Siamo Uguali

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Ascoltate "Siamo Uguali" di Lorenzo Fragola durante la lettura. Vi regalo un Jeremy Renner formato regalo se lo fate (questa è per te Vittoria😏)

Sharlene Johnson sospirò stropicciandosi le mani con nervosismo, imponendosi di non guardare neanche i piedi di Robert che le stava accanto mentre le accarezzava piano la schiena.
-Perché sei così schiva?
Non voleva parlare, eppure una parte di lei voleva conversare eccome.
Dentro di lei accadde una cosa strana quanto unica e irripetibile, esitò nel usare la sua timidezza. Si sentì più calda, il cuore estratto dal ghiaccio. Scappava dagli sguardi di quei due occhioni ma ora, che non aveva via d'uscita, sentiva ogni parte di lei andare contro il cuore e la testa per lasciarla parlare una buona volta, forse per evitare di farsi ancora più male. Per una volta non si parlava di cervello e istinto, ma di lei. Nessun esercito che andava incontro al proprio nemico, solo Sharlene Johnson. Dopotutto senza che lei se ne accorgesse Rob aveva scavato con le unghie pur di tirarla fuori dalla bara in cui era destinata a morire restando vittima della sua timidezza. È facile dire che il cuore e il cervello si fanno la guerra sempre, ma se fosse l'essere umano per una volta a ribellarsi a questi due leader incapaci di collaborare? Se si lasciasse inseguire dagli sguardi dell'attore?
Perché noi non siamo il cuore o la testa, noi siamo umani ed è sorprendente scoprire che alla fine lo siamo tutti.
Osò, si gettò, rischiò per la prima volta pur di non perdere l'occasione di essere padrona di se stessa. Combatté ad occhi chiusi quella guerra lampo contro le due famoso metà protagoniste di miliardi di storie incomprese.
Si lasciò trasportare da se stessa in un posto che gli altri non sanno, oltre l'argento del deserto c'era la forza che aveva sempre sognato di possedere. Tutto ciò scatenato dal semplice contatto delle mani di Robert contro la sua esile schiena che sembrava spezzarsi anche sotto una carezza.
Una nuova lei si forgiò nel suo sguardo verde deciso.
Inutile dare retta al cuore e al cervello, contare solo su se stessi e alzarsi per credere più fortemente in se stessi. Una rivoluzione la travolse tutta d'un fiato, ignorare il cambiamento era impossibile.
Si girò senza timore alcuno, inciampando negli occhi scuri di Downey.
-Ero schiva perché odiavo le persone, mi chiudevo in me stessa e mi illudevo che la timidezza fosse capace di comandarmi.
-Eri?
-Non lo sono più adesso, tutto grazie a te.
Sharlene iniziò a sperimentare quella rivoluzione, allacciando le braccia attorno al collo di Robert e affondando la testa nel suo petto, inspirando il profumo di colonia.
Sentiva questa felicità esplosa nel cuore, solo al semplice suono del cuore che batteva contro il suo.
Tuttavia restò delusa e sorpresa sentendo le mani di Rob afferrarle il viso per guardarla dritto negli occhi.
-È una maschera questa?
Sharlene sorrise spontaneamente, la sincerità andava dimostrata con pochi gesti.
L'attore la scrutò attentamente per dieci minuti, cercando anche un frammento di maschera rimasto attaccato al suo viso giovanile, ma quello che vide fu solo un bellissimo sorriso.
Proprio quando la ragazza iniziò a preoccuparsi sentì due braccia muscolose stritolarla affettuosamente, facendola aderire al corpo tonico di Robert. Sharlene sorrise allegra sulla sua spalla, avvolgendogli le spalle più che poteva. Si trovò seduta a cavalcioni sopra di lui, pericolosamente vicina al cavallo dei pantaloni. Si staccò per guardarlo e vide il desiderio iniziare a bruciargli le iridi. Si sentiva ipnotizzata da quei due occhi e da quel sorriso.
Le mani di Robert si posarono delicatamente sulla base della schiena, spingendola verso di se.
-Sono solo una ragazzina.
Mormorò lei senza mai smettere di fare l'amore con gli occhi. Questa volta sentiva che lasciarsi andare era l'unica via per capire se fare la cosa giusta o meno.
-No, sei la mia ragazzina.
Rispose lui con voce roca e illegalmente sensuale, un brivido che contagiò ogni parte del corpo di Sharlene. Robert avvicinò lentamente il viso a quello pulito di lei, strofinando la punta del naso contro quella della Johnson.
Respirò ancora due volte sulle sue labbra prima di riempire l'ossigeno di piccoli baci su quelle labbra piccole e rimaste sigillate troppo a lungo. Sharlene sentì che l'inesperienza per non aver mai baciato nessuno iniziò a farsi sentire.
Imitò il movimento delle labbra di Robert, riuscendo in una brutta coppia dell'amore che quelle labbra le stavano donando. Downey sorrise sentendola così impacciata nel tentare di seguirlo, così lasciò che la guidasse verso le stelle.
Iniziò a succhiarle il labbro inferiore, aprendosi un varco per infilare la lingua dentro il palato di Sharlene.
Percorse con calma la corona dei denti, tuffandosi a capofitto sulla lingua della ragazza che trepidante aspettava di essere abbracciata. Le strappò un gemito quando la fece sedere sul cavallo dei pantaloni, il suo desiderio di farla sua sempre più evidente.
Sharlene lasciò condurre i giochi a lui.
Robert iniziò ad infilare le mani sotto la maglietta di lei, carezzandole la pelle diafana fino a farla rabbrividire. Salì sempre più su, soffiando riverente sul collo fragile e riempiendolo di baci roventi di passione.
Le sfilò l'indumento con grazia, iniziando a palparle i seni con foga per causa dell'eccitazione.
Sharlene era sbarcata in paradiso, in un applauso di stelle dove tutto è straordinario. Non esisteva felicità più grande di quel donarsi a vicenda.
Si spogliarono assaggiandosi finché Robert non l'afferrò per i fianchi per farla scivolare sotto la sua figura, iniziando a strusciarsi contro di lei per farle capire le sue intenzioni.
-Io non ho mai...
Iniziò Sharlene trovandosi scomodamente a disagio e impaurita per ciò che stava per accadere anche se dentro di lei sentiva di volerlo più di tutto al mondo.
Maggie le sorrideva da lassù,
-Farò piano, fidati.
Le sussurrò all'orecchio prima di entrare piano e quasi impercettibilmente dentro di lei, sentendola morbida e calda. Sharlene sentì una fitta la basso ventre farle stringere i denti non appena Robert sprofondò di più in lei.
Le baciò la fronte rassicurante.
-Guardami.
Ubbidì e si concentrò su quei due fari scuri aperti su di lei, riducendo il suo campo visivo solo ed esclusivamente a quei due specchi del mondo che Robert vedeva.
Non si accorse neanche che aveva iniziato a spingere dentro di lei, il piacere iniziava a farsi sentire. Si aggrappò alle sue spalle tese e con il bacino iniziò a seguirlo, facendo aumentare il ritmo mentre non riusciva a trattenere dei gridolini di piacere. Robert non la smetteva di sussurrarle parole dolci mentre le sue mani toccavano tutto.
-È da quando ho deciso di aiutarti che mi sono innamorato di te Sharlene, per me non sei una semplice ragazzina, sei una donna. Una rara meraviglia.
Lei mai avrebbe immaginato che la giornata potesse finire in quel modo.
Fu doveroso lasciar uscire ciò che pensava senza freni.
-Io ti ho amato dal primo giorno in cui ti ho visto, solo la mia timidezza mi impediva di accorgermene.
Il cervello fu il primo a cercare di liberarsi dalle catene.
-Ma tua moglie?
Rise.
-Secondo te perché non è qui con me?
Sharlene si ammutolì, sentendosi in colpa per aver rovinato due persone che si amavano, ma Robert la lesse dentro e la rassicurò.
-Non hai rovinato un bel niente Sharly.
Mormorò lui, le ultime due spinte che rasentavano la violenza scatenarono l'apice del piacere dentro di loro che sfiniti si abbracciarono per convincersi di essere davvero lì.
Robert le accarezzò la testa, mordendole sensuale la guancia per farla ridere.
-Sai perché ti ho amato dal primo giorno?
Disse lei.
La curiosità luccicò infondo ai due occhi nocciola.
-Dillo amore mio, dillo e giuro che non ti lascerò mai più scappare.
Sorrise.
-Perché siamo uguali.

*io con i miei discorsi vi facevo credere che mancava ancora molto alla fine eh? Beh, sinceramente voglio finirla qua con questa ff per riordinare le bozze in cantiere e riprendere la Adlock che finirà in pochi giorni per poi scegliere quale storia pescare tra le bozze. Io vi ringrazio signori, è sempre un piacere. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Alla prossima storia.

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