Capitolo 3

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Libertà è dire alla gente ciò che non vuole ascoltare

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Buttai borsa e cappotto sul letto, tolsi la salopette e la maglia, misi una vecchia tuta sporca di vernice, legai i capelli e andai nella cameretta vicino al bagno.

Era una stanza piccolissima, tutta in bianco, con solo un divanetto bianco come arredamento.

Era il mio piccolo angolo di paradiso.. Dove potevo essere me stessa, essere libera e dare sfogo alla fantasia.

Mi avvicinai alla tela vicino alla finestra e toccai leggermente sui colori per verificare se erano asciutti, lo erano.
Presi il telefono e inviai un messaggio a Jaq dicendole che il suo ritratto era pronto.

Da: Jaq
Ti dispiace se vengo a prenderlo ora?? xx

A: Jaq
Certo che puoi, io sono nella stanzetta, sai la chiave di riserva dov'è.. Ti aspetto. xx

Presi una tela pulita, colori e iniziai a dipingere...

Un volto...

Feci altri tratti...

Benjamin...

Continuai a dipingere il volto di Benjamin mentre beveva il caffè, con gli occhi chiusi, le narici dilatate come per assaporare meglio il caffè usando sia l'olfatto che il gusto, mascella pronunciata e labbra socchiuse.
Le sopracciglia completamente rilassate e i capelli appena smossi con un tocco di mano.

Bussarono alla porta...

Quanto tempo è passato?

<Dal sono io...> disse Jaq entrando <Già all' op.. Oddio..> si bloccò appena vide quello che avevo dipinto..
<Cosa c'è Jaq? Non ti piace?> dissi allontanandomi dalla tela e appoggiando il pennello dietro l'orecchio.

<Ma che... È perfetto.. Benjamin giusto? Si nota dal tratto dolce delle labbra e dai capelli> disse mordicchiandosi un'unghia <Ora però voglio vedere il mio ritratto> disse correndo verso la finestra.

<Attenta.. Delicatamente..> andai dietro di lei e le presi il quadro, glielo mostrai.
<È perfetto... Tu hai un futuro tesoro.. Questo lo appendo in camera> disse riflettendo
<Aspetta che te lo incarto, altrimenti lo rovini.. > dissi prendendo la busta per i quadri.

<Del.. Devo chiederti un favore.. > disse andando verso il divanetto
<Andiamo giù.. Ne parliamo davanti a qualcosa da mangiare dai.. > dissi mentre mi toccavo lo stomaco che brontolava.

Jaq rise e scendemmo in cucina a prendere delle patatine.
<Dimmi.. >dissi con la bocca piena
<Mamma... Vorrebbe essere fatta un ritratto da te... Poi tratterete del prezzo da vicino... Se le piacerà proverà a farti inserire in qualche mostra e vedere i tuoi quadri.. > disse guardandosi le mani, io ero a bocca aperta
<Lo so! Le ho provato a dire che non doveva metterti pressione e cose del genere... Ma mi ha costretta a dirtelo.. > disse ancora più mortificata

<MA COSA STAI DICENDO!! È UNA COSA BELLISSIMA! > sbottai alzandomi dalla sedia
<Davvero Del?> disse Jaq con le lacrime agli occhi
<Ma certo.. Questa è un'opportunità che non si ripresenterà mai più.. > dissi abbracciandola

Parlammo un po' della scuola e del ritratto, mi avrebbe fatto sapere quando sarebbe venuta la mamma.
<E comunque domani mi parli dell appuntamento con Benjamin. Ce ne andiamo a mangiare fuori la sera e mi racconti tutto. TUTTO. > disse abbracciandomi.
<Va bene pazza... Domani ti racconto tutto.. Buona notte> dissi salutandola

Appena Jaq uscì ritornai nello studio, mi stesi sul divanetto e rimasi ad osservare il quadro di Benjamin.
Pensai alla giornata passata insieme, alle chiacchiere, a come pronunciava il mio nome..

Al solo pensiero dei brividi mi passarono lungo tutta la colonna vertebrale, la sua voce risuonò nelle orecchie pronunciando Delylah, il suo profumo mi invase le narici...
Era forte e dolce allo stesso tempo, un mix di odori che erano una dolce sinfonia per i miei sensori olfattivi.

Gli occhi si stavano appesantendo, ma i muscoli già mi avevano abbandonata...
Mi addormentai lì, sul divanetto, con pensando a tutto quello, che mi mandarono subito tra le braccia di Morfeo.





Ciao ragazzi! 🍃
Come va? Spero tutto bene
Mi raccomando se questo capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina ed un commento per supportarla!
Al prossimo capitolo!
Un bacionee 💋

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