- Questo capitolo è dal punto di vista di Louis, ci tenevo a precisarlo per evitare fraintendimenti. Ho cambiato diverse parti e tolto una parte che altrimenti sarebbe stata solo angst. Buona lettura!
Il cielo è grigio quando esco di casa e un piccolo sospiro esce dalle mie labbra serrate. Ho sempre pensato che il cielo grigio non portasse nulla di buono, e lo so perché quando il mio papà mi abbandonò c'era il cielo dello stesso colore. Infilo le mani nelle tasche della mia felpa blu notte, stringendo il pacchetto di sigarette che però contiene ciò che mi permette di stare ancora in vita. Il fatto che abbia mentito ad Harry, quando disperato ha raggiunto la mia casa, mi fa stare male, ma non posso farci niente. Non posso permettergli di portarmi via l'unica cosa che porta via il mio dolore. Siedo nella panchina malandata nel retro del mio monolocale, guardo il cielo cosparso di nuvole e penso che vorrei smettere, vorrei davvero farlo, forse con l'aiuto di Harry ci riuscirò davvero, ma sento che il suo aiuto non è abbastanza.
Non so bene quanto tempo io abbia passato ad osservare un cielo grigio, è una goccia di pioggia che mi fa ritornare alla realtà. Sono costretto ad alzarmi perché se restassi fuori, i vestiti si attaccherebbero al mio corpo e si vedrebbe quanto magro sono in realtà, e non voglio. Ma proprio mentre sto per rientrare, vedo l'auto di Harry fermarsi proprio davanti al mio monolocale.
«Harry..» dico in un sussurro, le mie braccia che subito si vanno ad avvolgere attorno alla sua vita appena scende dalla macchina. Attendo di sentire le sue braccia che stringono il mio esile corpo, ma ciò non accade. Perché non mi abbracci più, Harry?
«Perché non mi abbracci più?» gli chiedo infatti, l'ansia che trapela dal mio tono di voce troppo basso. Harry non risponde a questa domanda. È successo qualcosa. Non vuole più vedermi. Senza dire più una parola lo faccio entrare all'interno del mio monolocale e lo faccio accomodare in una delle due sedie in legno che circondano il tavolo.
«Stamattina sono stato trattenuto dal rettore dell'Università» comincia. I miei occhi si sgranano; non penso di voler sentire altro, ho già capito tutto. «Dice che sa cosa c'è tra noi, ed ha voluto sapere se ci fosse ben altro» continua, facendo sbriciolare il mio cuore. Sento le lacrime pungere agli angoli dei miei occhi e d'istinto mi alzo in piedi. Non posso tollerare un altro secondo in più il suo sguardo dispiaciuto.
«Io non ho detto niente!» urlo, con la voce incrinata a causa delle lacrime che, seppur difficilmente, sto cercando di trattenere. L'unica persona alla quale ho rivelato qualcosa è Zayn, ma non penso che si metterebbe a spettegolare sulla mia vita, è troppo buono per fare un gesto simile. Harry afferra il mio polso, non mi fa male, mi avvicina con gentilezza a lui.
«Louis..» sussurra, «lo so che tu non l'hai detto a nessuno, ma capisci quanto potrebbe essere pericoloso se questi pettegolezzi venissero confermati? Io perderei il lavoro, e tu la carriera scolastica, non me la sento di metterti sulle spalle questa responsabilità» dice, ed il suo tono è calmo, caldo, mi fa rabbrividire. Faccio per parlare ancora, ma lui mi interrompe. «Temo che dovremo spostare le nostre attività di recupero altrove, non possiamo più farci vedere all'università» continua, ed io annuisco. Il fatto che non voglia rinunciare a me mi piace, il fatto che stia cercando in ogni modo di non lasciarmi, mi fa impazzire. Harry è la persona più buona al mondo, non lo ringrazierò mai abbastanza per quello che per me sta facendo. E quel bacio che l'altro giorno c'è stato tra noi, mi fa desiderare di baciarlo ancora.
«Allora va bene qui» dico io, guardandolo. «A parte Zayn non c'è nessuno che conosce questo posto, siamo al sicuro, Harry» lo rassicuro, posando una mano sulla sua spalla. I suoi ricci ondeggiano quando annuisce, posa la mano sulla mia e la afferra, baciandomi le nocche. Lo fa sempre quando vuole rassicurarmi, ha capito che questa situazione mi ha agitato più del previsto.
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Reading You [Larry Stylinson].
FanficHarry è un professore che insegna in una facoltà di lettere: è una persona curiosa, buona, pronto a tutto per far sì che i suoi studenti stiano bene nelle sue ore di lezione. Louis, invece, è il ragazzo apparentemente impossibile, dai mille problem...