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Harry sospirò pesantemente, nonostante stesse dormendo, si girava e rigirava nel letto, non trovando pace. Stava facendo un incubo. Il suo respiro era accellerato, stava sudando.  Quando si lamentò ancora, più pesantemente, Louis si sveglió, guardandosi perplesso intorno. Spostò lo sguardo su Harry, lo vide sudato, e sembrava sofferente e spaventato.

« Ma che..»

Gli accarezzò piano la spalla mettendosi seduto.

« ...Harry» cercó di svegliarlo.

Lui si agitò ancor di più, sussurrando il nome di Louis, come in una preghiera o una supplica.
Lui lo guardó preoccupato. Allora cercó di svegliarlo con più convinzione.

« Harry!»

Il riccio si svegliò di soprassalto, sussultando pesantemente, sembrava dannatamente spaventato. Aveva gli occhi sbarrati. 

« Lou» sussurrò tremante. Lui lo prese su di sè, ed Harry ci si aggrappò mettendosi a cavalcioni sul suo bacino, e lo strinse forte, come se fosse la sua sola ancora di salvezza. Tremava come una foglia, poi scoppiò a piangere. Louis lo baciò sul collo e la spalla, cercando di consolarlo, passandogli una mano fra i capelli. 

« Era solo un incubo. Tranquillo, ci sono qui io...» cercó di calmarlo, sentendo il suo cuore battere fortissimo.

«.. Sei qui, fra le mie braccia»

Harry si allontanò quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi. Louis lo guardò preoccupato, allungandosi per prendere un fazzoletto sul suo comodino.

« Che stavi sognando, che ti ha fatto spaventare in questo modo?»

Gli tolse dal viso tutte quelle lacrime. Harry gli appoggiò la mano sul petto, all'altezza del cuore, aveva bisogno di calmarsi, di toccarlo, di sentire il suo calore. 

« Stavo.. Stavo correndo nel bosco... era buio. E qualcuno mi stava inseguendo, quasi sentivo il suo respiro sul collo. Poi ti ho visto davanti a me. Allora ti stavo per raggiugere. Ma poi qualcosa mi ha preso da dietro, bloccandomi, e.. »

« Ok ok, frena. Era solo un incubo. Stai tranquillo. Io sono qui, davanti a te. Puoi toccarmi...» disse prendendogli le mani e mettendole sulle proprie guance.

«... Puoi sentire il mio calore. Il mio cuore che batte»

« Era un incubo» mormorò Harry, cercando di autoconvincersi.

Louis annuì.

« Esatto.. ora stendiamoci, ti va? Non ti lascio, promesso»

Harry lo guardò solo per un attimo prima di annuire. Si stesero praticamente stando attaccati, poi Harry chiuse gli occhi e respirò l'odore del suo uomo, di suo marito, rilassandosi.

***

Harry si mise il cappuccio della felpa sulla testa, le cuffie alle orecchie, accese la musica e incominciò a correre lentamente lungo il sentiero del bosco.

Si era messo una tuta velocemente, e messe le scarpe da ginnastica uscì in fretta di casa.
Louis stava ancora dormendo, ma Harry gli mise piano sul cuscino una rosa rossa e un post-it con la frase: "Ti amo, vado a correre, ci vediamo dopo. XXX"

 Era ancora notte, tutto era ancora molto scuro, ma era quasi l'alba, quindi il cielo, piano piano, si stava schiarendo.  L'aria non era molto fredda quando incominciò a correre, ma non ci pensava neanche. 
Aveva di nuovo fatto quell'incubo, per la terza notte di seguito. Questo lo aveva fatto arrabbiare, perchè non capiva il motivo di quel sogno.

Dopo non sapeva più quanto tempo, si fermò per riprendere fiato quando sentì un rametto rompersi sotto il peso di qualcosa, alle sue spalle. Non era Louis. Non sentiva il suo profumo, non sentiva i brividi sulla schiena e la pelle d'oca. Si tolse le cuffie e le tenne in mano. 

« Ti conviene non farlo, se non vuoi avere mio marito e la sua furia contro, e fidati, non va mai per le leggere» disse drizzando la schiena. Poi si girò. Era una donna. Pallida, labbra rosso sangue, occhi neri come la pece, con i capelli legati, ma aveva degli artigli e i denti appuntiti. Era una vampira. 

« Tu, quindi sei il famoso marito di Louis Tomlinson, quel cane puzzolente» disse lei, appoggiata al tronco di un albero. 

« Non chiamare mio marito "Cane puzzolente", succhia sangue che non sei altro. Che cosa vuoi? Perchè sei qui? Non sai che lui potrebbe uccidervi?»

« Ho ordini precisi, devo prenderti»

Harry sorrise strafottente.

« Mio marito sarà il tuo peggiore incubo, te ne rendi conto? Dopo che si "occupa" di voi, vi induce a pregare di morire, quando viete talmente stupidi da sfidarlo.»

La vampira si tirò su le maniche della sua maglietta.

«Ti osserviamo da un pò,  ci hai anche visti un paio di volte, ma non hai capito che eravamo noi. Stavolta non ti verrá a salvare quel sacco di pulci. Preparati a morire» disse.
Harry buttò da parte le cuffie e il telefono, preparandosi a lottare contro quella vampira. Non era un licantropo, non era niente di sovrannaturale, solo un umano. Ma era un umano sposato con un licantropo, un'alfa. E quel licantropo gli aveva insegnato qualche tecnica di difesa personale, nel caso ce ne fosse stato bisogno, per fargli perdere tempo in attesa che Louis fosse corso da lui.

La vampira si avvicinò di corsa, mentre Harry la spingeva con tutta la forza che aveva e incominciarono a lottare, nonostante la vampira, presa di sprovvista, lo guardava perplessa.

« Devi solo pregare che mio marito non ti trovi» le disse, prima di urlare a squarciagola il nome di Louis, un paio di volte, sapendo che l'avrebbe sentito ma sperando che arrivasse lì il prima possibile.

La vampira urlò, e si accanì di nuovo contro di lui. Con un calcio ben assestato lo scaraventò contro un tronco di un albero, facendogli perdere il respiro per qualche secondo, e graffiandolo. Perse qualche goccia di sangue per l'impatto, e guardò la donna.

« Riderò, quando ti strapperá il cuore dal petto»

« Non vedo l'ora» disse lei sorridendo. Lo prese dal colletto della felpa e lo scaraventò contro un altro tronco, facendolo gemere dal dolore. Vide la vampira prendere un fazzoletto bianco e una benda nera. Si avvicinò a lui, che cercò di ribellarsi, e gli mise il fazzoletto sulla bocca per evitare che urlasse ancora e gli coprì gli occhi. Cercò di dimenarsi, quando sentì un qualcosa di affilato nel collo, poi non sentì più niente. Era intontito. Si sentiva solo trascinare per i polsi e graffiare sul terreno lungo tutta la schiena da qualcuno o qualcosa.

Sequel - Il mio uomo è un lupo -  Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora