontro con il suo Manager, durante il quale avrebbe discusso delle notizie più importanti di Elpis ed Alyeska e avrebbe partecipato ad interviste e programmi per il canale della città, in modo da permettere al popolo di conoscerla meglio; secondo allenamento nel tardo pomeriggio sulle tecniche di combattimento e al poligono di tiro e, per finire, il giovedì sera avrebbe dovuto partecipare come osservatrice alla seduta settimanale del Consiglio in cui si teneva il punto della situazione.

Quella sarebbe stata la sua quotidianità fino alla sua investitura a Prescelta in carica, che sarebbe avvenuta il giorno del suo ventunesimo compleanno, a circa due mesi di distanza.

Si trovava proprio al suo primo allenamento mattutino con Achilles, quando notò Raphael che si avvicinava alla sua posizione con decisione.

Non voleva parlarci, era rimasta davvero ferita dal comportamento dei suoi due migliori amici e non voleva più avere nulla a che fare con loro. Non l'avevano nemmeno considerata per farle sapere una notizia così importante. Forse quegli anni separati li avevano allontanati più di quanto pensasse.

Sienna finse di non farci caso, ma si andò a nascondere in mezzo a Lucas e Abel che stavano parlottando poco distante da lei mentre riprendevano fiato.

«Nascondetemi.» Sussurrò lei, cercando di farsi coprire dalla figura di Lucas. Il ragazzo alzò un sopracciglio confuso, e scambiò uno sguardo con l'amico.

«Se vuoi palparti il tuo Protettore basta dirlo, mi sposto.» Disse Abel, notando le sue mani sul petto di Lucas. Il Protettore dell'aria fece per allontanarsi, ma Sienna lo afferrò per il bordo della maglietta, riportandolo al suo posto.

«Non ti muovere, e fate finta che io non ci sia.» Sussurrò allora, sbirciando oltre la spalla di Lucas, Raphael era entrato nella palestra e si stava guardando attorno.

«Vuoi palpare anche me? Ne sono lusingato, ma... Aspetta, è arrivato il tuo Tenente, è da lui che ti stai nascondendo?» Domandò ancora Abel, osservando l'amico di Sienna che la stava cercando con lo sguardo. Lucas sembrò capire e puntò lo sguardo sulla ragazza.

«Vuoi che me ne liberi?» Le chiese. Lei annuì appena. Avrebbe rischiato di insultarlo pesantemente e non voleva abbassarsi al loro livello; se non la consideravano più, lei avrebbe fatto lo stesso.

«Credo sia troppo tardi.» Fece notare Abel. Raphael si stava avvicinando a loro con passo rapido e Sienna si vide costretta a rimettersi dritta. Respirò profondamente prima di assumere la sua maschera d'indifferenza, quella stessa che aveva imparato ad abbassare in sua presenza, dopo anni e anni di amicizia e amore.

«Sienna, possiamo parlare?» Chiese Raphael, inchiodandola con i suoi occhi verdi. Il suo sguardo fu come una pugnalata in mezzo al petto. Era il suo migliore amico, avevano vissuto insieme ogni cosa da quando avesse memoria, l'aveva vista in lacrime, da ammalata e da ubriaca. Era stato lui a darle la forza quando pensava di non essere abbastanza, quando gli allenamenti estenuanti di suo padre la demolivano emotivamente. Sienna aveva perso il conto di quante notti aveva dormito tra le sue braccia, di quante volte aveva ritrovato il sorriso grazie a lui dopo giornate nere e cupe, di quante volte era corsa da lui per un consiglio o anche solo per parlare liberamente senza paura di essere giudicata o fraintesa. L'aveva considerato come la persona che più la conosceva, la spalla su cui piangere e su cui poter contare. Eppure quando lui aveva trovato l'amore, non glielo aveva detto. Non le aveva detto di essere felice con l'altra sua migliore amica. Non le aveva detto la verità. E lei aveva fatto la figura della stupida, l'aveva addirittura baciato senza nemmeno rendersene conto.

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