Non riusciva a trovare pace, quei demoni stavano tornando di nuovo, ancora una volta. Era da poco arrivata a casa e si sentiva malissimo, era in uno stato confusionario da cui non sapeva uscire. D'istinto portó entrambe le mani sulla testa, cercava in qualche modo di far uscire quei brutti pensieri dalla sua mente, ci stava provando, ma i risultati erano sempre quelli. Provó a tirarsi i capelli, ma invano..non cambió nulla...
"Se provo più dolore, forse..riuscirò a far uscire questi demoni..mi stanno uccidendo, sto impazzendo, non ne posso più..non riesco a controllarli..sento di star perdendo la ragione...se non l'ho già persa..."-disse Ilaria a nessuno.
Parlava da sola, non capiva perché quel giorno non ci fosse nessuno a casa, era la fine di ottobre e ancora una volta, era da sola.
Poteva anche uccidersi, non se ne sarebbe accorto nessuno, nella sua disperazione poteva fare di tutto, ma nonostante non fosse lucida si lasció sprofondare in quel gradino di casa che aveva davanti, piangendo a dirotto, voleva gridare ma le mancava la voce..pure lei l'aveva abbandonata...
È difficile dire con esattezza le ore che passó in quello stato, ma sono davvero tante, peró almeno questa volta ci fu una cosa bella.Aveva sognato, ci era riuscita.
È come se quel sogno tornasse solo quando lei stava male, ogni volta che perdeva completamente la speranza (cioè sempre) quel sogno ritornava.
Anzi, lui ritornava.
Quel pomeriggio ebbe la possibilità di parlargli, finalmente!
Aveva sperato quel momento ormai da due giorni, voleva togliersi quella curiosità che la stava divorando, sapere il suo misterioso nome.Ilaria:"Só che mi senti, lo percepisco, non chiedermi come, ma só che ci sei."
Lui:"Vedo che vai acquistando sicurezza a parlare con me, non mi reputi più non reale?"
Ilaria:"Certo che sì, io lo só che non sei reale, ma só anche di essere matta, quindi penso che vada bene."
Lui:"Non sei matta, sei la ragazza più lucida che io conosca."
Ilaria:"Devo prenderlo come un complimento?
Seriamente, mi hai detto che io sono lucida? Ahaha, mi sa che allora non hai mai conosciuto delle ragazze normali, perché fidati che io non lo sono."
Lui:"Non ti dó ragione, ma ti lascio vincere, per questa volta.."
Ilaria:"Si certo, hai ragione tu, lasciamo stare. Prima che tu sparisca di nuovo, devo farti una domanda."
Lui:"Io non sono mai sparito, sei tu che lo pensi, ci sono sempre stato, solo che adesso mi sogni più spesso, perché ti manco."
Ilaria:"Vuoi farmi ridere, oggi? Tu non esisti, se prima ti ho detto che sono matta, non significa che puoi burlarti di me."
Lui:"Infatti non lo sto facendo, dico solo che sono reale, sei tu che pensi il contrario.."
Ilaria:"Senti, chiunque tu sia, un'anima, un fantasma, un demone o un'ombra vagante, devi uscire dalla mia testa, perché io non ne posso più e comunque sia prima ti avevo detto che dovevo farti una domanda, posso o no?"
Lui:"Non posso uscire dalla tua testa, sono legato o meglio siamo legati e comunque scusami per aver ignorato la tua domanda, dimmi pure."
Ilaria:"Ma cosa vai dicendo? Legati a cosa? All'inferno? Só che ci andró, non è una novità questa, la mia domanda è qual'è il tuo nome?"
Lui:"Perché questa domanda?"
Ilaria:"Che significa perchè questa domanda? È una domanda come le altre, non vedo quale sia il problema, non farmi distrarre e rispondimi."
Lui:"Non posso.."
Ilaria:"Non puoi che cosa? Ovvio che puoi rispondermi!"
Lui:"No davvero, non posso rispondere a questa tua domanda.."
Ilaria:"Per quale motivo?"
Lui:"Per un motivo che conosci.."
Ilaria:"Conosco, cosa? Ma vuoi farmi ammattire?"
Lui:"Lo conosci punto e basta, non posso dirti nient'altro.."
Ilaria:"Per favore, rispondimi, te ne prego.."
Lui:"Ti risponderei se potessi.."
Ilaria:"E allora spiegami cosa te lo impedisce."
Lui:"Non capiresti.."
Ilaria:"Certo ora usi la mia frase! Sono io quella che la dice in continuazione, perché non riesce a capirmi nessuno, appunto perché sono sempre io quella che capisco gli altri! Quindi non venire a dirmi questa frase, perché davvero con me, non ha senso."
Lui:"Come hai fatto..in così poco tempo a farti spazio? Per entrarmi dentro?"
Ilaria:"Potrei farti la stessa domanda, non ti pare? Ma stai cercando di farmi distrarre lo capisco ma, non ci riuscirai."
Lui:"Va bene.."
Ilaria:"Va bene cosa? Mi dirai qual'è il tuo nome?"
Lui:"Forse.."
Ilaria:"Basta con queste parole sospese, dimmelo e basta."
Lui:"Il mio nome è G...."E fu così che Ilaria si mise ad urlare come una matta, perché sua madre la stava scuotendo da tutte le parti per farla svegliare e quando fu sveglia il caos più totale.
Cominció a correre avanti e indietro per tutta la casa, per una volta tanto che stava riuscendo a farsi rivelare il suo nome, era finita male, era quella la sua frustrazione, troppa forse, tanto è vero che si mise ad urlare di nuovo senza più smettere, stranamente adesso la voce gli era ritornata, chissà perché..Peró ad un certo punto si fermó è cercó di ricordare le sue ultime parole..per ragionarci un pó sopra..
"L'iniziale peró l'ha detta, l'ho sentita, era..mamma mia non la ricordo..pensa Ilaria, pensa..uhm forse la C? No, non mi sembra sia quella, un momento..aspetta ha detto la G! Si è quella la lettera! La G! C'è l'ho fatta sono riuscita a ricordarla, ma che me ne faccio? Ci sono infiniti nomi con la G..puó essere che si chiami "Giuseppe, Gianfranco, Giacomo, Giulio, Giancarlo." Aspetta, cosa? Ho detto Giancarlo, Giancarlo! Quel Giancarlo, l'amico di mia cugina, si ecco, devo chiamarla all'istante!"
E sua madre che ancora la guardava con occhi sgranati, pensava sicuramente che sua figlia avesse perso la testa, tutto quel discorso che ha fatto non si era nemmeno accorta di averlo detto ad alta voce, a quanto pare non riusciva neanche più a controllare la sua voce, oltre ai pensieri e ai sogni.. soprattutto quelli..!
Prese subito il cellulare e compose il numero di sua cugina, dato che lo conosceva a memoria, squillava e squillava ma di sua cugina nessuna traccia. Dopo la ventesima chiamata, si arrese, pensó che sua cugina fosse stata uccisa, non poteva esserci nessun'altra spiegazione per non aver risposto alle sue ultime venti chiamate.
Così lasció perdere e andó a mangiare, dato che ormai era ora di cena.
Quella sera per la prima volta, si sentì più libera, forse perchè quella conversazione con quel ragazzo misterioso dei suoi sogni le aveva fatto bene, ne aveva bisogno, aveva bisogno di sentirlo ancora una volta, ma sappiamo tutti che non è possibile esaudire ogni sogno.Soprattutto quel sogno...
Salve, bellezze!❤ Che ne pensate? Ne approfitto per ringraziare ogni persona che legge la mia storia, grazie davvero.❤
La cosa che un pó mi rammarica è che vorrei sapere cosa ne pensate, tipo qualche commento, non mi lamento se qualcuna mi scrivesse in chat privata per dirmi la sua, mi andrebbe bene lo stesso. Ma va bene così❤
Vi adoro tutte, alla prossima!❤
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"Lui."
RomanceUn giorno accadde tutto all'improvviso, neanche lei sapeva cosa fosse, tutto surreale, qualcosa di sconosciuto, non sapeva dare un nome a quel sentimento, perché lei non riusciva a provare un sentimento del genere. Lei, la ragazza tormentata si chia...