Sharlene Johnson era in aereo, stava volando nei cieli verso la destinazione più bella.
Sua sorella Maggie in effetti era stata avvisata da Herbert e quando vide la felicità scorrere negli occhi neri della sua sorellona Sharlene si convinse a lasciarla sola per un po'.
-Riuscirò a sconfiggerlo, non ti preoccupare. Tu vai e divertiti.
Le aveva detto con un sorriso bellissimo stampato sulle labbra.
Guardava fuori dal finestrino e pensava a tutto e a niente. Pensava alla sua C3 che si era portata con se cercando una compagnia aerea che effettuava anche trasporto di automobili, pensava all'eterna bellezza delle nuvole che venivano trafitte dal muso dell'aereo, pensava a cosa fare una volta atterrata in America.
Lei aveva solo il suo accento inglese e doveva lavorare con degli americani, ma le andava bene così perché comunque stava per lavorare ad un film serio.
A volte davvero si chiedeva quanti anni avesse.
Si sentiva vecchia dentro e giovane d'aspetto.
Passò il viaggio con la bocca sigillata, senza mangiare nulla, completamente immersa nel suo mondo fatto di piccole cose ma indispensabili alla sua sopravvivenza.
A volte si diceva che lei non conosceva nulla del mondo, che aveva ancora tutto da imparare.
Però si buttava nel vuoto quando valeva la pena farlo.
Non appena l'aereo atterrò e le hostess fecero scendere i passeggeri, Sharlene si trovò dentro quella miscela di persone odiose che non sanno dove vanno e spingono per affrettarsi, innervosendo tutti gli altri.
Sentiva il respiro mancarle quando era schiacciata fra quelle spalle. Nonostante tutte le seccature delle persone riuscì a recuperare il bagaglio e tutto il resto, provando un enorme sconforto nel sentirsi sola in mezzo a quelle persone che correvano di qua e di la, abbracciavano dei vecchi amici e lei, invece, guardava in ogni dove pur di vedere il suo uomo.
La smorfia di chi non è a suo agio in compagnia presente sul suo viso angelico.
Si sedette su una panchina rimanendo con le mani in mano mentre il classico tremolio al cuore la faceva rattristire.
Forse Mr Price le aveva fatto uno scherzo per togliersela dalle scatole una volta per tutte, forse Maggie era davvero felice di vederla andare via per lasciarla in pace, forse il suo essere esasperatamente gentile, silenziosa, timida e ingenua aveva stufato.
Le ore passavano e lo stomaco brontolava, ma Sharlene non sapeva dove andare così uscì semplicemente dall'aeroporto per respirare l'aria elettrizzante di Los Angeles che le dava il benvenuto.
Taxi, persone vestite solo di canotta e pantaloncini, poliziotti, macchine enormi.
Si ricordò di avere la sua C3 nel parcheggio dell'aeroporto e così corse a riprendersela, confermando al tizio della sicurezza di essere la padrona della macchina per poi salire a bordo della sua piccola freccia rossa e bianca.
Conosceva il codice stradale americano e il suo volante non era a destra come gli inglesi, era a sinistra perché lei si trovava meglio guidando come il resto del mondo.
L'uomo non c'era, quindi, dove andare?
Guardò le vie, accendendo Google Maps ma non appena si ricordò di non aver ricevuto alcuna indicazione iniziò a preoccuparsi.
Svoltò in una via secondaria, parcheggiando davanti ad uno Starbucks che tanto amava.
Scese dalla macchina e infilò le mani nel portafoglio, tirando fuori solo sterline e nessun dollaro.
Sospirò esasperata, ricordandosi che doveva cambiare la moneta. Troppe cose che si era dimenticata, la felicità aveva offuscato la sua peculiarità nel preparare un viaggio con precisione.
Si lasciò cadere su di una panchina davanti al negozio, appoggiando il mento sulle mani per cercare di scacciare via le lacrime, fissando senza un motivo la sua Citroën.
Le persone passavano.
Che casino.
Affondò il viso nelle mani in un gesto al limite del panico più totale, quando una voce calda, dolce ma allo stesso tempo leggermente profonda la ridestò.
-Sei tu Sharlene Johnson?
Alzò il viso, rischiando l'infarto.
-Tu?*non lo sto neanche a dire che sono stanca ma puntualmente scrivo per aggiornare, è più forte di me. Io continuo a guardare nelle mie bozze la ff su Spidey pronta per essere scritta e muoio dalla voglia di iniziarla perché sarà al limite dei colpi di schiena la trama. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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Siamo Uguali
RomanceSharlene Johnson è una giovane regista alle prime armi ma con un immenso talento, per questo le affidano la creazione di un film popolato dai migliori di Hollywood, tra cui il suo idolo. Sharlene ha un grosso problema: odia le persone. Nessuno riesc...