Tutta la squadra era sparpagliata davanti al mega jet privato che doveva scortarli fino a New York per poi stanziarsi nella super villa con talmente tante stanze da riuscire ad ospitare tutti loro e le loro attrezzature.
Sharlene Johnson stava in fila aspettando di salire dentro l'aereo, non riusciva a guardare davanti a se poiché davanti a lei c'era un uomo altissimo e la sua schiena le copriva la visuale.
Cercando di non pensare alla nottata precedente che era stata un vero inferno, riuscì a salire nel lusso più totale e una hostess l'accompagnò in una sorta di suite dove c'erano solamente due sedili.
Lasciò la sua valigia non appena la hostess uscì, gettandosi sul comodo sedile che si poteva trasformare in un letto o qualunque altra cosa.
Sospirò.
La tendina dove chiunque poteva entrare si spalancò e un uomo con addosso una maglia nera, pantaloni a cavallo basso e cappellino con la visiera le si sedette di fianco.
-Ecco qua la regista.
Sorrise lui, togliendosi il cappellino e rivelando le guance leggermente rosse, e non per l'imbarazzo. Robert aprì come se niente fosse uno scomparto tra di loro, tirando fuori una bottiglia di champagne e due bicchieri di cristallo.
Si versò il liquido dorato.
-Vuoi?
Sharlene tratteneva a stento il respiro, non capiva perché lui stava lì con lei dopo averla lasciata sola la sera prima. Dopotutto se lo meritava la ragazza per il suo carattere ma nonostante tutto Rob era ancora lì, ancora al suo fianco. Scosse la testa e si sistemò meglio sul sedile, appiccicandosi al finestrino per non avere contatto con lui. Stava sbagliando, ma proprio non ci riusciva. Ignorò i numerosi bicchieri di champagne che l'attore stava bevendo, sentendo la paura crescerle dentro quando si alzò a chiamare un addetto per fare chiudere a chiave il loro scompartimento, aggiungendo uno sbiascicato "ci sarà da divertirsi."
La ragazza si sentì in trappola quando Robert ricadde pesantemente di fianco a lei, afferrando l'ennesimo bicchiere. Uno sprazzo di coraggio e di dignità balenò dentro Sharlene, permettendole di afferrare il polso di Downey e strappargli via il bicchiere e chiuderlo assieme alla bottiglia dentro il cassetto.
-Basta così.
Sentenziò lei, trovando la forza di guardarlo negli occhi.
Robert sorrise e con uno scatto le afferrò il viso, avvicinandola alle sue labbra mentre l'alcol iniziava a girare dentro di lui.*scherzavo, anche oggi sono riuscita a scroccare il Wi-Fi dal mio amico quindi beccatevi questo capitolo. È un po' campato per aria, ma sono stanchissima. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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Siamo Uguali
RomanceSharlene Johnson è una giovane regista alle prime armi ma con un immenso talento, per questo le affidano la creazione di un film popolato dai migliori di Hollywood, tra cui il suo idolo. Sharlene ha un grosso problema: odia le persone. Nessuno riesc...