«Dai Shawn ti prego»
Dissi aggrappandomi a lui cercando di arrivare il più in alto possibile:
«Sei adorabile»
Disse lui ridendo:
«Stavo per dire di te la stessa cosa prima che incominciassi a fare lo stronzo»
Dissi guardandolo male.
Di colpo mi prese in braccio e incominciai a dimenarmi per scendere e ad urlare il suo nome:
«Piccola se non la smetti di urlare i miei genitori verranno a vedere cosa sta succedendo e a quel punto cosa gli dovrei dire? No tranquilli va tutto bene si sta solo lamentando perché non vuole farsi una fottuta doccia con me»
«Ma perché proprio quando siamo a casa dei tuoi genitori con tua sorella devi farti venire in mente queste cose?»
Mi lamentai, mi fece scendere e mi trascinò in bagno chiudendo la porta a chiave.
«Così non può entrare nessuno»
Disse posando la chiave vicino il lavandino.
Arrossii quando incominciò a sfilarsi i jeans per poi avvicinarsi a me:
«Sei troppo tesa, stai calma»
Ridacchiò.
Sfilò la mia maglia baciandomi poi slacciò il mio reggiseno lasciandolo cadere a terra, sfilò poi i miei jeans e le mie mutandine.
Non ero più in me stessa ero completamente ipnotizzata dalle sue mani sul mio corpo, sentivo solo caldo, tanto caldo.
Shawn si morse il labbro sorridendo, mi prese la mano e mi fece entrare nella doccia insieme a lui:
«Piccola parla, mi metti ansia»
«Non ho nulla da dire»
Risi aprendo l’acqua calda.
Shawn aveva le guance completamente rosse e continuava a fissarmi come se avesse visto un fantasma:
«Shawn non guardarmi così, muoviti piuttosto»
Dissi sventolandogli le mani davanti alla faccia.
Posò una mano sulla mia guancia passando il pollice sulle mie labbra e poi mi baciò con foga.
Sentimmo bussare alla porta e ci staccammo velocemente guardandoci in faccia impauriti.
«Si?»
Chiese Shawn:
«Shawn dov’è Sharon?»
Coprii la faccia con le mani:
«è qui con me…»
Disse:
«OH… scusate allora»
«Che cosa imbarazzante, cosa penserà ora? Che ansia…»
«Stai tranquilla piccola»
Disse ridendo.
Finita la doccia ci vestimmo e tornammo in camera di Shawn, indossai il mio pigiama e scesi le scale per chiedere a Karen di cosa aveva bisogno:
«Eccomi Karen, dimmi»
«Volevo chiederti se domani potevi aiutarci a preparare il pranzo»
«Certo come no»
Dissi:
«Grazie mille tesoro, buonanotte»
Disse dandomi un bacio sulla guancia:
«Buonanotte»
Dissi sorridendo per poi tornare in camera.
Shawn era già sotto le coperte mezzo addormentato e non si era accorto della mia presenza:
«BUH»
Urlai.
Lo vidi sobbalzare per poi portare una mano sul petto.
Scoppiai a ridere vedendolo terrorizzato.
«Dio mio Sharon non farlo mai più.»
Disse guardandomi negli occhi.
Mi sdraiai di fianco a lui abbracciandolo e sussurrandogli nell’orecchio:
«Sto cercando di vendicarmi per tutte le volte che tu mi hai fatto mettere paura»
Mi morsi il labbro sorridendo e presi il mio cellulare girando per twitter.
Dopo poco sentii gli occhi pesanti così bloccai il cellulare e lo posai dove anche Shawn lo teneva.
Mi avvicinai dandogli un bacio sulle labbra:
«Buonanotte»
Sussurrai.
«Buonanotte piccola»
Disse abbracciandomi. Ci addormentammo entrambi dopo poco.
--
La mattina dopo sentii parecchie voci dal piano di sotto, sentii le braccia di Shawn ancora intorno al mio corpo e mi spostai lentamente per non svegliarlo. Mi girai verso di lui e accarezzai il suo viso sorridendo.
È così carino mentre dorme…
Lo vidi aprire piano piano gli occhi e poi sorridermi.
«Buongiorno»
Sussurrò dandomi un bacio sulle labbra:
«Immagino che siano già arrivati i nonni»
Disse Shawn riferendosi alle voci che si sentivano.
Ridacchiai:
«Penso di sì»
Risposi.
«Allora cambiamoci e scendiamo prima che mia madre ci venga a chiamare»
Ci alzammo dal letto e mi cambiai indossando un paio di leggins ed una maglietta nera:
«Quei leggins mi terranno distratto per tutta la giornata»
Mi disse Shawn prima di uscire dalla sua stanza, mi prese la mano portandomi vicino le scale. Lo bloccai facendolo girare verso di me:
«Aspetta, aspetta, aspetta. Mi sta salendo l’ansia»
Dissi velocemente:
«Ma per cosa piccola. Stai tranquilla non ti mangiano»
Mi strinse la mano e scendemmo le scale insieme:
«Buongiornooo»
Urlò una volta raggiunto il salotto.
«Buongiorno!»
Rispose una signora con gli occhi azzurri e con gli stessi lineamenti di Karen.
«Stavamo aspettando proprio te»
Disse poi avvicinandosi a Shawn.
Lasciò la mia mano per salutare sua nonna e in quel momento non sapevo più che fare.
Rimasi ferma vicino la porta poi però Shawn tornò da me riprendendo la mia mano e sussurrandomi:
«Piccola stai tranquilla»
Mi sorrise, mi portò dove tutti chiacchieravano animatamente:
«è la tua ragazza?»
Chiese quello che penso sia suo nonno:
«Sì, lei è Sharon. Sharon lui è mio nonno»
Allungai la mia mano per stringerla con la sua:
«Piacere di conoscerla»
Dissi cercando di sorridere senza sembrare una disagiata.
«Nonna, lei è Sharon la mia ragazza»
Disse Shawn con troppa felicità a sua nonna:
«Piacere»
Dissi sorridendo.
«Piacere mio tesoro»
Sorrise anche lei.
Salutai poi anche Karen, Manuel, Aaliyah e la sua amica che era rimasta a dormire qui anche lei.
Mi sedetti sul divano di fianco a Shawn e ascoltai tutto quello di cui stavano parlando.
Sentii il mio cellulare vibrare tra le mie mani segnando il nome di mia madre.
«scusate»
Dissi velocemente allontanandomi per rispondere alla chiamata.
“pronto, mamma?”
“Ciao tesoro. Come va?”
Chiese:
“tutto a posto… a voi?”
“Tutto bene. Io e tuo padre ti volevamo chiedere se vorreste venire da noi oggi”
Mi sentii terribilmente in colpa.
Insomma, il giorno del ringraziamento di solito si passa con la propria famiglia…
“Mamma scusa ma io ora sono a casa di Shawn. I suoi genitori mi hanno invitata ieri. P-Però possiamo venire tranquillamente domani”
Dissi:
“Oh va benissimo tesoro. Allora ci vediamo domani”
“Sisi. A domani”
Risposi.
Appena chiusi la chiamata sentii di nuovo il mio cellulare vibrare.
Sentii il cuore incominciare a battere velocemente quando lessi “Niall” sullo schermo.
Rifiutai la chiamata e tornai a sedermi sul divano vicino a Shawn.
«Tutto a posto?»
Mi sussurrò Shawn nell’orecchio:
«Sisi, tutto a posto. Domani andiamo a casa dei miei genitori per passare un po’ di tempo insieme.»
Risposi guardandolo negli occhi.
«Non mi hai detto tutto vero?»
Disse poi prendendo la mia mano:
«M-Mi ha chiamata Niall. Ovviamente non ho risposto ma questa cosa mi ha scossa moltissimo»
Il mio cellulare vibrò di nuovo mostrando di nuovo il numero di Niall sullo schermo.
Guardai Shawn:
«Rifiuta la chiamata»
Disse freddo.
Rifiutai la chiamata e spensi il telefono per evitare che questa giornata venga rovinata da lui.
«Spero solo che questa storia sia finita…»
Dissi guardando Shawn che era abbastanza teso.
«Lo spero anche io piccola»
Disse poi lui stringendo la mia mano.
«Sharon vieni ad aiutarci in cucina?»
«Certo, arrivo»
Dissi alzandomi dal divano e raggiugendo Karen e la nonna di Shawn in cucina.
«Siete bellissimi insieme»
Disse la nonna sorridendomi e stringendomi in un caloroso abbraccio. Ricambiai:
«Grazie mille signora»
Sorrisi.
«Lo penso anche io. Dalla prima volta che vi ho visti insieme ho capito che Shawn provava qualcosa di forte. Ti ha parlato della sua ultima relazione, vero?»
«Si mi ha raccontato»
Dissi lavandomi le mani.
«È stato malissimo dopo che lo ha scoperto. Aveva bisogno di una persona come te che gli facesse riprovare queste
sensazioni»
Disse Karen:
«Anche più forti di quelle di prima»
Continuò facendomi l’occhiolino.
«Ora però basta parlare di Shawn. C’è un tacchino bello grande che ci aspetta e degli uomini affamati che aspettano»
Ci interruppe la nonna di Shawn alzandosi le maniche e assegnando i compiti da fare a Karen:
«Sharon tu puoi cominciare ad affettare le verdure, sono lì. Prima lavale e quando le hai tagliate mettile qui dentro»
Disse porgendomi una ciotola bella grande.
«Mamma, Sharon è pericolosa con un coltello in mano!»
Urlò Shawn dal salotto ridendo e facendo ridere tutti:
«Stai zitto Shawn!»
Urlai ridacchiando.
Incominciai a tagliare le verdure cercando di non tagliarmi qualche dito.
«ecco fatto!»
Dissi appena finii e posai il coltello sul tagliere:
«Grazie mille Sharon. Per adesso non abbiamo più nulla da fare»
«Ah va bene. Se vi serve una mano dopo chiamatemi.»
«Grazie tesoro»
Disse Karen.
Tornai in salotto e mi sedetti vicino ad Aaliyah e Mishyia:
«Sharon vieni di sopra con noi a sentire la musica?»
Mi chiese Aaliyah alzandosi e prendendo per mano la sua migliore amica.
«Certo che vengo con voi»
Dissi sorridendo ad entrambi.
Salimmo le scale insieme ed entrammo nella sua cameretta.
Dopo aver messo la musica incominciammo a parlare e Aaliyah mi fece vedere il ragazzo che gli piaceva facendomi vedere delle sue foto.
«È davvero carino»
Dissi facendo una faccia maliziosa e dandole dei colpetti con il gomito.
Scoppiammo a ridere insieme.
Dopo un bel po’ di tempo passato a parlare di cose a caso e a cantare canzoni vidi la porta aprirsi mostrando la figura di Shawn.
«Adesso, se permettete, Sharon dovrebbe venire con me»
Mi alzai dal pavimento andando verso di lui, sventolai la mano per salutare Aaliyah e Mishyia.
Shawn chiuse la porta e mi portò in camera sua.
«Mi stavo annoiando di sotto e ho pensato di venirti a chiamare prima che mio nonno incominciasse a fare domande imbarazzanti.»
Ridacchiai.
«Cosa facciamo qui? Andiamo con gli altri?»
Chiesi avvicinandomi a Shawn.
Chiuse la porta a chiave e mi spinse verso il letto facendoci cadere entrambi su di esso.
«Shawn..»
Mugolai quando incominciò a baciarmi il collo.
Sfilò la mia maglietta e subito dopo i miei leggins, mi guardò per un secondo prima di baciarmi dolcemente.
Sentii la sua mano sulle mie mutandine un gemito scappò dalla mia bocca.
Lo sentii sorridere ed incominciai a respirare affannosamente quando sentii le sue dita sotto il tessuto delle mie mutandine. Mi staccai dal bacio portando la testa all’indietro continuando a respirare velocemente:
«Shawn, Sharon venite a mangiare»
«Si arriviamo»
Urlò Shawn togliendo le dita dalle mie mutandine. Mi misi a sedere sul letto cercando di ristabilire il mio battito cardiaco.
Shawn fece lo stesso avvicinandosi a me e sussurrandomi nell’orecchio:
«Continueremo quando tutti staranno dormendo, va bene?»
Annuii dandogli un bacio sulle labbra.
Indossai i miei leggins e la mia maglietta e scendemmo le scale trovando Manuel davanti la porta del salotto, Shawn mi prese per mano:
«Shawn, tutto bene?»
Chiese Manuel guardando prima me e poi lui.
Arrossii immediatamente. Vi prego ditemi che non si è sentito nulla.
«Sì perché?»
Chiese Shawn:
«Be’ quello che si trova nelle tue mutande dice il contrario.»
Disse come se non fosse successo nulla facendoci passare.
Cercai di non scoppiare a ridere davanti a tutti ed entrammo in salotto sedendoci sul divano.
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KID IN LOVE||Shawn Mendes
FanficSharon Henderson e sua cugina Hayley Henderson sono costrette a trasferirsi in Canada per il lavoro dei genitori, dovendo lasciare i loro amici in Australia. Il loro trasferimento diventerà l'esperienza più bella della loro vita. Ma nello stesso tem...