COLPO AL CUORE, COLPO DI SCENA E COLPO DI FULMINE(di nuovo!)

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"Un brindisi a Friedrich Rotschild, diabolico come nemmeno il diavolo sa essere!"- annunciano all'unisono gli amici del Sitzkrieg.

Faccio tintinnare il bicchiere e mi inchino, commosso e profondamente riconoscente. Tutto il circolo applaude l'impresa recentemente conclusa e festeggia il successo riportato dal sottoscritto. Mi godo il mio piccolo momento di gloria, mi abbandono ai bagni di folla e mi faccio portare in trionfo da Geremia, BigBen, Adriano e Cook.

-"Lunga vita al maestro dell'inganno!"- innalza la sua voce la folla ed i calici effervescenti brindano di nuovo al festeggiato.

-"Dankeschon, amici miei. Dankeschon"- cospargo la plebe di ringraziamenti con la stessa maestosità del Papa che benedice il popolino con l'acqua santa.

Dopo la festa al circolo, si torna a casa. Mi avvio in strada, la bella chioma grigia coronata dai raggi dorati del tramonto ed il sole morente che mi trasfigura in un profeta vittorioso. Ahhh... quali orizzonti di gloria si spiegano ai miei occhi! E che stato di piacevole quiete pervade il mio cuore duro ed inscalfibile di fiero austriaco! Persino l'aria è mite e carezzevole stasera.
Il vento soffia leggero i prati dei cortili e porta con sè profumo di baci. Poco lontano, infatti, spuntano i contorni di una coppia che amoreggia con lo stesso ardore con cui si baciano gli innamorati delle poesie di Prévert.

-"Ah, l'amour!"- sospiro sottovoce.

Godetevelo, piccioncini. Godetevelo, finché la minaccia di un padre ossessivo e geloso è ancora lontana. Continuo a camminare, ebbro di contentezza. La felicità incontenibile mi rende leggiadro, il passo delicato ed elegante come il piedino dotato della sublime Carla Fracci. Il buonumore è tale che, se non ci fossero i due innamorati , improvviserei un simpatico balletto alla Fred Astaire. Mi trattengo, perché la visione della coppia è sempre più vicina ed io non vorrei risultare molesto. Passeggio reprimendo l'allegria senza freni che mi possiede con la ferocia di un demone. Qualche passo e mi scontro con la coppia intenta a pomiciare. Il cuore diventa ghiaccio e perdo uno, due battiti; la lingua è colta da tremore e la salivazione s'interrompe; perdo la vista e le gambe cedono. Scompare il tramonto, scompaiono i volti terribili degli amanti, scompare il mondo. Il buio trionfa. Grido terrorizzato, ma l'oscurità è sorda alle mie invocazioni di soccorso. Continuo a chiamare aiuto e mi guardo intorno. Dovunque non scorgo che la tenebra, indissolubile ed angosciante.

Dove sono finito? Provo ad orientarmi, ma trovare la via nella notte eterna è impossibile. Sconfitto, mi accascio ad un suolo immaginario e resto a lievitare nel vuoto senza confini di spazio e tempo. Incredibile!Sbalordito, constato che la paura e lo smarrimento mi hanno indotto al pianto. Come sono diventato debole, d'un tratto. E continuo a piangere, senza comprendere il perché di tanta inquietudine. Poi, capisco. Capisco tutto.
Improvvisamente, una scienza superiore a quella di Sir Isaac Newton ed Alexander Pope bagna le mie meningi di una consapevolezza nuova. Questo sapere eccezionale mi conduce all'apprendimento di una dimensione oscura ed esoterica. E finalmente scopro di essere all'inferno. Mi contorco per l'amarezza della scoperta. Condanno me stesso e la mia condotta malvagia, che mi hanno fatto meritare il soggiorno infernale. Mentre giaccio ripiegato nel mio dolore, appare un elefante rosa con cilindro e fiore all'occhiello.

-"Carneade, chi è costui?"- esclamo, colpito dalla straordinaria ed inspiegabile apparizione. L'elefante si avvicina e la voce dura e scura che proviene dalla sua proboscide mi indirizza un monito minaccioso, più volte reiterato:

-"Pentiti, pentiti, pentiti, pentiti..."

-"Mi pento, mi pento"- prometto, la paura che colma lo spirito e lo opprime crudelmente.
Ed in un ultimo, pietoso slancio aggiungo:

-"Scott, perdonami!!!"

-"Herr Rotschild, si calmi. La prego. La perdono. Ma Lei si calmi, per favore"- mi contesta amorevole e premurosa la voce del giovane Humptinghton.

Sgrano gli occhi per la meraviglia. L'elefante rosa e la tenebra nera sono svaniti, il mondo e la luce sono tornati. Mi sento abbastanza confuso e... mi vergogno del liquame tanfolento che ho riversato nelle mutande, il prodotto inevitabile del grande spavento vissuto. Riacquistata una certa lucidità, mi guardo intorno. Mi trovo in un letto d'ospedale e su di me pendono le facce ansiose e provate di Regina, Scott, gli amici del Sitzkrieg ed il mio affezionatissimo trio mafioso.

-"Cosa è successo?"- domando confuso. 

Regina interviene, il suo bel viso stravolto da uno spavento passeggero:

-"Mein gutten papino, sei collassato per strada. Proprio davanti ai nostri occhi!"

Ah, ma certo! Ora ricordo! Camminavo sulla via di casa e... toh! Chi vedo? Scott e Regina che si baciano con trasporto indescrivibile ed indecente.

-"Signor Rotschild, temo che lei abbia avuto un infarto..."- sussurra Scott, con voce rotta di pianto.

Povero ragazzo, che spavento deve aver avuto. È così sensibile!

-"Capo, si sente bene?"- si sincerano Mars, Armanda e Trudy.

-"Va meglio, grazie"- ammetto, felice di non averci rimesso le penne.

Poi, un po' vergognoso, faccio chiamare l'infermiera per pulirmi le mutande. Scott mi fissa con l'aria del cane bastonato. Lo guardo anche io e sospiro. Prendo la sua mano, prendo quella di Regina ed intreccio le loro dita. I due mi guardano sbalorditi.
I presenti manifestano il loro stesso stupore. L'aria è carica di solennità, oltre che del puzzo sinistro delle mie deiezioni. Dopo un breve silenzio, mi pronuncio:

-"Regina e Scott, sposatevi e siate felici. Per il resto, sia fatta la volontà del Signore!"

Tutti strabuzzano gli occhi, ancora increduli. Regina e Scott, congelati nel loro sbigottimento, finalmente si scongelano ed accennano ad un sorriso.

-"Papà, parli sul serio?"- chiede conferma la mia tenera figlia, le guance colorate per l'emozione.

Segno affermativo della testa. I due innamorati si concedono un breve ma significativo abbraccio, poi le loro effusioni ricadono su di me. Scott mi bacia sulla fronte per la contentezza. Il Sitzkrieg ed i tre scagnozzi applaudono la mia magnanima decisione. Mars si lascia sfuggire una lacrimuccia, Adriano propone pastiera napoletana e pizza per tutti, Armanda lancia coriandoli e Trudy fa il punto della situazione recitando un'inedita massima:

-"Tutto è bene quel che finisce bene".


TUTTI GLI EX DEL MIO EXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora