Louis guardó Harry mettersi i jeans con rabbia, dandogli le spalle.
Il suo piccolo Harry era arrabbiato, se non infuriato, di nuovo.
Si erano ritrovati, appena svegli, per l'ennesima volta a distanza di poco tempo, a pochi centimetri di distanza. Erano totalmente avvinghiati, gambe a braccia.
Quella mattina Harry si era svegliato sul corpo di Louis che lo teneva stretto. E la stessa cosa Harry, che lo stringeva come farebbe un koala al suo eucalipto.
Per Louis era normale svegliarsi in quel modo, lo aveva sempre fatto. Con suo marito. Con il "vecchio" Harry. Ma per quel Harry no. E sopraffatto da ciò, aveva scansato malamente Louis, alzandosi dal letto e urlandogli contro. In quel momento l'alfa sentiva il suo cuore battere all'impazzata, ma non voleva leggere le sue emozioni, si rifiutava, avendo paura di sentire odio. Mentre da lui voleva solo amore.
« Perché ti stai vestendo? Dove vuoi andare, esattamente, senza di me?»
Harry si alzò e lo guardò dritto negli occhi.
« Me ne voglio andare da qui, da te! Ho bisogno di respirare. Ho bisogno di muovermi. E tu me lo impedisci! Mi impedisci di fare tutto! Ogni volta che dormiamo insieme, poi tu mi intrappoli! E quando vuoi portarmi fuori da qui, da questa casa, dopo giorni interi, che fai? Mi vuoi portare in città, dove potrei ferire qualcuno se non riuscissi a controllarmi, dove potrei incontrare qualcuno e non riconoscerlo! Vaffanculo Louis»
L'alfa perse la pazienza.
« Harry! Dove diavolo vorresti andare visto che non ti ricordi di niente e nessuno? Cerco solo di proteggerti, non lo vuoi capire?!»
« Non è stando rinchiuso fra quattro mura che mi proteggerai! La luna piena è passata, non sento più la sua influenza. Eppure tu vuoi tenermi al guinzaglio.»
Louis sospirò passandosi una mano fra i capelli, chiuse per un attimo gli occhi, poi li riaprì e lo guardò.
« Ti ho già spiegato perché dobbiamo andare in città. Dobbiamo fare la spesa, se vogliamo nutrirci. O vuoi cacciare?» gli chiese. Harry sospirò, spostando lo sguardo da lui.
« Non voglio andare in città» borbottò imbronciandosi. Louis sentì che tutta la rabbia che aveva provato in quel momento, si era sciolta come neve al sole. Non riusciva a rimanere in quel mood quando si trattava di lui. Si avvicinò piano ad Harry. Louis lo accarezzó sulla guancia attirando i suoi occhi versi nei suoi. Poi scese ad accarezzarlo sul collo. Harry sentì un brivido.
« Se ci sono io, con te, non perderai il controllo, e non ti succederà niente. Ma in cittá dobbiamo andarci, e tu verrai con me»
« Devo venire per forza pure io?»
« Io non ti lascio da solo, nè tantomeno con altri. Tu devi stare al mio fianco, vedi un pò tu»
« Non voglio tutti quei sguardi sconosciuti contro. Io.. non so... Stamattina, quando mi sono risvegliato ho avuto una specie di flash, non so come definirlo. E c'erano tante persone che mi guardavano. Non voglio che mi guardino. Voglio stare nel bosco. Qui mi sento al sicuro. A mio agio»
Louis lo guardò con un misto di sorpresa e felicitá.
« Incominci a ricordarti qualcosa... Bene. E stai tranquillo, il bosco é casa tua. Dobbiamo solo fare la spesa e torniamo subito a casa. É una bella giornata fuori, prendiamo qualcosa di pronto e mangiamo sotto il portico, ok? Che te ne pare come idea?»
Harry annuì piano.
« E va bene. Andiamo in cittá, lupo» borbottò sorpassandolo e uscendo dalla camera. Louis per un attimo rimase sorpreso sentendo quel nomignolo. E si convinse sempre di più che il suo Harry stava tornando, piano piano. Sospirò felice prima di prendere chiavi e il portafoglio. Lo raggiunse immediatamente, aprendogli lo sportello della macchina. Harry assottigliò lo sguardo e si sedette sul sedile.
STAI LEGGENDO
Sequel - Il mio uomo è un lupo - Larry Stylinson
RomanceHarry, diciannovenne, è innamorato di un lupo. E' innamorato di un Alpha. E' innamorato di Louis, un uomo di ventisei anni. Il loro incontro non è stato dei migliori, il loro conteggiamento non sembrava proprio un corteggiamento. Ma alla fine si...