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ho messo mesi per scrivere questo capitolo in cui non succede niente quindi  vi prego di dirmi con tutta la sincerità che avete quanto vi è piaciuto e cosa c'è da migliorare
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Quando poi tornarono in città la situazione cambiò.
Lydia sentiva che qualcosa era cambiato e che la storia di Stiles non quadrava, per quanto lei si fidasse di lui.

Quella lettera era stato per lei come infilare due dita in una ferita ancora fresca e spingere fino a che si poteva.
Doloroso da togliere il respiro.
Ma non ci poteva fare niente e quindi se ne faceva una ragione, doveva solo andare avanti.

Molto spesso in quegli ultimi giorni Lydia si ritrovava a casa di Stiles per studiare, le piaceva.
Faceva finta di non aver capito qualcosa per farsela spiegare da lui con quel modo divertente e unico che lei amava.
Erano tutte sciocchezze, Stiles lo sapeva che lei le capiva benissimo, ma stava al gioco.
Gli piaceva trovarsela per casa.

- Perchè non hai ancora levato tutto dalla lavagna?

Esordì così Lydia rompendo il silenzio che c'era mentre facevano gli esercizi di Algebra.
Stiles osservò la lavagna come se potesse parlargli e rispondere a tutte quelle domande a cui lui, invece, non riusciva.
Quei fili rossi si intrecciavano collegando persone a luoghi, mostri a leggende. Collegavano la vita di tutti loro a qualcosa o a qualcuno.

Alcune volte Stiles ci pensava.
A chi o che cosa era collegata l'altra estremità del suo filo rosso?
Gli piaceva pensare che fosse collegato a Lydia, ad una loro casa molto semplice e ad un ufficio del FBI.
Non sarebbe stato male come futuro.
Ma poi guardava quella ragazza che gli stava davanti, guardava quel sorriso che gli piaceva tanto e tutti i suoi programmi per il futuro si rompevano in mille pezzi.
Possibile che non fosse lei? Più che possibile, si rispondeva subito.

Fin da piccolo gli piaceva pensare a questa leggenda del filo rosso. Sapeva che ogni persona era destinata a qualcuno e che prima o poi si sarebbero incontrati.
Ma se davvero l'altra sua parte del filo rosso ce lo aveva Lydia lei sarebbe mai andata via con lui? Si sarebbe abituata alle sue stranezze e alla sua agitazione? Si sarebbe abituata alla sua costante diffidenza nelle persone senza avere neanche il bisogno di conoscerle?

I suoi pensieri andavano troppo veloci come al solito e ancora non aveva risposto a Lydia.

- Non lo so il perchè. Potrebbe sempre servire

Le fece un mezzo sorriso e la guardò come se potesse perderla in qualsiasi momento, memorizzò ogni piccola parte del suo viso e poi, per non far arrivare il silenzio imbarazzante, chiese alla ragazza come aveva risolto quell'esercizio.

Passarono tutto il pomeriggio tra compiti, risate e tazze di thè.
Ogni tanto c'era un momento di sguardi intensi, mani che si sfioravano di proposito ma fecendo finta del contrario. Momenti che tutti e due bramavano come aria per chi affoga.

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Salve a tutti!
Come vedete dopo un'enorme pausa sono tornata. Vi ringrazio ma soprattutto ringrazio la ragazza che mi sostiene da sempre e che si è fatta, probabilmente, del sangue marcio solo per me. Non la nomino perchè non so se lei voglia ma so che sa che sto parlando di lei ♡
Ci ho messo mesi per scrivere questo capitolo in cui non succede niente quindi  vi prego di dirmi con tutta la sincerità che avete quanto vi è piaciuto e cosa c'è da migliorare

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