15 Capitolo

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1 ANNO E MEZZO PRIMA
( Festa di compleanno di Sam)

Durante le prime tre settimane settimane da che avevo comprato casa, Clary era rimasta a dormire un sacco di volte a casa mia. Quella sera saremmo dovuti andare al compleanno di Sam. Aveva deciso di festeggiare i suoi ventidue anni in una discoteca, prenotando una zona Vip per tutti gli invitati. Questa sua iniziativa prevedeva anche un numero illimitato di drink offerti dalla casa, come ringraziamento alla esordiente cifra spesa per il pacchetto vip. Molti suoi amici iniziarono ad ubriacarsi, io bevvi due bicchieri, ero un pó brillo ma pur sempre cosciente. Clary ne bevve tre e inzió a dare i numeri come al suo solito quando era ubriaca. Quella sera mi servì tutto l'autocontrollo del mondo per non saltarle addosso quando più tardi tornammo a casa mia. Aveva i lunghissimi capelli ondulati alzati in parte in una coda, il resto le cadeva liberamente sulla schiena e le arrivava leggermente sopra il sedere. Portava una maglietta aderente rossa abbastanza scollata e un jeans ad alta vita attillato ai piedi degli stivaletti neri con un pó di tacchetto. Si alzò dai divanetti della nostra aerea vip ed inziò a ballarmi intorno in modo molto provocante. Mi si sedette in braccio ed iniziò a baciarmi il collo, provocandomi una erezione istantanea. Fortunatamente era ubriaca e non se ne accorse. Tirai leggermente indietro la testa per impedirle di continuare a baciarmi in quel punto che ormai  era ricoperto dai segni del suo rossetto rosso. "-Hey Clary che stai facendo?" Eravamo ad un millimetro di distanza e avevo il cuore a mille che pompava a ritmo della musica house nel locale. Continuavo a fissare i suoi occhi, il suo viso e le sue labbra in attesa di una risposta. Ma lei inziò a sorridere senza rispondere mostrandomi i suoi denti perfetti, in quel momento non riuscì più a trattenermi. La desideravo da una vita, più di qualunque altra cosa e grazie all'alcol che avevo assunto mi lasciai trasportare dal momento e la baciai. Clary continuava a starmi in braccio e portò una mano sulla mia nuca per attirarmi di più a sé. Ed io lo presi come un'incoraggiamento. La baciai più intensamente, le nostre lingue si unirono mischiandosi l'odore dell'alcool che ognuno di noi aveva bevuto. Con una mano le cinsi la vita attirandola maggiormente a me e con l'altra le afferrai una coscia strizzandola. Non so per quanto tempo ci baciammo ma tutto si era fermato; non capivo più nulla, sentivo solo il sapore della sue labbra e il suo profumo che mi invadeva le narici, la musica mi giungeva come un suono ovattato. Qualsiasi bacio che avevo dato in vita mia, non ugualiava la perfezione di quell'istante. Non ero mai stato così preso da qualcuno da dimenticarmi il mondo intero. Fui riportato alla realtà non appena aprì gli occhi e mi ritrovai un Sam sbiancato a fissarci. "-Alec ma che cosa...?" Clary si stacco da me guardandomi un secondo negli occhi prima di salire sul tavolo e ballare come una scatenata. Aveva le labbra gonfie per i lunghi baci che c'eravamo scambiati. Io avevo ancora il cuore che pompava il sangue alla velocità della luce. Sam mi afferrò per un braccio portandomi in disparte.
"-Alec sai cos'hai fatto?" Scossi la testa, prendendo un bicchiere d'acqua dal tavolino vicino, erano passate più di tre ore dai drink che avevo bevuto perciò non ero più così tanto brillo. "-Hai baciato Clary, lei è ubriaca e il giorno dopo se ne dimenticherà e tu finirai per starci male ancora, sei un masochista fattelo proprio dire."
"-No, ti prometto che domani le parlerò, le dirò tutto del bacio e di quello che ha significato per me. Non ho mai desiderato una ragazza così in vita mia, Sam, c'è sempre stata solo lei, dopo oggi non riusciró mai a provare nulla per nessun'altra." Il mio amico mi fece cenno di girarmi e un tizio di cui non ricordavo il nome stava ballando con Clary vicino al tavolo. In un nano secondo ero già lí tra loro due. "-Amico, lei è qui con me!" "-Scusami Wane non pensavo fosse qui con te, in quel senso."
Presi per mano Clary e facendo cenno a Sam gli feci capire che saremmo andati via. Una volta arrivati a casa mia, Clary mi si avvicinó nuovamente, riuscivo a sentire il suo respiro caldo sul viso talmente era vicina. Era così bella che non riuscivo a smettere di guardarla.
"-Alec, ho sonno." Disse bisbigliandomi all'orecchio con una tonalità molto bassa e sensuale tanto che mi si rizzarono i peli delle braccia.
"-Puoi dormire qui stanotte, così se ti servirà una mano con il dopo sbronza ci sarò io."
Le dissi facendola sedere sul letto. Annuì continuando a guardarmi negli occhi. Mi sbottonai la camicia per mettermi il pigiama e con la coda dell'occhio vidi Clary imitarmi sfilandosi il maglioncino rosso. Anche nel buio della stanza riuscii a vedere il suo reggiseno di pizzo rosso. Respirai affannosamente cercando di non pensarci. Mi precipitai all'aramadio e presi una giacca blu con le maniche bianche e la chiusura a scatto. Non potevo dormire con lei nel mio letto sapendola solo in reggiseno, non dopo quel bacio lunghissimo che c'eravamo scambiati nel locale. La aiutai ad infilare la giacca cercando di guardarla negli occhi il più possibile e dopo la coprii.
"-Puoi sfilati i jeans adesso, la mia giacca è abbastanza lunga da farti da camicia da notte." Lei eseguì ciò che le avevo detto sfilandosi i pantaloni da sotto il piumone e poi li
gettò per terra. Mi tolsi i jeans e andai dall'altra parte del comodino a prendere il mio pigiama, sentivo i  suoi occhi che mi seguivano ad ogni spostamento. Mi rintanai in bagno per temporeggiare e ci rimasi dieci minuti. Mi fissavo allo specchio, con il respiro affannato, non riuscivo a togliermi della testa il suo viso così vicino al mio, il sapore delle sue labbra e la pressione della sua mano sulla mia nuca. Il mio cuore non riusciva a darsi pace. Batteva all'impazzata e continuò a battere così per tutta la notte mentre la tenevo stretta a me, finché non mi addormentai. Il mattino dopo Clary era già sveglia quando aprì gli occhi. Mi stava guardando, non avevo mai avuto un risveglio più dolce di quello.

"-Hey

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"-Hey."
"-Hey." Inspirai stiracchiandomi. "-Alec scusami tanto per ieri sera, non dovevo bere, avrò sicuramente combinato qualche macello."
"-Non è giusto che tu che sei il mio migliore amico debba farmi ogni volta da baby sitter quando mi ubriaco." "-Non ricordi proprio nulla di quello che è successo ieri sera?"
Io continuavo a rivivere come un flash back tutto ciò che era accaduto la sera prima. Scosse la testa.
"-Hai bevuto molto e poi hai iniziato a ballarmi intorno in modo molto procante e ..."
"-No, oddio...davvero scusami mi vergogno troppo! Fai come se non fosse successo nulla okay?"
"-Ma non devi vergognarti Clary cioè a me non dispiaceva..."
"-Sei troppo buono con me, non ti preoccupare non mi ubriacherò più, non c'è bisogno che fingi che ti piaccia il comportamento che ho da ubriaca per compiacermi. Adesso vado a casa mia a farmi una doccia, così mi cambio  ci vediamo a pranzo? Mangio da te. Posso tenere la tua giacca? È così comoda, poi te la restiruirò promesso." Indossò velocemente i jeans e le scarpe poi uscì da casa mia facendo un occhiolino e lasciandomi da solo ad autoriempirmi di parlacce.

Poco dopo squillò il telefono, lo presi immediamente, sperando che fosse Clary e che magicamente si fosse ricordata dalla sera prima ma lessi il nome di Sam sul display.
Aspettai fino all'ultimo squillo per rispondere, sapevo già ciò che il mio migliore amico mi avrebbe detto.
"-Bé? Le hai palato?" Per risposta feci solamente un lamento.
"-Sei proprio un coglione Wane."
"-Lo so!"

Non capiva che l'amavo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora