Capitolo 2

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E quanto è amara, quando ti senti incompreso anche da chi ti dice che ti ama

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Le ore passarono velocemente, tra le chiacchiere e risate con Jaq.
Benjamin invece se ne stava sulle sue, anche se voleva conoscermi, era sempre solo.

Uscimmo da scuola, salutai Jaq e quando se ne andò via venne Benjamin.
<Hey Delylah.. Andiamo? >
Aveva scandito la parola, quasi ad assaporarlo lettera per lettera.
<Certo.. Andiamo.. > risposi ancora scossa dalle sensazioni precedenti.

Entrammo nel bar, e ci andammo a sedere al primo tavolo vicino ad un grande finestrone.
Rimasi a fissare fuori dalla finestra

Devo tenere ben impressa questa immagine.. Appena arrivo a casa la dipingo.. Chissà se quel tipo di verde si può riprodurre con le tempere..

E mentre ero assorta nei miei pensieri, girai di poco lo sguardo e vidi il riflesso di Benjamin che mi osservava, assorto anch'egli nei suoi pensieri.

<Delylah... Allora... Da dove arriva il tuo nome? > disse sorridente
<Beh..> mentre stavo per iniziare a parlare si avvicinò il cameriere per prendere le ordinazioni..

<Pronti per ordinare? > disse mentre sorrideva
Probabilmente nel suo io più interiore starà pensando a tutti i modi possibili per uccidere i clienti che lo irritano..

<Per me un caffè, grazie.. E tu?> disse poi rivolgendosi a me
<Oh.. Ehm... Io una tazza di thè caldo ai frutti di bosco con mezzo limone, grazie mille> dissi sorridendo imbarazzata.

Il cameriere prese nota, ci sorrise e andò via.

<Dicevi..?> disse Benjamin giocherellando con il telefono
<Ah.. Giusto.. Dicevo... Il mio nome viene dal Pakistan,  mia madre è nata lì, ha conosciuto mio padre che era italiano e lui l'ha portata qui.> dissi senza entrare troppo nel dettaglio

<Wow... Tua madre per andare via da lì doveva essere decisamente innamorata..> disse sorpreso, poi continuò <e tu? Sei mai stata lì? Nella terra di tua madre intendo.. >
<No.. Non ci sono mai stata.> dissi spostando lo sguardo verso l'esterno..

<Non ti chiederò il perché.. Tranquilla.. Quando ne vorrai parlare io sarò pronto ad ascoltarti.. > disse sorridendo.
Sorrisi e lo ringraziai mentalmente.

<Ora invece parlami un po' di te> dissi appoggiandomi allo schienale della sedia.
<Certo.. Dammi solo due minuti che devo chiamare un mio amico> disse andando verso il bagno con il telefono all orecchio.

Dopo un paio di minuti il cameriere portò il caffè ed il thè.
Misi mezza bustina di zucchero e iniziai a girare con il cucchiaino, appoggiai la testa sulla mano e iniziai a guardare la gente che passava..

C'erano coppie, coppie che litigavano, uomini con la valigetta che correvano per andare al lavoro, donne con carrozzini..

C'è molto movimento oggi...

<Hey.. Scusami se ci ho messo molto, ma il mio amico mi ha trattenuto..> disse grattandosi la nuca
<Tranquillo... Comunque.. Dicevi?> dissi imitandolo.
Ridemmo.

<Allora mia madre è australiana e mio padre italiano, la storia è piú o meno simile tranne per il fatto che... Mia madre venne in vacanza qui, e tramite un'amica conobbe mio padre> disse bevendo un po' di caffè

Ok cervello imprigiona anche questo..

Finimmo le nostre bevande, pagammo ed uscimmo dal bar.

<Be'.. È stato un bel pomeriggio.. Ti accompagnerei se avessi la macchina.. Mi dispiace.. >disse sorridendo imbarazzato
<Ma tranquillo.. Avrei comunque rifiutato per fare due passi a piedi.. > dissi sorridendo dolcemente
<Allora ci vediamo domani a lezione, Delylah> disse abbracciandomi
<Ciao Benjamin> dissi abbracciandolo.

Arrivata a casa, chiusi la porta, e andai in camera..







Ciao a tutti! 🍃
Ecco qui un nuovo capitolo!
Spero vi piaccia e che lasciate qualche stellina e qualche commento!
Un bacio e al prossimo capitolo! 💋

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