Capitolo 1 - I Don't Want To Be

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Sienna camminava rapidamente lungo il corridoio dell'ospedale. Dopo la chiamata ricevuta dal fratello, aveva abbandonato completamente il corso in palestra che stava seguendo e si era catapultata verso l'ospedale di Semir.

Giunse davanti alla camera che le era stata indicata ed entrò.

La donna bionda al suo interno era rilassata sul lettino, ma indossava ancora i suoi abiti: niente camice o flebo attaccate al braccio.

Si rabbuiò confusa.

«Ancora niente?» Domandò, avvicinandosi alla bionda. La donna appoggiò delicatamente le mani sul grembo ancora gonfio e sospirò.

«È stato un falso allarme.» Le spiegò divertita.

In quel momento il fratello uscì da quello che doveva essere il bagno della camera, aveva i capelli scuri tutti spettinati e la camicia sgualcita, probabilmente recuperata nella fretta di raggiungere l'ospedale in tempo.

«Il piccolo sta facendo il testardo, non vuole abbandonare la sua mamma.» Scherzò il fratello avvicinandosi al pancione della donna stesa. «Sei un vero e proprio Ross.» Lo accusò bonariamente, accarezzando delicatamente la sua sposa.

«Marcus, ora che è arrivata Sienna puoi pure tornare a lavoro; ci penserà lei ad accompagnarmi a casa. Giusto?» S'informò Anika sorridendole. Sienna annuì avvicinandosi a loro e ricambiando il sorriso, non le dispiaceva passare del tempo con la cognata.

«Sì, assolutamente. Lo faccio con piacere.»

Marcus sospirò stancamente, prendendo la sua giacca dalla poltrona beige.

«Speriamo che la prossima sia la volta buona, perché non credo di poter resistere ancora ad un'ansia del genere senza un nulla di fatto.» Borbottò lui, depositando un lieve bacio sulle labbra della moglie. L'altra rise, puntando lo sguardo sulla ragazza più giovane.

«E per fortuna che il bambino lo sto portando io.»

Marcus alzò gli occhi al cielo alle parole della moglie, senza però smettere di sorridere divertito. Aveva il volto stanco, probabilmente a causa dell'estenuante lavoro a Boa Esperança, ma in quegli ultimi mesi era sempre allegro e sorridente. Da quando aveva conosciuto Anika era diventato un uomo diverso, più solare e meno cupo della sua vecchia versione, ma il più grande cambiamento era avvenuto proprio dalla scoperta della gravidanza. Sienna non era ancora abituato a vederlo così: nei mesi prima dell'annuncio la ragazza aveva più volte osservato il fratello senza capire cosa gli fosse successo, lo aveva addirittura beccato a canticchiare durante gli allenamenti; solo quando Marcus li aveva resi partecipi di quella lieta notizia, i pezzi del puzzle avevano trovato posto, facendole capire il motivo di quella costante allegria.

Purtroppo Sienna era conscia che gli unici argomenti in grado di farlo rabbuiare avevano lei come soggetto: Marcus era incredibilmente preoccupato da cosa le avrebbe riservato il futuro e, ogni giorno che passava, con l'avvicinarsi sempre più incombente del suo ventunesimo compleanno, quella preoccupazione non faceva che aumentare.

L'uomo, dopo aver salutato la moglie, si diresse verso la sorella lasciandole un bacio sulla fronte.

«Ci vediamo oggi pomeriggio ad allenamento, Pulce; sii puntuale.» Si raccomandò lui.

Sienna sbuffò.

«Lo sono sempre, al contrario di te.» Disse lei, alzando il tono della voce in modo che l'uomo, già allontanatosi lungo il corridoio, potesse sentirla. Lo vide chiaramente mentre, senza nemmeno voltarsi, le faceva il dito medio. Rise, il fratello poteva avere ventotto anni sulla carta, ma non perdeva la capacità di mostrarsi più infantile di lei.

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