Sono appena arrivato davanti al cancello scrostato della facoltà. L'aria, stamani, è rigida, fredda, ha già arrossato le mie guance prive di barba. L'inverno è ormai alle porte, e le ultime foglie, rimaste illese dalla furia degli agenti atmosferici, si stanno apprestando a cadere, colorando il terreno di giallo, arancione e marrone. Anche il cielo è scuro, le nuvole sono nere e promettono pioggia. Mi stringo nel cappotto marrone che ho deciso di indossare.
Oggi sarà una lunga giornata, spero solo che non sia deludente. Ieri sera sono tornato a casa completamente sfinito, mi sentivo quasi come se mi avessero prosciugato dall'anima la forza vitale. Almeno sono riuscito a dormire e solo dopo aver bevuto una tazza di thé, ma non ho avuto comunque un sonno tranquillo. Il grido silenzioso di aiuto da parte di Louis ha invaso i miei pensieri, portandomi a stringere il cuscino con forza e a rigirarmi imbronciato sul letto matrimoniale che io ho sempre reputato troppo grande.
«Buongiorno, professor Styles» a destarmi dai miei pensieri è Niall, lo psicologo, che mi saluta con un cordiale sorriso luminoso come una stella. Mi chiedo come faccia, la mattina, ad essere sempre così pieno di vita. Io, talvolta, nemmeno riesco a sollevarmi dal letto.
«Buongiorno a lei, signor Horan» dico io, sorridendo appena ed allungando una mano per afferrare e stringere la sua. Dovremo smetterla con questi convenevoli, me ne rendo conto da solo, ormai lo psicologo è la persona più vicina all'essere un amico che io abbia mai avuto.
«Ho visto il motorino di Bryan parcheggiando l'auto» mi informa, ed io annuisco leggermente. Non nego di sentirmi piuttosto agitato, per questo interrogatorio improvvisato. Spero soltanto che questi due ragazzi ci aiutino ad aiutare Louis come merita.
Louis. Dov'è Louis?
«Sembra distratto, oggi» irrompe nuovamente Niall, posando una mano guantata sulla mia spalla. «E' riuscito a dormire?»
«Sì» mento. No. In realtà mi sento poco bene, oggi, ma non glielo dico. E' solo una sensazione di malessere, immagino passerà a breve, eppure questa mattina mi sento come se stessi camminando ad un centimetro di distanza da un profondissimo burrone, indeciso o no se continuare a percorrere il bordo di quest'ultimo o se raggiungere la profondità di esso.
Il signor Horan fa per aprire bocca, ma dietro di lui compare Liam ed io mi illumino all'istante. «Buongiorno, Liam!» dico, facendo immediatamente voltare lo psicologo e sollevare lo sguardo a Liam.
«Buongiorno professore, buongiorno signor Horan» saluta gentile lui, l'ombra di un sorriso gli dipinge le labbra carnose e leggermente rosse a causa del freddo. «Ho sentito che ha bisogno di parlare con me, di che cosa si tratta?»
«Di Louis Tomlinson» a rispondere ovviamente è Niall, e lo ringrazio per questo motivo. Non sono sicuro che sarei riuscito ad articolare il suo nome. Sono così coinvolto nella risoluzione dell'enorme problema di Louis, che il solo suo nome mi provoca dei brividi lungo tutto il corpo. Ogni volta che chiudo gli occhi, alla mia mente tornano prepotenti le immagini del giorno prima: Louis, così piccolo nei suoi vestiti di una taglia più grande, che cerca invano di proteggersi da un mostro che è solo immaginario, con le guance rigate da troppe lacrime e le piccola labbra premute contro il grosso e pesante tessuto di jeans dei suoi pantaloni. Vorrei sapere come sta. E' una domanda che mi tormenta da questa mattina, da quando mi sono reso conto della sua assenza. Forse sta arrivando ed è solo in ritardo, spero che sia così, saperlo fuori da queste quattro mura mi rende irrequieto.
«Lo hai mai visto far uso di qualche sostanza in particolare, forse addirittura di antidepressivi, da quando lo conosci o dall'inizio del semestre?» lo interroga il signor Horan, e Liam si porta pensieroso una mano sul mento. E' arrivato anche Bryan, ed ora affianca Liam, ma non sembra disposto a parlare, a differenza del rappresentato del Comitato Studentesco.
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Reading You [Larry Stylinson].
FanficHarry è un professore che insegna in una facoltà di lettere: è una persona curiosa, buona, pronto a tutto per far sì che i suoi studenti stiano bene nelle sue ore di lezione. Louis, invece, è il ragazzo apparentemente impossibile, dai mille problem...