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« Louis! Si può sapere dove mi stai trascinando! É quasi buio e ho freddo!» si lamentò Harry cercando di stare dietro al licantropo, nonostante il suo passo fosse veloce. Lo stava trascinando chissá dove tenendolo per un polso, aveva freddo e un pó paura. Sapeva di essere nei guai. Sapeva di averlo fatto arrabbiare, come al solito, ma non sapeva cosa aveva in mente Louis. E infatti ringhió letteralmente lanciandogli uno sguardo di fuoco.

« Ti sei di nuovo messo nei guai! Mi sono stancato, okay?! Ogni volta che giro le spalle, tu ti metti nei pasticci! E se non ci fossi stato io?! A quest'ora saresti in un fottuto dirupo, per cosa? E chi lo sa? Lo sai solo tu! Perchè fai così?» sbottò fermandosi di scatto, e girandosi completamente verso di lui.

Harry lo guardò in silenzio, prima di sospirare. 

« Non l'ho fatto apposta. Avevo visto una cosa e.. E non mi sono reso conto di essere così vicino al dirupo, altrimenti non mi ci sarei avvicinato, no? Non volevo farti preoccupare» sussurrò consapevole che lui l'avrebbe sentito bene.

« Non ti ho detto che l'hai fatto apposta! Ma non stai mai attento! Sei portato per il pericolo in modo esponenziale, te ne rendi conto?!»

«Io.. Lo so. Lo sai benissimo pure tu, però! Non è una sorpresa! Lo sono da sempre, mi hai conosciuto così! Stiamo insieme da due anni, perchè tiri fuori solo ora questo? E si può sapere perchè mi hai portato in mezzo al bosco?! Vuoi lasciarmi perchè sono imbranato? Un pò tardi, non trovi?» alzò la voce. Poi chiuse gli occhi e prese un respiro profondo, infine tornò a guardarlo. 

« Ti prometto che cercherò di non mettermi più nei guai, ma ti prego, potremmo risolvere tutto a casa? Non voglio lasciarti»lo supplicò avvicinandosi a Louis.

L'altro lo guardò aggrottando la fronte. Lo prese per un braccio avvicinandolo di scatto a sè, facendolo scontrare contro il suo petto.

« Che cazzo dici, uomo?! Lasciarti? Non ci avevo neanche pensato..» mormorò facendo una buffa smorfia.

«...E poi, di tutto quello che ho detto tu hai sentito qualcosa?! Cazzo, Harry, non ti libererai tanto facilmente di me, hai capito?! Come ti viene in mente una cosa del genere? Figurati se ti lascio»

Harry abbassò lo sguardo quasi sentendosi in colpa. 

« Ma si che ti ho sentito.... Solo che non ho capito che intenzioni hai, per impedirmi di fare casini»

Louis si aprì in un sorriso malizioso.

« Magari legarti al letto»

Harry lo guardò perplesso. 

« Ti piacerebbe, porco che non sei altro!» gli disse spingendolo, ma facendolo solo ridere.

Gli porse una mano che Harry prese immediatamente.

« Vieni con me, voglio chiederti una cosa, anche se continuerei volentieri a sgridarti» gli disse camminando. 

« Non sono più un ragazzino, Lou»

L'alfa lo ignorò e rilasciò un leggero ringhio, prima di portarlo davanti a una casa che Harry conosceva bene. 

A due piani, abbandonata, illuminata dai raggi del sole al tramonto, in mezzo al bosco.

Harry sapeva che quella era la casa dove Louis aveva perso la sua famiglia. Ma Harry amava quella casa. Non sapeva neanche lui perchè. 

Louis Lo fece sedere su quei gradini di legno leggermente instabili, e gli prese entrambe le mani nelle sue, calde e più piccole.

« Stiamo insieme ormai da un paio d'anni. E ne hai combinate tante. Ma così tante!» esclamò alzando gli occhi al cielo. Harry lo guardò perplesso.

« Hey, anche tu non sei un santo, mi hai portato qui per rinfacciarmi il mio modo d'essere?» borbottò mettendo su un broncio che Louis trovò bellissimo. Sorrise dolcemente, prima di attirare Harry contro di sè, e baciarlo con tutto l'amore che provava per lui. Gli infilò le dita fra i capelli, dietro il collo e lo attirò di più a sè, intensificando quel bacio che di casto aveva ben poco.

Si staccarono di poco solo perchè aveva un dannato bisogno di ossigeno.

« Wao» sussurrò Harry con il sorriso sulle labbra e gli occhi chiusi, a un paio di centimetri dal viso di Louis. Li univa ancora un filo sottile di saliva.

« Ti amo» gli disse Louis dandogli piccoli baci sulle labbra e poi su tutto il viso, facendo ridacchiare il riccio. Lo distese sugli scalini e gli baciò il collo. Harry lo accarezzò, con ancora il sorriso sulle labbra.

« E' questo che mi dovevi dire?»

Louis sospirò staccandosi dalla sua pelle.

« Anche»

« E cos'altro?» chiese curioso e impaziente. Si rimisero seduti composti, ma Louis riprese dinuovo le mani del riccio nelle sue.

« Tu sai benissimo che il mio lupo ha scelto te. E tu hai scelto me ed hai scelto lui. Ne abbiamo passate tante...»

Gli sorrise guardandolo negli occhi ricolmi di amore.

«... Tu sei mio, io sono tuo, lo sai. Ci apparteniamo e questo è inevitabile. Tu saresti mio comunque. E se fossi di un altro, ti farei mio eliminando l'ostacolo per averti, perchè tu mi appartieni. E' vero: ti metti sempre nei guai, e ti ci tolgo, ti salvo. Ma anche tu salvi me, quando io mi metto nei guai. Tu sei parte di me, e del mio branco, anche se non sei un lupo, ma sei il mio compagno. E qui arriva il punto: voglio che tutti sappiano che tu mi appartieni. Che tu sei mio. Quindi non voglio più aspettare. Ti chiederò una cosa, adesso, ma se tu mi dovessi dire di no, che non sei pronto, che non vuoi.. Va bene, lo accetterò, credo»

Louis sospirò.

« L'importante è che tu stia insieme a me, che stiamo uniti. Nient'altro mi importa. Perchè una vita senza di te io non la voglio. E sai come sono fatto: Mi comporterò sempre da stronzo, quello che sembra non fregarsene di niente e di nessuno. Ma non è così e solo tu lo sai. Sai come prendermi, sai come mi comporto, sai capirmi, anche senza parlare. Adesso ti farò una domanda. Ci sei?»gli chiese perplesso, vedendolo imbambolato con sguardo sognante.

« Si» sospirò estasiato da tutte quelle belle parole.

« Sicuro?»

« Si. E' solo che non sono abituato a sentirti dire tutte queste bellissime frasi messe insieme. Dammi un secondo per metabolizzare tutte le tue parole» gli disse piano, sempre con il sorriso sulle labbra.

Louis ridacchiò prima di baciarlo sulla punta del naso.

«Harry Styles, vuoi sposarmi?»

Il riccio gemette sorpreso e sgranò gli occhi sussultando leggermente sul posto, non aspettandoselo. Era allibito. Ok, quella sembrava una dichiarazione d'amore, e Louis non lo faceva sempre, anzi, era raro che lo facesse. 

« Cosa?» sussurrò.

« Ti ho chiesto se vuoi diventare mio marito, Harry... Stai respirando, dolcezza?» gli chiese perplesso, sfiorando un un dito le sue labbra.

« Penso... credo di si» mormorò

« Quindi? Vuoi sposarmi e diventare mio marito?»

Harry si aprì in un sorriso pieno di amore, gioia, felicità!

« Si. Si! Si si si!» urlò lasciandosi letteralmente a cavalcioni su Louis, il suo futuro marito, allacciandogli le braccia intorno al collo. Louis rise sentendosi felice.

Sequel - Il mio uomo è un lupo -  Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora