Il giorno dopo, per mia grande sorpresa, Louis non c'è. Non è che mi aspettassi chissà cosa, ma fa comunque male perché è come se avesse infranto una promessa. Così, mentre cerco di non pensarci, mi butto a capofitto sul lavoro, spiegando ai miei alunni i sonetti di William Shakespeare e ascoltandoli parlare per esporre dei dubbi.
Ma non sono concentrato, la mia mente è altrove, dentro quelle quattro mura troppo malridotte per poter essere chiamate “casa”. E mi chiedo cosa stia facendo, Louis. Starà bene? Starà studiando? O si sarà lasciato pervadere dalle debolezze e avrà infranto la nostra promessa? Sospiro pesantemente a quel pensiero: è come se avessi un macigno posato al centro esatto del petto, mi viene difficile respirare e mi sento come se fossi in apnea.
È una sensazione strana, una sensazione che esiste da quando abbiamo rischiato di farci scoprire. L'università non è più un luogo sicuro e per le ripetizioni ci siamo spostati nel suo monolocale situato nella periferia della città, ma sarà sicuro? È una domanda che mi tormenta da giorni, impedendomi di dormire. E mentre assegno dei compiti ai miei studenti, dato che l'unica ora di lezione che avevo per oggi è terminata, penso al fatto che non vedo l'ora di vederlo, di sapere come stia e per quale motivo oggi non sia venuto a lezione.
È passato soltanto un giorno, eppure mi manca da impazzire. Mi ha fatto un incantesimo, Louis, mi ha stregato, la mia mente non riesce a pensare ad altro se non a lui e a volerlo rendere felice di questa vita che, purtroppo, gli ha regalato solo dispiaceri.
Così, mentre infilo il libro di letteratura inglese all'interno della mia borsa a tracolla marrone, penso di passare da un fioraio prima di raggiungere il monolocale, giusto per abbellirlo un poco. Esco dall'enorme aula universitaria ed imbocco il corridoio per raggiungere l'uscita, la mente persa tra i ricordi di quel bacio che c'è stato tra me e Louis. E sono così tanto perso nei meandri della mia mente, da non accorgermi di Zayn, il migliore amico di Louis, camminare al mio fianco nella vana speranza di attirare la mia attenzione.
«Professore» inizia, ticchettando due dita sulla mia spalla e facendomi tornare alla realtà. Mi volto a guardarlo.
«Sì?»
«Sta andando da Louis?» domanda. Il mio cuore perde qualche battito. Come fa a saperlo? Vorrei mentirgli e dirgli di no, ma questo porterebbe a delle conseguenze e così «sì, per le ripetizioni» mi ritrovo a dirgli, guardandolo.
Un ciuffo di capelli neri gli ricopre l'occhio destro quando annuisce. «Posso venire anche io?» domanda ancora. Faccio per parlare e dirgli che non mi sembra il caso, Zayn dopotutto non segue letteratura inglese e quindi andrebbe solo per disturbare, ma lui mi interrompe. «Vede... Louis non sta tanto bene, me l'ha detto lui stamattina. E visto che sta andando da lui, pensavo che potesse darmi un passaggio».
«Ieri stava bene» mi lascio sfuggire, «cosa c'è che non va?»
«Non ne ho idea» ammette Zayn, e le sue parole mi fanno preoccupare ancora di più.
«Mi ha solo chiesto di andare da lui». Sospiro e lo guardo, alla ricerca di una menzogna o di una verità nel suo sguardo che non lascia trapelare nulla, se non pura sincerità.
«Va bene» cedo infine, riprendendo a camminare per raggiungere il cancello dell'università. Perché Louis ha avvertito Zayn e non me? Cosa c'è che non va? Il mio cuore sta andando a mille, e l'unica cosa che al momento riesco a pensare è quanto desideri ardentemente raggiungere il monolocale e stringere l'esile corpo di Louis fra le mie braccia.
«Sta andando da lui solo per le ripetizioni o c'è qualcos'altro?» domanda Zayn, e la mia mano quasi trema quando premo il pulsante per aprire la mia macchina. «Solo per le ripetizioni» dico, guardandolo. Mi chiedo perché Zayn mi stia facendo queste domande: che Louis gli abbia raccontato qualcosa? Mi aveva promesso che sarebbe stato solo nostro, questo segreto.
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Reading You [Larry Stylinson].
FanfictionHarry è un professore che insegna in una facoltà di lettere: è una persona curiosa, buona, pronto a tutto per far sì che i suoi studenti stiano bene nelle sue ore di lezione. Louis, invece, è il ragazzo apparentemente impossibile, dai mille problem...