Capitolo 3

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"E quelle foto in cui vengono ritratti gli alieni? Come le spiegate?" domandò John indisponendosi. Credeva fortemente in quello che diceva, e quella era una caratteristica di famiglia.

"Ok va bene, esistono come dici tu" concluse Maya non volendolo sentire più.

Ero seduta da parecchie decine di minuti, così decisi di alzarmi con una scusa.

"Dove vai?" domandò mia sorella.

"Ho lasciato aperta la finestra in camera. Non la voglio trovare congelata" sorrisi, e scostai la sedia dal tavolo.

Mentre mi avviavo su per le scale vidi mia madre lanciarmi uno sguardo con disapprovazione. La tavola non si doveva lasciare per niente al mondo quando c'erano degli ospiti diceva sempre, ma non ce la facevo.

Percorsi il piccolo corridoio del piano superiore e spinsi la porta della mia camera per entrare.

"Ahh!!" tirai un grido spaventoso.

Un uomo vestito di nero stava rovistando nel mio armadio.

Si voltò velocemente verso di me e poi si gettò dalla finestra.

Il volto coperto da un cappuccio, non riuscii a vederlo in faccia.

Rimasi bloccata, a bocca aperta.
Avevo il respiro affannoso e mi portai la mano al cuore.

Non sapevo come reagire.

Mi trovai alla porta all'improvviso Maya, seguita da Liam e Kyle.

Cosa era appena accaduto?

"Kate! Perché hai gridato? Ci hai fatto spaventare..."

Mi girai verso di loro ancora incapace di parlare.

Indicai la finestra e poi scoppiai a ridere nervosamente.

"C'era.." mi bloccai e risi di nuovo.

"Una persona qui nella stanza, era vestito di nero e..." mi portai la mano alla faccia sconfortata. Non sapevo come spiegarmi.

"Una persona? Che tipo di persona?" chiese allarmato Liam.

"Non lo so, un uomo vestito di nero. Si è girato verso di me e poi si è buttato dalla finestra"

"Oh mio dio" esclamò Maya corrugando la fronte e portandosi la mano alla bocca.

"Ti ha fatto qualcosa? Toccata?" domandò Kyle avvicinandosi lentamente a me.

"No, ha... avuto solo il tempo di girarsi e poi si è saltato giù. Ma perché?" risposi con decine di domande per la testa.

I due ragazzi si lanciarono un veloce sguardo perplesso, e sembrò che si fossero in un qualche modo capiti.

"Chiamo papà" disse Maya.

"No!" la fermai. "Gliene parliamo domani, lascia stare"

"É appena entrato qualcuno in casa e tu vuoi ignorarlo?" chiese incredula.

"Solo rimandare" replicai.

Mi fissò accigliata non capendo, ma comunque rispettando la mia richiesta.

Non avevo intenzione di rovinare la cena di lavoro di mio padre, anche se quello che accadde mi scosse enormemente.

Per fortuna quell'uomo era stato innocuo nei miei confronti, ma cosa cercava? Perché entrare proprio nella mia camera?

Maya lasciò la stanza e si diresse al piano inferiore lasciandomi con Kyle e Liam.

"Sei sicura di stare bene?" mi domandò Liam.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora